Fmi, ripresa vicina ma è allarme disoccupazione |
Berlino, 4 settembre 2009 - L'economia globale sta andando verso la ripresa, e i governi devono iniziare ad elaborare delle “exit strategy” dai piani di stimolo varati per affrontare la crisi; sussiste però il rischio che la disoccupazione cresca ancora, pesando sulla crescita. Lo ha dichiarato il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, che oggi si recherà a Londra per partecipare ai lavori del G20 finanziario. “L'economia globale sembra finalmente emergere dalla peggiore crisi economica delle nostre vite” ha detto il numero uno del Fondo a Berlino, sottolineando come il rischio di uno stallo nella ripresa sembri diminuito grazie al ritorno alla crescita di diversi paesi industrializzati, come Francia e Germania, e all'espansione “ancora più forte” delle economie emergenti. La ripresa, ha avvertito Strauss-Kahn, sarà ad ogni modo “relativamente lenta” con la disoccupazione che continuerà a salire anche l'anno prossimo. “Una crescita della disoccupazione resta un rischio - ha detto il direttore generale del Fmi - Avere tante persone senza lavoro ha dei costi economici notevoli, che vanno dalla minore domanda privata a una flessione della crescita potenziale, nel caso salga la disoccupazione strutturale, e le possibili conseguenze sociali sono ancora più preoccupanti”. Strauss-Kahn ha quindi esortato i governi ad attuare le riforme normative necessarie, evitando di tirare il freno sulla scia del miglioramento dei mercati finanziari. “Gli sforzi riformatori non stanno procedendo con la velocità necessaria per affrontare i problemi sorti dalla crisi” ha detto. Strauss-Kahn ha poi avvertito che il sistema finanziario potrebbe continuare a manifestare criticità, anche maggiori di quelle attuali, se il risanamento del settore bancario non verrà complicato. Vista la fragilità delle prospettive di ripresa, ha aggiunto l'ex ministro dell'Economia francese, sussiste poi il “concreto pericolo” che i paesi portino a termine prematuramente le politiche fiscali e monetarie straordinarie adottate per contrastare la recessione, sebbene “sia il momento giusto perchè i politici elaborino le loro strategie di uscita. Strategie di uscita, ha proseguito Strauss-Kahn, che devono essere coordinate a livello internazionale ancor più delle misure anticrisi. Una maggiore chiarezza nella comunicazione delle intenzioni politiche al pubblico è essenziale per far crescere la fiducia” ha aggiunto il direttore generale del Fmi.
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