Carta stampata
Avvenire
Alessia Guerrieri, Intercettazioni:
"Stop agli abusi ma non
all'uso", 3 novembre
2017, p.1,10
Avvenire
Luca Liverani, Minacce e
querele, stampa nel mirino, 31
ottobre 2017, p.8
Corriere di Viterbo
Inchiesta Coop e
appalti: prosciolto
Gianlorenzo, 29 ottobre
2017, p.5
Corriere di Bologna
Tabulati ai cronisti,
l'indignazione dell'Unci, 28
ottobe 2017
Web
End Impunity
L’Espresso
Ogni 4 giorni viene ucciso
un giornalista: e le vittime
non ottengono mai giustizia
(leggi)
h25.tv
Minacce ai giornalisti,
Lazio primo in Italia:
Latina e Formia ai primi
posti (leggi)
Reti solidali
Attacchi ai giornalisti: va
al Lazio la maglia nera (leggi)
SiciliaNews24
Minacce a giornalisti,
allarme in crescita:
quest’anno già 256 episodi (leggi)
Left
Un giornalista ucciso ogni
quattro giorni, l’Unesco
lancia l’allarme (leggi)
Tg3
Una Giornata per proteggere
il diritto di sapere (leggi)
EuNews
L’Ue condanna “con la
massima fermezza” gli
omicidi e la violenza contro
i giornalisti (leggi)
Cild.eu
Oggi è la giornata contro
l’impunità per i crimini
verso i giornalisti (leggi)
Agensir
Attacchi contro giornalisti:
rapporteurs Onu,
“indeboliscono democrazia e
rafforzano abusi di potere”.
Governi “si impegnino per
invertire trend” (leggi)
Radio Vaticana
Onu: in 10 anni assassinati
930 giornalisti (leggi)
Fnsi
Il 2 novembre Giornata Onu
per porre fine all’impunità
per i crimini contro i
giornalisti, al via la
campagna della Ifj (leggi)
Gli altri contenuti
Associazione Stampa
Emilia Romagna
La Procura richiede i
tabulati telefonici di due
giornalisti: intervento del
sindacato e dell’Odg (leggi)
Il Quotidiano
Italiano
Bari, sulla complanare dopo
il blitz: prostitute
mostrano i genitali e
lanciano sassi contro il
giornalista (leggi)
Odg Sicilia
Minacce ad Accursio Sabella,
solidarietà e vicinanza
dell’Ordine (leggi)
Il Messaggero
Montecitorio, commesso
aggredisce giornalista che
finisce al pronto soccorso:
sospeso (leggi)
Fnsi
Nuove minacce via social
network a Marilena Natale,
solidarietà alla collega da
Fnsi e Sugc (leggi)
ilfattoquotidiano.it
Roma, Fiori per i ‘martiri
fascisti’ al cimitero del
Verano. La Comunità di
Avanguardia non gradisce i
giornalisti: “Come vi
permettete?” (leggi)
Odg Sicilia
Attacchi a Tribupress,
solidarietà dall'Ordine:
Stampa non si può
imbavagliare (leggi)
Laziopress
Benevento-Lazio, tensione in
tribuna tra sanniti e
giornalisti (leggi)
Ondanews
Vicenda Cavallone-Stampa.
