Praga, ricorso di illegittimità sul Trattato di Lisbona |
Praga, 30 settembre 2009 - Resta piena di ostacoli la strada per l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Oltre all’esame in Irlanda, il testo deve superare lo scetticismo che impera in parte del panorama politico della Repubblica ceca. Un gruppo senatori liberali hanno presentato alla Corte Costituzionale un ulteriore ricorso di illegittimità sul Trattato. E’ la seconda volta nel corso di un anno che i deputati chiedono alla corte di pronunciarsi. Tra gli euroscettici figura anche il presidente Vaclav Klaus, cui spetta la firma finale del testo. Il capo dello Stato ceco ha detto che ora attenderà il responso dell’Alta corte, mentre nelle scorse settimane aveva più volte dichiarato di voler aspettare prima della ratifica, il risultato del referendum in Irlanda del due ottobre. Gli altri stati che fino ad ora non hanno approvato il trattato di Lisbona, che necessita per l’applicazione la ratifica di tutti gli paesi membri, sono Irlanda e Polonia.
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