Newsletter dell'AICCRE -
Associazione italiana per Consiglio dei
Comuni e delle Regioni d'Europa - N. 26
Aprile 2016
Registrazione del Tribunale di Roma n. 255
del 21 Luglio 2009 - Testata iscritta al n.
1041 del Registro degli Operatori della
Comunicazione (Roc)
Ripensare
il progetto europeo è il tema che ha
dominato la plenaria di chiusura del
Congresso CCRE 2016 a Nicosia. I
partecipanti alla tavola rotonda
hanno suggerito una nuova pratica
della politica locale ed europea per
rinvigorire l’idea di Europa. Nelle
sue osservazioni conclusive, il Vice
Sindaco del Comune di Nicosia
Eleni Loucaidou ha
chiesto ai numerosi amministratori
locali presenti in sala di
proteggere “il nostro modo di vita
che è in pericolo, di unire le forze
per costruire concretamente la
solidarietà”. Il Segretario generale
del CCRE, Frédéric Vallier,
ha presentato il progetto di CCRE
per preparare un “Libro blu” con
città e regioni contenente
suggerimenti per rinforzare una
Unione europea in grado di
affrontare le sfide attuali, tra cui
radicalismo, disoccupazione,
problemi ambientali o parità di
genere, solo per citarne alcuni.
“Nel 1945 nessuno avrebbe creduto
che il progetto europeo si sarebbe
avverato: non dobbiamo sottovalutare
le capacità degli Enti territoriali
di rinvigorire l’Europa”.
continua
Come
sfruttare al meglio le opportunità
economiche offerte dall’Unione
europea? Che cos’è un progetto
europeo e soprattutto come scriverlo
nel giusto modo? Le attuali linee
finanziarie dell’Unione ed i
programmi fino al 2020 offrono
opportunità a quegli Enti locali e
regionali in grado di coglierle.
continua
“Niente muri, ma politica comune
e cooperazione”
Nella
sessione plenaria che ha aperto a
Nicosia (20-22 aprile 2016) il
Congresso del CCRE, Stefano
Bonaccini, Presidente dell’AICCRE
e della Regione Emilia-Romagna, ha
incentrato il suo discorso sulla
crisi dei rifugiati e la necessità
di una maggiore solidarietà a
livello europeo.
continua
Rifugiati: niente barricate, ma
risposta nel segno della civiltà
L’intervento
di Santo Caruso,
Sindaco di
Aci Sant’Antonio (Catania) e
spokeperson del CCRE sulla questione
migranti, sostenuto nella sessione
del 21 aprile del Congresso del CCRE
di Nicosia dedicata al tema.
continua
NOTIZIE DALL’EUROPA
Mobilità urbana: “occorre
approccio integrato”
Il Presidente del Comitato delle
regioni e dei poteri locali (CdR),
Markku Markkula, rivolgendosi ai
ministri dei trasporti e
dell’ambiente dell’Unione europea
nel corso di un recente incontro
informale incentrato sul tema della
mobilità verde, ha invitato ad
accrescere il sostegno per i piani
di mobilità urbana sostenibile
rafforzando gli investimenti.
Approfondisci
Rifiuti: “coinvolgere
direttamente Enti locali e
regionali”
Il Commissario europeo per
l’Ambiente Karmenu Vella è
intervenuto alla recente riunione
della commissione Ambiente,
cambiamenti climatici ed energia (ENVE)
del Comitato delle regioni e dei
poteri locali (CdR) che si è svolta
a Bruxelles. All’ordine del giorno
vi erano il nuovo piano
d’azione sull’economia circolare e
le proposte legislative rivedute in
materia di rifiuti. Il
coinvolgimento diretto delle città e
delle regioni è fondamentale per
realizzare i nuovi obiettivi.
Attualmente in Europa la quota media
di rifiuti riciclati si ferma ad
appena il 37%.
Approfondisci
Cultura: al via Europeana 280
Europeana 280 è la
nuova campagna lanciata dalla
Commissione europea per
avvicinare i cittadini europei alle
opere d’arte dell’Unione.
La campagna si sviluppa nel contesto
di
Europeana, la
biblioteca digitale europea,
cofinanziata dal Meccanismo per
collegare l’Europa (CEF), che
riunisce oltre 50mila contributi
digitalizzati da diverse istituzioni
dei 28 Stati membri tra libri, film,
dipinti, giornali, archivi sonori,
mappe, manoscritti ed archivi.
Approfondisci
PMI: 25 imprese italiane
entrano… in Europa
Nell’ultima tornata dello strumento
per le PMI di Orizzonte 2020
sono state selezionate per ricevere
un finanziamento 189 PMI di 26
paesi. Il finanziamento è concesso
nell’ambito della fase 1 dello
strumento, che mette a disposizione
di ciascun progetto 50 000 euro per
finanziare studi di fattibilità su
nuovi prodotti che possono
rivoluzionare il mercato. Le imprese
possono anche richiedere fino a tre
giorni gratuiti di coaching
imprenditoriale.
Approfondisci
SVE: registrate on-line le
vostre iniziative
Quest’anno si celebra il 20esimo
compleanno del Servizio
Volontario Europeo, il
programma finanziato dalla
Commissione europea, che dal 1996 ha
permesso a circa 100.000 giovani
europei di vivere un’opportunità
all’estero e acquisire nuove
competenze e capacità utili per la
propria crescita personale e
professionale.
Approfondisci
Regione Adriatica e Ionica: a
maggio primo Forum europeo
Lo scorso 25 ottobre il
partito conservatore Diritto
e giustizia (Pis) dell’ex
premier Kaczynski ha vinto
le elezioni in Polonia.