Solidarietà da parte del
Presidente dell’Ordine dei
Giornalisti della Campania (leggi)
Milano Today
Colonne, regno degli
spacciatori: Brumotti
(Striscia) minacciato con
bottiglia (leggi)
Lettera43
Sicilia, gli insulti e le
minacce dell'assessore
designato di Cancelleri (leggi)
News Catania
Reggina – Curva Sud: “Noi
mai razzisti, attaccati da
pseudo-giornalisti” (leggi)
AbruzzoWeb
D'Alfonso e querele: Ordine
giornalisti, "Tolleranza
zero? Meglio" (leggi)
La Gazzetta di Lucca
Baronti attacca La Nazione
per un articolo
sull'aeroporto e la accusa
di aver difeso interessi
particolari. Quali? (leggi)
Siciliainformazioni
Cancelleri replica Grillo:
“Non vogliamo parlare con i
giornalisti” (leggi)
Vallesabbia
Assoluzione per Edoardo
Raspelli (leggi)
Il Messaggero
Roma, dai fratelli Taviani a
Verdone: la festa del Cinema
torna nel carcere di
Rebibbia (leggi)
CasertaNews
Giornalista casertana guida
rivolta alla festa del
Cinema contro donna del
clan (leggi)
La Repubblica
“Si indaghi su morte Daphne
Galizia”: lettera di otto
direttori alla Commissione
Ue (leggi)
La Repubblica
Daphne Galizia, la
Commissione Ue risponde ai
direttori: “Non finirà nel
silenzio” (leggi)
Intercettazioni,
diffamazione, whisteblower,
fakenews
Affaritaliani
Senza saperlo, giornalisti
'tracciati' al telefono dal
magistrato (leggi)
Fnsi
Intercettazioni, primo ok in
Cdm alle nuove norme. Fnsi:
«Nessuna ‘stretta’ può far
venir meno il diritto di
informare» (leggi)
Affaritaliani
Maurizio Costa (Fieg): stop
alle fake news (leggi)
La legge per tutti
Critica, cronaca e
diffamazione: quando c’è
reato? (leggi)
Sanremonews
Fake news, si moltiplicano i
casi in Italia. Colpiscono
indistintamente personaggi
pubblici, società,
giornalisti e persino
scienziati (leggi)
Obc
Whistleblowing: in attesa di
tutela europea (leggi)
IlPost
Le notizie false trattate
seriamente (leggi)
Giornalismo
Articolo21
Giornalisti, Verna: in
titolo “Libero” presunta
cronaca. Basta seminare
odio (leggi)
Odg
La responsabilità della
funzione giornalistica per
costruire una comunità
civile (leggi)
Il Pescara
Il Premio Borsellino 2017 va
in soffitta con la consegna
dei riconoscimenti ai suoi
"eroi" (leggi)
Odg Sicilia
Trappeto, ufficio stampa del
Comune a titolo gratuito. No
dell’Ordine: “Il sindaco ci
ripensi” (leggi)
Memoria
Rainews
45 anni fa la mafia uccideva
Giovanni Spampinato (leggi)
Fnsi
Mafia, il 27 ottobre 1972
l'omicidio di Giovanni
Spampinato (leggi)
Agenzie Stampa
AskaNews
Unesco: in 10 anni
nel mondo uccisi 930
giornalisti Paesi più
pericolosi: Afghanistan,
Messico poi Yemen, Iraq e
Siria
Roma, 30 ott. - Nel
periodo tra il 2006 e il
2016, 930 giornalisti hanno
perso la vita a causa della
violenza in diverse aree del
mondo. E' quanto denuncia
l'UNESCO, Organizzazione
delle Nazioni Unite per
l'educazione, la scienza e
la cultura, in un comunicato
emesso oggi a Bonn in
occasione della giornata
mondiale dedicata alla lotta
all'impunita' per i crimini
contro i giornalisti indetta
dall'Onu ogni 2 novembre.
Secondo l'Unesco, 102
rappresentanti dei media
sono stati uccisi l'anno
scorso. Afghanistan e
Messico, con 13 giornalisti
uccisi sono in cima alla
lista stilata dei Paesi "più
pericolosi per i
giornalisti" seguiti dallo
Yemen (11 morti), Iraq (9) e
Siria (8). Solo per il 10%
dei crimini che hanno
portato all'uccisione di
giornalisti sono stati
individuati i responsabili,
mentre il 94% delle vittime
del 2016 "sono giornalisti
locali", come emerge dal
rapporto dell'Unesco.
Omniroma
Mafie, Bonafoni:
aumento intimidazioni a
giornalisti, +30% a Roma in
2017
Roma, 30 OTT - "Occorre
rafforzare il sistema,
creare le condizioni
affinchè vi sia sicurezza e
quindi rimuovere tutti gli
elementi di precarietà,
anche e soprattutto
economico-lavorativa, che
indeboliscono l'intero
settore ed espongono a
maggiore ricattabilità i
giornalisti." Così, si legge
in una nota, ha dichiarato
Marta Bonafoni, Consigliera
regionale di Insieme per il
Lazio e Vicepresidente della
Commissione consiliare
speciale sulle infiltrazioni
mafiose e sulla criminalità
organizzata nel territorio
regionale, nel suo
intervento all'appuntamento
"Allarme Roma. Presentazione
e analisi del Dossier sulle
minacce e gli attacchi ai
giornalisti che operano nel
Lazio e nella Capitale",
organizzato da Ossigeno per
l'Informazione. "I dati del
dossier - prosegue Bonafoni-
ci dicono che è un aumento
molto preoccupante delle
intimidazioni, con picchi
nella Capitale fino al 30%
in pii nel 2017. Un allarme
che le istituzioni hanno il
dovere di registrare per
agire, mettendo in campo in
primis nei media un
massiccio rafforzamento dei
contenuti legati alla
legalità e all'antimafia, ma
anche e parallelamente una
formazione che parta dalle
scuole per poter incidere
sul piano culturale. In
ultimo c anche molto
importante il ruolo delle
Istituzioni durante i
processi, auspicando che la
Regione Lazio si costituisca
sempre parte civile a fianco
dei giornalisti. Una
battaglia come questa si
vince solo con un gioco di
squadra che non lascia
indietro nessuno."
