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Morricone: la Chiesa torni al canto gregoriano

 

Roma, 30 settembre2009 - Benedetto XVI è "un Papa di grande intelligenza, un uomo di grande cultura e anche di grande forza". Ad esprimere questo giudizio sul Pontefice è un altro grande ottuagenario, il compositore Ennio Morricone, che in un'intervista al sito cattolico "Zenit.org" loda gli sforzi di Papa Ratzinger per recuperare la sacralità della liturgia, un tema al quale l'autore della colonna sonora di "Mission" assicura di tenere molto.

"Il canto gregoriano - ricorda - è una tradizione vitale e importante della Chiesa, e sprecarla mescolando parole religiose e musiche profane occidentali significa tornare indietro, perchè lo stesso avvenne prima del Concilio di Trento, quando i cantanti mescolavano elementi profani nella musica sacra". Secondo Morricone, dunque, "la Chiesa ha compiuto un grande errore, essendo tornata indietro di 500 anni con chitarre e canzoni popolari".

"Il Papa - afferma il compositore premio Oscar - fa bene a correggere questa tendenza. Anzi dovrebbe correggerla con maggiore fermezza. Alcune chiese hanno dato seguito ai suoi indirizzi, ma altre no". Nell'intervista, il maestro Morricone rivela di ritenersi "un uomo di fede". "Come credente - confida - questa fede è probabilmente sempre presente" indipendentemente dal fatto che sia riconosciuta dagli altri, "dai musicologi e da coloro che non solo analizzano i brani musicali, ma comprendono la mia natura, la sacralità e il misticismo". Morricone ritiene però che non sia questa fede ad avergli ispirato la maggior parte delle composizione perchè, sottolinea, "la musica è un'arte astratta" e l'ispirazione scaturisce dal tema che il compositore deve affrontare. "Ma certamente - precisa - quando devo scrivere su un tema religioso, la mia fede entra in gioco". E in tutte le circostanze il grande musicista sente che Dio lo aiuta a "scrivere una buona composizione, ma questa è un'altra storia".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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