Avendo ottenuto la
maggioranza dei seggi in
aula, la neo-premier Beata
Szydlo ha potuto creare un
governo senza alleati.
Questa vittoria ha fin da
subito preoccupato
Bruxelles, sia per i toni
spiccatamente euroscettici
del partito che per il
pericolo di …
Quella della Libia è la
storia di un Paese
contraddittorio: la
benedizione che i giacimenti
petroliferi dovrebbero
rappresentare per la
popolazione e l’economia del
Paese si contrappone al
flagello di un governo
autoritario prima, e di una
crisi istituzionale e
politica adesso. L’uccisione
di Gheddafi nel 2011,
anziché aprire la strada
all’instaurazione di un
governo democratico, ha
condotto la Libia …
Il 20 aprile la Commissione
ha inviato a Google
un’accusa formale – una
dichiarazione degli
addebiti, nel linguaggio
tecnico – per abuso di
posizione dominante,
relativamente al sistema
operativo Android ad un anno
esatto di distanza
dall’invio di una simile
contestazione: in quel caso,
che non ha ancora trovato
soluzione, l’accusa mossa a
Google era di modificare i
risultati di alcune ricerche
…
Tutto è iniziato qualche
settimana fa con un'innocua
canzoncina messa in onda
dalla radio NDR, ironica sul
Presidente turco Erdogan,
che, non trovandola per
nulla divertente, convocava
l'ambasciatore tedesco per
mostrare il proprio
disappunto. La vicenda
sembrava chiusa, con
un'alzata di scudi tedesca a
difesa della libertà di
stampa e una moderata
indignazione turca. Ci ha
pensato il comico Böhmemann a
…
Il Sud America vive un
momento di grande fermento
politico legato al
rallentamento economico dopo
le recenti difficoltà della
crescita del PIL cinese: il
“boom” sudamericano traeva
linfa vitale dalla domanda
proveniente da Oriente: ogni
stormir di fronda a Pechino
può provocare un uragano. E
l’uragano è effettivamente
arrivato: la Presidente
brasiliana Dilma Rousseff in
seria difficoltà, travolta
da una …
Lo scorso mese, la Banca
Centrale Europea è tornata
ad agire sul mercato
finanziario europeo, per
contrastarne la debolezza ed
impedire il crollo
dell’inflazione attraverso
l’adozione di forti misure
di politica monetaria.
Queste sono andate a
modificare il livello dei
tassi d’interesse,
apportandovi un taglio
significativo. I tassi delle
maggiori operazioni di
finanziamento del ‘Sistema
euro’ da parte della BCE …
La Commissione Europea ha
annunciato di voler lanciare
nel 2017 un piano d’azione
per l’IVA, volto a
modernizzare l’attuale
sistema ed a renderlo più
snello e su misura per le
imprese. Il divario
dell’IVA, vale a dire la
differenza tra le entrate
IVA previste e quelle
effettivamente riscosse
negli Stati membri, sta
assumendo proporzioni sempre
maggiori: si stima che nel …
La
Commissione
pubblica
oggi
una
relazione
che
illustra
nel
dettaglio
i
progressi
compiuti
nei
negoziati
in
corso
tra
l'UE
e
gli
Stati
Uniti
sul
partenariato
transatlantico
per
il
commercio
e
gli
investimenti
(TTIP).
Oggi
Dimitris
Avramopoulos,
Commissario
per
la
Migrazione,
gli
affari
interni
e la
cittadinanza,
partecipa
a
Catania
alla
cerimonia
di
presentazione
della
task
force
regionale
dell'UE
(EURTF).
Parma,
30
aprile
2016,
9.30
-
18.30
In
occasione
di
Europe
Day
2016,
nel
cuore
della
città
di
Parma,
si
terrà
un'intera
giornata
dedicata
al
dialogo
fra
i
cittadini
e le
istituzioni
europee.
Roma,
3
maggio
2016,
ore
9.30
Eunews
è
tra
i
promotori
dell’evento.
I
Progressi
dell’Unione
Economica
e
Monetaria:
L’agenda
vista
dall’Italia
, in
collaborazione
con
la
Commissione
europea,
Rappresentanza
per
l’Italia
e
l’Università
per
l’Europa
–
Sapienza.
IL POSSIBILE IMPATTO DELLO STATUS
DI ECONOMIA DI MERCATO ALLA CINA
QUALI RISCHI PER ITALIA E UE?
VENERDI' 29 APRILE ORE 09.30
UFFICIO D'INFORMAZIONE DEL
PARLAMENTO EUROPEO
VIA IV NOVEMBRE, 169 - ROMA
(SALA DELLE BANDIERE)
Entro fine
anno, la Commissione europea dovrà decidere se
concedere lo status di economia di mercato alla
Cina, a quindici anni dall’adesione di Pechino
nel WTO. E’ un passaggio giuridico che rischia
di avere un enorme impatto sull’economia europea
e su quella italiana.
Quali le
implicazioni di una tale decisione per le nostre
imprese e le possibili conseguenze
sull’occupazione in Italia e in Europa? Che
ruolo giocherà il parlamento europeo in questo
negoziato?
Sono
questi i temi al centro dell'evento organizzato
da David Borrelli, eurodeputato del M5S e
co-presidente del gruppo EFDD, con la
collaborazione dell'Ufficio di informazione di
Roma del Parlamento europeo, e con la
partecipazione di:
- on. Antonio Tajani, primo Vice
Presidente del Parlamento europeo, gruppo PPE
- on. David Sassoli, Vice
Presidente del Parlamento europeo, gruppo S&D
- on. Eduard Martin, eurodeputato
Commissione Itre, gruppo S&D.