AskaNews
Fake news, Costa
(Fieg): primo argine da
informazione di qualità.
Avviata la campagna "Basta
bufale"
Roma, 31 ott. -
"L'informazione di qualità,
basata sull'attività
professionale dei
giornalisti e degli editori,
costituisce il primo argine
contro le fake news. La
raccolta, la verifica, la
contestualizzazione e la
diffusione delle notizie
secondo le regole del
giornalismo, con standard
qualitativi elevati e
certificati, rappresentano
armi formidabili contro
bufale e fake news". Ha così
commentato il Presidente
della Federazione degli
editori, Maurizio Costa,
l'avvio della campagna
"Basta bufale" - con la
partecipazione anche di FIEG
- da parte del Presidente
della Camera dei Deputati,
Laura Boldrini, e della
Ministra dell'Istruzione,
Valeria Fedeli. "Il progetto
di educazione civica
digitale destinato alle
studentesse e agli studenti
delle scuole secondarie di
primo e secondo grado volto
a contrastare le fake news -
ha aggiunto Costa - gode del
sostegno convinto dei
giornali e degli editori
italiani, impegnati a
combattere la
disinformazione con la
produzione di
un'informazione corretta,
ossigeno vitale per il
confronto delle idee.
L'utilizzo critico e
consapevole del web da parte
dei giovani, per riconoscere
il vero dal falso, è un
importante contributo alla
creazione di un contesto di
idee e opinioni libere che
può essere favorito dalla
autorevolezza
dell'informazione
professionale di qualità".
Agi
Giornalisti: Verna,
presunta cronaca in titolo
"Libero"
Roma, 2 nov. - "C'e' un mix
di presunta cronaca e di
liberta' di pensiero nel
titolo di Libero sugli
Islamici cui da persona
credente nella cultura del
dialogo e nei ponti che si
contrappongono ai muri va la
mia personale solidarieta'".
E' quanto afferma Carlo
Verna, presidente
dell'Ordine nazionale dei
Giornalisti, in merito al
titolo di "Libero"
dell'edizione di oggi.
"Credo anche che la
responsabilita' della
funzione giornalistica sia
come il coraggio di Don
Abbondio e che se qualcuno
non ce l'ha sia difficile
dargliela solo a colpi di
sanzioni - spiega Verna -,
che non spetta al presidente
dell'ordine nazionale
comminare, quanto ai collegi
di disciplina. Osservo come
basti uno specchio per
guardarsi in faccia e capire
se si vogliono vendere copie
seminando odio o se si
voglia dare un contributo
per costruire una comunita'
civile".
Italpress
Giornalisti: Di
Battista "Vogliamo abolire
l'ordine"
PALERMO - "Vogliamo abolire
l'Ordine dei giornalisti,
perche' secondo noi chiunque
capace di dare un tipo di
informazione e' giornalista.
Siamo per il giornalismo del
tutto libero e contro i
monopoli all'interno dei
gruppi editoriali e nelle
televisioni. Questo
garantirebbe maggiore
pluralismo e si eviterebbero
le concentrazioni di
ricchezza nelle mani di
pochissimi direttori di
giornali. Questa e' la
nostra battaglia". Cosi'
Alessandro Di Battista,
deputato del Movimento 5
Stelle, a Palermo per il
"Palermo Day" M5S, a
proposito dei rapporti tra i
pentastellati e la stampa.
"Nella commissione
parlamentare che si occupa
di queste cose abbiamo
sollevato il problema dei
precari, di chi prende 4
euro a pezzo. Abbiamo
scritto atti su atti", ha
concluso.
