Tsunami Samoa e sisma Sumatra: migliaia di vittime |
Giacarta, 30 settembre 2009 - Dopo lo tsunami che ha devastato le coste di Samoa e Tonga, un forte sisma ha fatto tremare l'isola indonesiana di Sumatra, dove si teme possano "essere più di mille i morti". Lo ha annunciato il capo dell'unità di crisi del ministero della salute indonesiano Rustam Pakaya. Nell'isola sono crollate case, alberghi, negozi, scuole e ospedali. Finora sono stati recuperati i corpi di 75 vittime. Una fonte del ministero della sanità ha aggiunto che sono "migliaia le persone rimaste intrappolate sotto le macerie" e che a Padang è crollato un ospedale. Il terremoto (7,6 gradi sulla scala Richter) è avvenuto alle 17,16 locali, quando in Italia erano le 12,16, ed è stato registrato a 50 chilometri dalla costa, vicino la città di Padang (ma è stato avvertito nella vicina Singapore - dove in molti sono fuggiti in strada - e persino a Kuala Lampur, in Malaysia). Le immagini televisive rimandano scene di devastazione: case crollate, pile di detriti. Il tetto dell'aeroporto di Padang è stato raso al suolo. Una fonte riferisce che a Padang regna il panico, con ponti crollati e strade allagate. Padang, capoluogo della provincia indonesiana di Sumatra occidentale, si trova sopra una delle zone più attive lungo l' “anello di fuoco”, il sistema di faglie sottostanti la regione del sud-est asiatico, che nel 2004 innescò lo tsunami che provocò 260 mila morti. Intanto Samoa e Tonga, il giorno dopo lo tsunami, fanno i conti con il disastro. L'onda anomala che si è abbattuta sulle isole ha ucciso più di 140 persone. Tutti in salvo gli italiani. "A Samoa ci sono solo 16 italiani, che sono stati contattati e stanno tutti bene". Ha riferito l'ambasciatore italiano presso la Nuova Zelanda, Gioacchino Trizzino. "Solo il resort turistico di un'italiana", ha aggiunto, "è stato distrutto dallo tsunami, ma la donna è riuscita a mettersi in salvo fuggendo immediatamente all'arrivo dell'onda". Ma ci sono villaggi distrutti e centinaia di feriti: una catastrofe che ha spinto il presidente Obama a intervenire ordinando l'invio di aiuti federali al territorio americano d'oltremare. Un aereo militare è partito da Honolulu verso l'arcipelago, carico dei primi soccorsi. Secondo il governatore delle Samoa americane, Togiola Tulafono, il sud dell'isola principale, Tutuila, è "devastato". Le immagini televisive mostrano la costa spazzata via dall'onda anomala, abitazioni distrutte e imbarcazioni da pesca portate decine di metri all'interno della terra ferma. L'allarme tsunami era stato lanciato dopo che un sisma di 8 gradi sulla scala Richter era stato registrato a 18 chilometri di profondità al largo delle Samoa.
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