Saranno inoltre presenti:
- Dr. Daniel Kraus, Vice
Direttore Generale, Confindustria
- Avv. Enrico toti, Studio Legale
NCTM
- Ing. Paolo Mattei, Vice
Presidente Assocarta
- Dr. Luca Visentini, Segretario
generale European Trade Union Confederation
- Dr. Antonio Franceschini,
Responsabile Internazionalizzazione CNA
Modera l'incontro Matteo Matzuzzi,
giornalista de Il Foglio.
Il Consiglio dei
ministri dell’Ue
ha adottato il
testo definitivo
della direttiva
europea sulle
garanzie
procedurali per
i minori
penalmente
indagati o
imputati
Il Consiglio
Affari interni
dell'Ue conferma
la direttiva
europea PNR, che
regola il
sistema di
scambio di
informazioni tra
gli stati sui
passeggeri delle
compagnie aeree.
La corruzione
nel commercio,
ha detto la
commissaria
Malmstroem, è
doppiamente
dannosa poichè
mina sia gli
obiettivi
economici che
quelli etici
dell'Ue.
Italia capofila
in Ue nella
difesa del
patrimonio
culturale, con
la
partecipazione
ai 'caschi blu
della cultura',
lo speciale
gruppo promosso
dall'Unesco per
proteggere le
testimonianze
del passato.
Oggetto Newsletter :
Caso Regeni, Jihad in Italia, Russia
Newsletter n° 432
, 26 aprile 2016
Il clima in Egitto è teso, e non cala
l'attenzione internazionale sul caso di
Giulio Regeni, il ricercatore italiano
torturato e trovato morto al Cairo quasi due
mesi fa. Monta la polemica fra arresti di
giornalisti egiziani subito rilasciati e
manifestazioni contro il governo di al Sisi,
mentre riprendono i contatti degli
inquirenti del Cairo con la Procura di Roma
che indaga sulla vicenda e la Francia di
Hollande fa il 'convitato di pietra' fra i
partner europei. In Russia, intanto,
Vladimir Putin si guarda dagli alleati e
dagli alti papaveri del regime e costituisce
una Guardia Nazionale alle dirette
dipendenze del presidente, depotenziando i
responsabili di Difesa e Interno. In Italia
si fa l'identikit di jihadisti di terza
generazione, prodotto della filiera
balcanica.
Egitto, dinamiche tra Italia e Francia -
Jean-Pierre Darnis
Il caso Regeni ha suscitato una serie di
valutazioni sulle relazioni che l’Italia
intrattiene con l’Egitto. Anche la visita del
presidente francese François Hollande al Cairo è
stata commentata in Italia alla luce di questi
avvenimenti ...
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Di origine balcanica reclutatori jihadisti
italiani - Mario Arpino
Non è la prima volta che, forse perché nato e
vissuto in tempi difficili sul confine
nordorientale e perché ho dovuto il più
occasioni interessarmi di ciò che succede oltre
Adriatico, cerco di fermare su quest’area
l’attenzione dei lettori...
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Putin crea Guardia Nazionale, si rafforza -
Giovanna De Maio
La Guardia nazionale è un corpo speciale di
polizia che risponde direttamente al presidente.
Come ogni zar che si rispetti, anche il
presidente russo Vladimir Putin ha creato la sua
druzhina (squadra) sollevando critiche ma
soprattutto sospetti ...
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Erdogan alza la voce, la Merkel china il capo -
Marco Guidi
Recep Tayyip Erdogan batte Angela Merkel 6-0.
Usando una metafora tennistica, va detto che
siamo solo al primo set (il risultato definitivo
lo stabilirà un tribunale tedesco)...
Leggi l'articolo>
Ue e Referendum, si diffonde il virus d’Olanda -
Lorenzo Vai
Un nuovo pericolo sembra aggirarsi per le
capitali degli stati membri dell’Unione europea
(Ue) preoccupando più di un governo: il
referendum ...
Leggi l'articolo>
Iran, hostess velate e memorie coloniali - Anna
Vanzan
Il riavvio delle relazioni diplomatiche e,
soprattutto, economiche, tra i Paesi occidentali
e la Repubblica islamica d’Iran ha comportato la
riapertura da parte di molte compagnie delle
rotte aeree verso Teheran e altre città iraniane
...
Leggi l'articolo>
Welcome to the online edition of the
“European Business Review (EBR)”, where
journalists and distinguished
guest-writers express their views and
opinions on European affairs and
Business issues with in-depth articles,
analyses and commentaries.
Israeli Prime Minister Benjamin
Netanyahu has ruled Israel for
10 years, second only to David
Ben-Gurion, founder of the state
of Israel, whose accumulative
terms spanned over 13 years. It
is tempting to compare one
leader to the other
“There will never be a good a
solid constitution unless the
law reigns over the hearts of
the citizens; as long as the
power of legislation is
insufficient to accomplish this,
laws will always be evaded“
Jean-Jacques Rousseau (1772)
Newsletter n.4 dell'Agenzia
Nazionale per i Giovani
| 26 aprile 2016
Segui la
diretta
Twitter
dell’iniziativa
dell’Agenzia
dedicata
al
Dialogo
Strutturato
che si
svolge a
Taormina
il
prossimo
28
aprile #DialogoStrutturato
#Y3D.
