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Il presidente del Cda, Garimberti, si è astenuto dalle votazioni

Magliaro a Rai Corporation, Maffei alle relazioni esterne

Nuovi direttori per la radiofonia e Isoradio – Altre nomine previste giovedì


Roma, 3 agosto - Il Cda della Rai su proposta del direttore generale Mauro Masi ha varato oggi le nomine dei nuovi vertici della radiofonia e altre due nomine, quella di Massimo Magliaro alla direzione di Rai Corporation e quella di Fabrizio Maffei (che lascia Rai Corporation) alle Relazioni esterne. Sono invece slittate le nomine dei vicedirettori del Tg1 e di Raiuno.

“Il Consiglio - si legge in una nota - dopo aver ascoltato le linee guida del progetto di rilancio della radiofonia, ha nominato Bruno Soccillo direttore della direzione Radio, Flavio Mucciante direttore di Radio2, Marino Sinibaldi direttore di Radio3, Aldo Papa direttore dei Canali di pubblica utilità e ha espresso l'intenzione di nominare Antonio Preziosi direttore di Radio1 al cui interno è compresa la testata Rai Giornale radio, Flavio Mucciante condirettore della testata con delega sui GR di Radio2, Riccardo Berti direttore della testata GR Parlamento e condirettore del Giornale radio con delega sui GR di Radio3”. Le nomine sono avvenute a maggioranza. Il presidente del Cda, Paolo Garimberti, si è astenuto.

Contrariamente a quanto previsto in un primo momento (quella di oggi doveva essere l'ultima seduta prima della pausa estiva), il Cda della Rai tornerà a riunirsi giovedì prossimo, forse proprio per procedere ad altre nomine rinviate. Nella seduta di oggi il Cda ha anche approvato diversi contratti per fiction e trasmissioni di punta della prossima stagione, tra i quali l'accordo triennale con la Bbc per la fornitura di documentari e quelli relativi alle produzioni X-Factor e Affari tuoi.

Al termine della seduta, il presidente Garimberti ha diffuso una nota in cui spiega i motivi della sua astensione e ribadisce una serie di questioni di principio e di metodo indicando per le nomine “quattro condizioni indispensabili per procedere” che si possono così riassumere: “Come amministratore di questa azienda e presidente di garanzia – afferma Garimberti - non voterò più nomine che non siano ampiamente condivise; non voterò più - a prescindere dai curricula e dai meriti dei singoli candidati - proposte di nomina che, nell'analisi del quadro complessivo dell'azienda, non assicurino quel pluralismo che deve rimanere il tratto distintivo dell'identità del servizio pubblico; non voterò l'assunzione di professionisti esterni, giornalisti o dirigenti, se non verrà ampiamente dimostrato che non esistono in azienda professionalità in grado di coprire quei ruoli proposti; non voterò la sostituzione di direttori e dirigenti per cui non sia stata individuata una adeguata ricollocazione. ”In assenza di uno di questi requisiti - conclude Garimberti - riterrò non opportuno procedere a votazione sulle nomine”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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