Agi
Intercettazioni:
decreto arriva in Cdm, stop
a quelle irrilevanti
Roma, 29 ott. - Mai piu'
trascrizioni di
intercettazioni irrilevanti
per le indagini; regole per
l'utilizzo dei virus-spia
come il Trojan; solo "brani
essenziali" e quando "e'
necessario" nelle ordinanze
di custodia cautelare; un
nuovo reato nel codice
penale: la "diffusione di
riprese e registrazioni di
comunicazioni fraudolente".
Sono queste le principali
novita' della riforma sulle
intercettazioni, prevista da
una delega contenuta nel ddl
Orlando sul processo penale,
approvato dal Parlamento la
scorsa estate. Il decreto e'
atteso la prossima settimana
in Consiglio dei ministri -
la delega va esercitata
entro venerdi' 3 novembre -
per avere il primo via
libera, passare poi al
vaglio delle Commissioni
parlamentari competenti e
tornare infine a Palazzo
Chigi per l'ok definitivo.
Si arrivera' cosi' a una
nuova disciplina su un tema
tanto dibattuto, in passato
terreno di acceso scontro
non solo politico, ma
riguardante anche magistrati
e giornalisti, impegnati a
contrastare i rischi di
limitazione dello strumento
di indagine o di 'bavaglio'
alla stampa: negli ultimi 10
anni, diversi - e piu' o
meno stringenti - sono stati
i tentativi di riforma sulla
materia, ma nessuno e'
giunto al traguardo. La
bozza di testo trasmessa da
via Arenula al Cdm -
elaborata dopo
un'interlocuzione che il
Guardasigilli Andrea Orlando
ha avuto con toghe,
penalisti, giuristi, Garante
della privacy e
rappresentanti della stampa
(la Fnsi non partecipo'
all'incontro di settembre,
ma invio' un parere al
ministro) - contiene in
tutto 10 articoli: il primo
prevede la reclusione fino a
4 anni per "chiunque, al
fine di recare danno
all'altrui reputazione o
immagine, diffonde con
qualsiasi mezzo riprese
audio o video, compiute
fraudolentemente, di
incontri privati o
registrazioni, pur esse
fraudolente, di
conversazioni, anche
telefoniche o telematiche,
svolte riservatamente in sua
presenza o alle quali
comunque partecipa".
La Presse
Editoria, Verna:
Priorità? Precarietà,
retribuzioni e querele
temerarie
Milano, 29 ott. - "Il
giornalismo ha una funzione
sociale estremamente
rilevante per il Paese e per
la qualità della vita degli
italiani. Ci sono temi
prioritari: in primis
difendere i giornalisti,
tutti hanno diritto a vivere
senza il peso delle minacce,
ma quando si minaccia un
giornalista si minaccia lo
Stato, la funzione sociale
che ricopre. La scorta
mediatica, che noi
fortemente promuoveremo, non
è al giornalista, ma al
cittadino come diritto ad
essere informato, una scorta
alla democrazia del Paese".
Carlo Verna, nuovo
presidente nazionale
dell'Ordine dei giornalisti
rilascia al giornalista
Paolo Borrometi di
Articolo21 la prima
intervista dopo la sua
elezione.
"Sulle querele temerarie
bisogna intervenire tutti
quanti insieme ad una voce -
dice Verna - Ordine, Fnsi,
perché quando si va in una
sede politica e si parla a
più voci affermando cose
diverse, solitamente
l’interlocutore cancella il
tema dall'agenda e certi
aspetti non possono più
attendere. Dobbiamo
affermare subito dei
concetti, come quello che le
leggi dello Stato si
rispettano. La legge 150, ad
esempio, quella sugli uffici
stampa non è stata
rispettata ed io in questi
casi farò il furioso". Per
il neo presidente, "nessun
rimpianto crepuscolare per
ciò che in passato non è
stato fatto, guardiamo al
futuro, tutti insieme".
Fondamentale sarà fare
squadra con "il
coordinamento degli Enti, è
un interesse unico, dei
giornalisti e del
giornalismo".Nessun
rimpianto, ma su certi temi
come precarietà e
retribuzione Verna non
nasconde l’obbligo "per
l’Ordine di fare
un’autocritica e ripartire.
Si doveva capire che
qualcosa stava cambiando e
già la legge del 63 era
insufficiente. Se l’albo è
diventato di oltre 100mila
iscritti, c’è una riserva
importante che mette in
condizione l’editore di fare
ciò che vuole ed il
sindacato in difficoltà".
Insomma, "prima cosa da fare
è la riforma, seconda cosa
la riforma, terza cosa la
riforma".