La
Conferenza,
oltre a
rappresentare
l'occasione
per
lanciare
il V
Ciclo di
Dialogo
Strutturato
con i
Giovani
e la
fase di
consultazione
sulla
tematica
prioritaria,
rappresenta
per le
associazioni,
i
giovani,
i gruppi
informali,
gli enti
locali,
gli
animatori
e tutte
le
realtà
locali
che
lavorano
nel
settore
delle
politiche
giovanili,
occasione
per
approfondire
il tema
del
Dialogo
Strutturato
e
sviluppare
idee
progettuali
nell'ambito
del
Programma
Erasmus+.
I
protagonisti
sono i
giovani
e il
Dialogo
Strutturato
europeo
è lo
strumento
e
l’occasione
per
esprimere
le
proprie
opinioni
e
raccomandazioni
su
strategie,
azioni,
politiche
da
promuovere
a
livello
europeo.
Ogni 18
mesi il
Trio di
Presidenza
del
Consiglio
dell’Unione
europea
individua
una
priorità
tematica
che dà
inizio
al
processo
di
consultazione
dei
giovani
in ogni
singolo
Stato
membro.
La
tematica
prioritaria
dell’attuale
Trio di
Presidenza
di Paesi
Bassi,
Slovacchia,
Malta,
da
gennaio
2016 a
giugno
2017, ha
l’obiettivo
di
consentire
ai
giovani
di
impegnarsi
in
un’Europa
diversa,
connessa
e
inclusiva:
“Enabling
all
young
people
to
engage
in a
diverse,
connected
and
inclusive
Europe -
Ready
for
life,
Ready
for
society”.
È
necessario
il
dialogo
tra
istituzioni,
imprese
e no
profit
per
favorire
l’impatto
strutturale
dei
processi
di
innovazione
sociale.
Dall’iniziativa
organizzata
da Ang
alla
Camera
dei
Deputati,
lo
scorso
12
aprile,
spunti
interessanti
per
politiche
di
innovazione
a favore
dei
giovani.
L’Huffington
Post
ospita,
da
qualche
settimana,
un blog
dedicato
all’Agenzia
Nazionale
per iI
Giovani.
Leggi
gli
ultimi
articoli
pubblicati,come
“La
verità
su
Giulio
Regeni,
la
dobbiamo
ai
nostri
ragazzi
all’estero”.
Come
annunciato
all'inaugurazione
del
Ventennale
SVE a
Roma,
l'Agenzia
Nazionale
per i
Giovani
sta
lavorando
ad una
pubblicazione
sul
Servizio
Volontario
Europeo
in
occasione
della
ricorrenza.
La
pubblicazione,
che sarà
presentata
entro
l’anno,
ha un
duplice
obiettivo:
far
emergere
l'importanza
dello
SVE per
i
giovani
partecipanti
dal
punto di
vista
personale,
umano e
professionale;
evidenziare
il
prezioso
lavoro
delle
organizzazioni
accreditate,
valorizzando
il loro
ruolo
sul
territorio.
Le
interviste
ai
volontari
e alle
organizzazioni
sono in
corso.
Stay
tuned
per
seguire
gli
sviluppi
del
lavoro!
Nell'ambito
del
calendario
di
attività
congiunte
ANG-Eurodesk
di
informazione
e
formazione
sul
programma
Erasmus+:Gioventù,
proseguono
gli
appuntamenti
di
formazione
per
approfondire
gli
aspetti
principali
della
progettazione
nell'ambito
dello
specifico
settore
del
Programma.
Prossimo
appuntamento
a
Ferrara.
Anche
nel 2016
Ang
rinnova
la
partnership
con
Collisioni
Festival,
che con
il
Progetto
Giovani
dà la
possibilità
a
ragazzi
under 30
di fare
un’esperienza
unica
nel
contesto
del
Festival
prima a
Barolo e
successivamente
San
Daniele.
Iscrizioni
aperte
fino al
20
maggio
2016!
Guarda i
video
dei
progetti
finanziati
da
Erasmus+
sul
canale
Youtube
dell’ANG.
E
seguici
per
conoscere
opportunità
per te
in
Italia e
in
Europa,
le
attività
dell’Agenzia,
accedere
a video
tutorial
e molto
altro!
Vai al
nostro
canale
Youtube.
La
libertà è il bene più prezioso che si può anche perdere e non è mai
facile conquistare. Dovremmo ricordarlo sempre e a questo dovrebbe
contribuire la celebrazione del 25 aprile. Per colpa di tutti, non
solo della politica ma anche della scuola, degli intellettuali e dei
media, e non poco delle famiglie il 25 aprile rischia di diventare
solo un giorno di vacanza: non si va in ufficio, non ci sono
lezioni, si fa una scampagnata. Il passare degli anni accentua tutto
questo anche se fortunatamente vivono uomini e donne che hanno
attraversato quegli anni e hanno partecipato alla Resistenza e alla
lotta partigiana. Alla liberazione dell'Italia un contributo
determinante fu dato dall'intervento degli Stati Uniti. Ma vi
parteciparono progressivamente in modo sempre più qualificato ed
efficace formazioni italiane composte anche da giovani che volevano
liberarsi dall'occupazione nazista e dalla dittatura di Mussolini.
In montagna e nelle valli della nostra penisola, nelle città e nei
paesi, con la presenza di militari che avevano disertato, si
costituirono formazioni partigiane che - con equipaggiamenti
approssimativi e forze modeste, con perdite di compagni ed enormi
sacrifici - si sono battute per conquistare la libertà. Ci sono
stati anche episodi feroci da condannare ma in certa misura
inevitabili per gli aspetti di guerra civile che la lotta partigiana
ha vissuto in certe zone del paese.
