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Intesa Israele-Hamas su rilascio militare rapito 3 anni fa

 

Gaza, 30 settembre - Cauto ottimismo arriva dal movimento di resistenza islamico Hamas, per la decisione di Israele di liberare 20 detenute palestinesi in cambio di una prova che Gilad Shalit, il giovane soldato israeliano rapito nel giugno del 2006 dai militanti palestinesi della Striscia di Gaza, è ancora in vita. Osama al-Muzaini, esponente di Hamas responsabile per i colloqui nell'ambito delle trattative per il rilascio di Shalit, ha sottolineato come "questo accordo sia stato reso possibile grazie agli sforzi della mediazione tedesca e alla sua abilità nel determinare una svolta".

Hamas ha già consegnato ai mediatori tedeschi un video di un minuto in cui Shalit afferma di essere in buona salute. Nei prossimi giorni il filmato dovrebbe arrivare in mano alle autorità israeliane. La consegna è prevista per venerdì, quando lo Stato ebraico dovrebbe liberare dalle sue prigioni le 20 palestinesi. Secondo l'esponente di Hamas, inoltre, il resto delle detenute palestinesi rinchiuse nelle carceri israeliane verrà liberato nell'ambito della prima fase di un eventuale accordo per il rilascio di Shalit. Stando ad al-Muzaini, questa prima fase dovrebbe prevedere la liberazione di 28 donne palestinesi.

Il presidente dello Stato ebraico Shimon Peres ha così commentato l’intesa: “E’ un passo importante ma solo un primo passo. La strada per la liberazione è ancora lunga e complessa”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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