Ma se pensiamo al voto alle donne, al
referendum per la Repubblica, cogliamo i passaggi più decisivi della
nuova Italia che scaturiva dalla lotta di liberazione. Il suo frutto
più maturo è stato naturalmente la Costituzione che guida ancora i
nostri passi fondamentali. Ciò non significa, ovviamente,
imbalsamarne il testo e la lettera, che vanno anzi adeguati e
rinnovati per uno sviluppo della democrazia nella salvaguardia dei
principi fondanti e dei valori universali riconosciuti e sanciti
dalla nostra Costituzione. Principi e valori che saranno presto
sottoposti al nostro giudizio con il prossimo referendum
costituzionale di ottobre. Anche per questo fare memoria del 25
aprile non è solo celebrare una grande vittoria della libertà contro
la dittatura. Quella vittoria decisiva di tanti anni fa può aiutarci
a capire che la democrazia non è mai compiuta una volta per tutte,
che va alimentata ed arricchita continuamente anche per lottare le
ingiustizie e la corruzione. Sono i nostri maggiori problemi anche
dell'oggi, intossicano la vita sociale e la politica, tolgono
speranza e futuro specie ai giovani. Ai tanti radunati a San Pietro
papa Francesco ha detto: "non accontentatevi della mediocrità". Può
valere sul terreno civile per celebrare il 25 aprile nel modo
migliore. Non basta ricordare l'anniversario e rinnovare gratitudine
agli uomini che seppero battersi per la libertà di tutti. Conta non
smarrire mai la fiducia nella libertà e nella democrazia, beni
irrinunciabili e preziosi da praticare e rinnovare giorno per
giorno.
(24
aprile 2016)
Bosnia: il Ministro
degli Affari Esteri Igor Crnadak alla
SIOI
Martedì 26 aprile, ore 9.00
Palazzetto Venezia - Roma
Si terrà martedì 26
aprile, alle ore 9.00 la lecture del
Ministro degli Affari Esteri di Bosnia
Erzegovina, Igor Crnadak, presso
la sede della Società Italiana per
l’Organizzazione Internazionale (SIOI).
Il Ministro
interverrà sul tema “La strada della
Bosia Erzegovina verso l’Unione
europea”.
Sono previsti anche gli
interventi del presidente della SIOI,
Franco Frattini, e dell’Ambasciatore
di Bosnia Erzegovina a Roma, Zeljana
Zovko.
I
giornalisti interessati a seguire
l’evento possono accreditarsi inviando i
propri riferimenti all’indirizzo email
stampa@sioi.org
Newsletter dell'AICCRE -
Associazione italiana per Consiglio dei
Comuni e delle Regioni d'Europa - N. 25
Aprile 2016
Registrazione del Tribunale di Roma n.
255 del 21 Luglio 2009 - Testata
iscritta al n. 1041 del Registro degli
Operatori della Comunicazione (Roc)
Costruendo la futura Europa…
In
apertura del Congresso CCRE, in
corso a Nicosia, il Presidente
del CCRE e Sindaco di Santander
(Spagna) Iñigo de la
Serna, e il Sindaco di
Nicosia, Constantinos
Yiorkadjis, hanno
rilasciato una dichiarazione
congiunta nella quale hanno
sottolineato come l’Europa stia
affrontando una grave crisi da
diversi anni e questa
constatazione deve condurre ad
una rinnovata ambizione e
coraggio politico da parte degli
enti territoriali europei.
Quello locale e regionale è il
livello istituzionale più vicino
ai cittadini, e ciò fa assumere
agli enti territoriali il ruolo
di leader naturali in questo
processo di riflessione. Senza
dubbio, l’Europa sta subendo una
serie di emergenze che si
riflette in maniera negativa sul
progetto europeo di integrazione
politica, costruito nel corso
degli ultimi sessanta anni.
Il reale impatto di
queste emergenze si fa sentire
più fortemente a livello di
governo locale, dove la
vicinanza ai cittadini fa in
modo che le ripercussioni siano
più tangibili ed immediate.
Quotidianamente, i comuni e le
regioni giocano un ruolo chiave
nel far fronte alle sfide. La
crisi dei rifugiati è un esempio
calzante. Negli ultimi mesi,
abbiamo visto che le città e le
regioni hanno fornito ai
rifugiati cibo, alloggio,
servizi sanitari ed aiuto
sociale, spesso senza il
supporto ed il coordinamento da
parte dei governi centrali, né
hanno beneficiato di specifici
finanziamenti europei.
Gli Enti locali e regionali
hanno assunto una responsabilità
sproporzionata al fine di
fornire assistenza di emergenza,
in coordinamento con le
organizzazioni di volontariato e
le ONG. La logica alla base di
questa edizione del Congresso
del CCRE è quella individuare il
contesto nel quale si debbono
muovere in futuro i governi
locali e regionali. Il
Congresso, e le sue oltre 30
sessioni, evidenzierà le
migliori pratiche ed esse
saranno condivise; soluzioni e
idee saranno proposte e
discusse, con l’obiettivo di
elaborare e realizzare una
visione ed un impegno comune con
i nostri partner europei e
mondiali. Ciò che esalta questo
Congresso sono i numeri: ci sono
più di 100.000 governi locali e
regionali rappresentati a
Nicosia, tramite le loro
associazioni ei loro
rappresentanti eletti. In
secondo luogo, l’ampio spettro
delle discussioni, che
affronteranno tutti i temi che
coinvolgono il territorio:
creazione di spazi verdi nelle
aree urbane; invecchiamento
della popolazione; l’esclusione
sociale; modalità di scongiurare
la crescente minaccia di
xenofobia e radicalizzazione; la
gestione dei servizi dei servizi
pubblici locali; lo sviluppo ed
il miglioramento della
cooperazione fra comuni.
Sulla questione se l’Europa
abbia raggiunto un punto di non
ritorno, la nostra risposta è un
sonoro NO. Per il CCRE, infatti,
il domani inizia oggi e siamo
determinati a creare una visione
locale e regionale per l’Europa
nel 2030.
Concretamente europeisti…
Come
sfruttare al meglio le
opportunità economiche offerte
dall’Unione europea? Che cos’è
un progetto europeo e
soprattutto come scriverlo nel
giusto modo? Le attuali linee
finanziarie dell’Unione ed i
programmi fino al 2020 offrono
opportunità a quegli enti locali
e regionali in grado di
coglierle. E allora il CCRE, nel
corso del suo Congresso in corso
a Nicosia, ha dedicato una
pratica ed interattiva sezione
dei lavori proprio alla corretta
redazione dei progetti europei
con tanto di simulazioni in
aula. A spiegare ai numerosi
amministratori locali presenti
in sala le azioni concrete per
utilizzare al meglio i progetti
europei è intervenuta
Carla Rey, Segretario
generale dell’AICCRE. “La
rinnovata AICCRE, ha spiegato la
Rey a margine dei lavori, vuole
continuare a battersi, come fa
da sessanta anni, per l’Europa
federale degli Enti locali, ma
nel contempo vuole
offrire servizi agli Enti locali
associati. È inutile parlare di
Europa ai cittadini se non si
sottolinea le tante opportunità
che essa offre, partendo dai
programmi comunitari, strumenti
importanti di sviluppo
territoriale e che, purtroppo,
molto spesso in Italia non sono
utilizzati”. Questa
dell’utilizzo dei fondi, ha
sottolineato la Rey, “sarà una
delle battaglie che l’AICCRE
condurrà nei prossimi anni nel
nostro Paese”. L’Europa è un
“Sistema” formato da tante
componenti: per diventare
pienamente europei dobbiamo
ripartire dagli enti locali,
trasmettendo loro non solo idee
ed il necessario coraggio
politico per battersi per la
federazione europea, ma
anche consegnando loro le chiavi
per aprire la porta europea, che
è anche e soprattutto un
territorio di scambi, crescita e
vantaggi”.
“Niente muri, ma politica
comune e cooperazione”
Nella
sessione plenaria che ha aperto
il 20 aprile a Nicosia il
Congresso del CCRE,
Stefano Bonaccini,
Presidente dell’AICCRE e della
Regione Emilia-Romagna, ha
incentrato il suo discorso sulla
crisi dei rifugiati e la
necessità di una maggiore
solidarietà a livello europeo: “occorre
trovare risorse, una politica
comune europea e soluzioni a
lungo termine: in
questo senso va il ‘Migration
Compact’, il piano presentato
recentemente all’Europa dal
Presidente del Consiglio Matteo
Renzi, che prevede una riforma e
un rafforzamento della politica
europea sui migranti, nel segno
del dialogo e cooperazione coi
Paesi terzi dove il drammatico
fenomeno pianta le radici”. Non
Bisogna approcciare al fenomeno
solo con spirito di carità, ha
precisato il Presidente:
“questo migratorio è un fenomeno
epocale, che necessita di
interventi strutturali e di
investimenti nei Paesi di
origine”. Contro chi
alza muri, Bonaccini ha
ricordato: “evidentemente la
storia non ha insegnato nulla:
nel 900 i muri sono crollati
addosso a chi li ha costruiti”.
Nel segno della civiltà
L’appassionato
intervento di Santo
Caruso, Sindaco di
Aci Sant’Antonio (Catania) e
spokeperson del CCRE sulla
questione migranti, sostenuto
nella sessione del 21 aprile del
Congresso del CCRE di Nicosia
dedicata al tema: integrazione
dei rifugiati nelle nostre
comunità locali”. L'accoglienza
dei rifugiati sta mettendo a
dura prova soprattutto gli Enti
locali, ma la risposta deve
andare nel senso dei valori
europei dell'accoglienza e
dell'integrazione.
« La mia esperienza inizia nel
2013, a pochi mesi
dall’insediamento (sono Sindaco
di Aci Sant’Antonio, un comune
di 18.000 abitanti in Provincia
di Catania) davanti a due dei
366 morti della “Tragedia di
Lampedusa”. Era il 3 ottobre del
2013, e la mia Amministrazione
aveva deciso di offrire riparo a
due salme, la 316 e la 311.
Nemmeno la morte ha avuto il
potere di porre fine al loro
peregrinare disperato.
La questione migranti è senza
dubbio la più grande sfida del
XXI secolo e sottopone ad esame
tutte le Istituzioni, dal
livello locale a quello
nazionale fino a quello europeo.
Non possiamo lasciare solo il
Papa ed i Patriarchi Ortodossi
davanti al filo spinato; non
possiamo non raccogliere il
grido che si leva da Lesbo o da
Lampedusa. Mentre popoli
generosi affrontano da soli
quella che è “la più grande
catastrofe umanitaria dopo la
Seconda Guerra Mondiale”, leader
politici cristiani alzano le
barricate contro un’umanità che
fugge dalla persecuzione e dalla
guerra. A 400 anni dalla morte
di William Shakespeare mai come
oggi sono attuali e pesanti le
sue parole, un giudizio che non
lascia scampo “barbaro e
disumano è chi li respinge”.
Parole che attraversano i secoli
e restano valide ad ogni
latitudine, davanti ad ogni
minoranza perseguitata, davanti
a quella che è ormai una
maggioranza brutalizzata:
“immaginate di vedere gli
stranieri derelitti, coi bambini
in spalla, e i poveri bagagli,
arrancare verso i porti e le
coste in cerca di trasporto”.
“Se il Re vi bandisse
dall’Inghilterra dov’è che
andreste? Che sia in Francia o
Fiandra, in qualsiasi Provincia
germanica, in Spagna o
Portogallo, anzi, ovunque non
rassomigli all'Inghilterra,
orbene, vi troverete per forza a
essere degli stranieri”. E poi
continua, rivolgendosi ancora a
chi attacca i migranti: “Vi
piacerebbe allora trovare una
Nazione d'indole così barbara
che, in un'esplosione di
violenza e di odio, non vi
conceda un posto sulla terra,
affili i suoi detestabili
coltelli contro le vostre gole,
vi scacciasse come cani, quasi
non foste figli e opera di Dio,
o che gli elementi non siano
tutti appropriati al vostro
benessere, ma appartenessero
solo a loro? Che ne pensereste
di essere trattati così? Questo
è ciò che provano gli stranieri.
Questa è la vostra disumanità”.
Una comunità di 500
milioni di persone, quale è
l’Unione europea, non può farsi
trovare impreparata, non può
pensare di fermare la pioggia
aprendo l’ombrello».
Continua a leggere
Oggetto Newsletter :
Migranti, Obama a Londra, Usa 2016
Newsletter n° 431
, 22 aprile 2016
L'ennesimo naufragio di un barcone al largo
della Sicilia fa ripartire l’onda delle
tragedie nel Mediterraneo e in Europa,
proprio mentre l'Italia presenta a Bruxelles
proposte su come affrontare la crisi dei
migranti, suscitando riserve da parte della
Germania. Intanto, il presidente Usa Barack
Obama è in visita a Londra, proprio nel
giorno del 90o compleanno della Regina
Elisabetta. A Usa 2016, i battistrada
repubblicano, Donald Trump, e democratico,
Hillary Clinton, vincono le primarie a New
York, dove giocavano in casa, e prendono il
largo: difficile per i rivali recuperare lo
svantaggio martedì 26 quando vota la East
Coast. A Doha, intanto, salta l'accordo sul
congelamento del prezzo del petrolio e
l'Arabia Saudita, priva di una vera
strategia energetica, vede traballare la
leadership nell’area, mentre l’Iran sta alla
finestra e ringrazia.
Migranti, la proposta di Roma e i dubbi di
Berlino - Gianni Bonvicini
Il Migration Compact - un nome non proprio
beneaugurante, visti i timori e i contrasti
sollevati dal più famoso Fiscal Compact - è un
testo che contiene molte idee interessanti e in
parte innovative ...
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Obama a Londra, Brexit spaventa anche Usa -
Riccardo Alcaro
Nonostante il sostegno popolare di cui ancora
gode in Europa, Barack Obama non si è mai
contraddistinto come un entusiasta sostenitore
della relazione transatlantica ...
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New York, strade in discesa per Hillary e Trump
- Giampiero Gramaglia
Le primarie dello Stato di New York non ‘fanno
la differenza’ perché il loro verdetto non è
finale; ma ‘fanno una differenza’, in ambedue i
campi...
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Petrolio, la difficile partita saudita a Doha -
Nicolò Sartori, Leonardo Giansanti
Il timido ottimismo attorno all’esito del
meeting di Doha si è scontrato, domenica
pomeriggio, con il cinico realismo della
principale potenza del Golfo, l'Arabia Saudita,
e del suo storico rivale, l'Iran ...
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Italia, il jihadismo di terza generazione -
Renata Pepicelli
Mentre emergono nuove informazioni sulle cellule
jihadiste autrici degli attentati di Bruxelles e
Parigi, i singoli stati europei si interrogano
sulle proprie “Molenbeek” e le caratteristiche
delle organizzazioni jihadiste all’interno dei
propri confini ...
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Nuova politica di sicurezza cibernetica per
l’Italia - Tommaso De Zan
Se la sicurezza cibernetica fosse una
trasmissione televisiva, recentemente si sarebbe
notato un’impennata negli ascolti...
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OSSIGENO PER L'INFORMAZIONE
Bad News Thursday April 21, 2016
Four intimidations against journalists this week in Italy
Four. So many where in Italy within the week 11- 17 April 2016 the victims of violations of freedom of expression through threats and abuses of Law and judicial proceeding which names Ossigeno added to the Public table of the names of victims that includs journalists, bloggers and operators intimidated.
Since January 1, 2016 Ossigeno has uncovered 78 threats in Italy with 135 journalists involved which names have been includes in the Table.
Italy. March 2016. The most dangerous news by Ossigeno This monthly review of acts of intimidation in Italy is produced by Ossigeno per l'Informazione for the European Center for Press and Media Freedom of Leipzig (ECPMF), with the support of the European Union
OSSIGENO PER L'INFORMAZIONE
Bad News Thursday April 21, 2016
Four intimidations against journalists this week in Italy
Four. So many where in Italy within the week 11- 17 April 2016 the victims of violations of freedom of expression through threats and abuses of Law and judicial proceeding which names Ossigeno added to the Public table of the names of victims that includs journalists, bloggers and operators intimidated.
Since January 1, 2016 Ossigeno has uncovered 78 threats in Italy with 135 journalists involved which names have been includes in the Table.
Italy. March 2016. The most dangerous news by Ossigeno This monthly review of acts of intimidation in Italy is produced by Ossigeno per l'Informazione for the European Center for Press and Media Freedom of Leipzig (ECPMF), with the support of the European Union
Aula A1, Università degli Studi - campus Luigi Einaudi
Lungo Dora Siena 100 A, Torino
Venerdì 22 aprile 2016
nell'aula A1 dell'Università degli Studi - Campus Luigi
Einaudi di Torino, cittadini, studenti e stakeholder avranno
modo di confrontarsi e di dare i loro input verso una
Strategia Europea per la costituzione della Regione
Macro-alpina (EUSALP).
L'Unione europea ha elaborato
questa strategia, che interessa circa 70 milioni di persone
in quarantotto regioni, per promuovere lo sviluppo
sostenibile e la competitività di quelle aree che, pur
facendo parte di diversi Stati membri e paesi terzi
(Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia nell'Ue più
Lichtenstein e Svizzera), sono accomunate dalla presenza
delle Alpi e dalle risorse e opportunità che esse offrono al
territorio.
Il Parlamento
europeo sta preparando un progetto di
relazione
con cui intende dare le proprie raccomandazioni per la
strategia macroregionale alpina, e l'iniziativa torinese
fornirà l'occasione ai cittadini, agli attori interessati e
alla società civile per dare il proprio contributo con idee
e commenti che possano poi essere recepiti nel rapporto che
sarà discusso e votato dagli eurodeputati.
L'evento, moderato dal
giornalista Renato Willien, Rai Valle d'Aosta, è organizzato
dagli Uffici d'Informazione del Parlamento europeo (EPIO) in
Italia, Roma e Milano, e da EPIO Marsiglia, in
collaborazione con la Rappresentanza in Italia della
Commissione europea sede di Milano, con il Dipartimento di
Cultura, Politica e Società (CPS) dell'Università degli
Studi di Torino, con l'Europe Direct di Torino e con la
città metropolitana di Torino.
L'iniziativa si aprirà con un
workshop dalle ore 10:00 alle 12:00 in cui interverranno gli
europarlamentari Mercedes Bresso (S&D/IT), membro della
Commissione per lo sviluppo regionale e relatrice per il
Parlamento europeo per la Strategia EUSALP, e Michel Dantin
(PPE/FR), membro della Commissione per l'agricoltura e lo
sviluppo rurale.
Al termine del workshop, fra
le ore 12.00 e le 13.30, avrà luogo una tavola rotonda con
la partecipazione degli eurodeputati Daniele Viotti (S&D/IT)
e Stefano Maullu (PPE/IT), di Etienne Blanc (Presidente
della regione Auvergne Rhône-Alpes) e di Filippo Barbera
(dipartimento Cultura Politica e Società dell'Università di
Torino).
A conclusione dell'evento si
terrà un network lunch.
Le strategie macro-regionali
europee mirano a far convergere i diversi livelli di
governance (europeo, nazionale e regionale), e i loro
finanziamenti su grandi aree geografiche.
La strategia macro-regionale
per la regione Alpina s'inserisce nella politica di
coesione, prevista nella programmazione 2014-2020 dei Fondi
strutturali europei e mira a rafforzare la cooperazione
territoriale e migliorare la coesione economica e sociale in
una regione con una lunga tradizione transfrontaliera.
In particolare, la strategia
per la macro regione alpina si pone tre obiettivi:
1. crescita economica e
dell'innovazione;
2. migliorare le comunicazioni
e facilitare la mobilità;
3. preservare l'ambiente e
promuovere l'efficienza energetica.
Sulla
base
dell'Agenda
europea
sulla
sicurezza
presentata
il 28 aprile
2015, la
Commissione
oggi ha
tracciato la
via da
seguire per
realizzare
un'autentica
ed efficace
Unione della
sicurezza.
La
Commissione
ha
presentato
oggi una
relazione
sull’attuazione
dell’accordo
tra l’UE e
la Turchia e
ritiene che
siano stati
fatti
notevoli
passi avanti
per rendere
operativa la
dichiarazione.
A partire
dal 2016 e
per la prima
volta in
Italia, i
liberi
professionisti
avranno
accesso ai
fondi
strutturali
europei e
saranno
ritenuti
soggetti
fondamentali
per il
conseguimento
degli
obiettivi
unionali
2020. Il
seminario,
organizzato
dall'Unione
Giovani
Professionisti
Italiani,
SDA Bocconi
e Ufficio di
Milano della
Rappresentanza
in Italia,
analizzerà
queste nuove
opportunità.
Federica
Mogherini,
Alto
rappresentante
dell'Unione
per gli
Affari
esteri e la
politica di
sicurezza e
vicepresidente
della
Commissione
europea, e
Giorgio
Napolitano,
Presidente
Emerito
della
Repubblica
italiana,
incontreranno
i cittadini.
Commissione EMIS:
dibattito con il Centro comune di ricerca (CCR) e l'International
Council of Clean Transportation sulla riforma delle regole
comunitarie per il rispetto degli standard su sicurezza,
produzione e ambiente.
Ore 15:00 - 18:30, edificio József Antall (JAN), 6Q2
Commissione PETI:
presentazione di una petizione sulla discarica di Malagrotta,
Roma.
Ore 16, edificio Altiero Spinelli (ASP), A1G-3
Mercoledì
Esteri
Commissione PETI:
petizione sull'arresto e la detenzione in India dei due marò
italiani.
Ore 16, edificio Altiero Spinelli (ASP), A1G-3
Migranti
Commissione LIBE:
presentazione del rapporto stilato da Eurojust sui foreign
fighters. Alla riunione parteciperà anche il Presidente di
Eurojust Michèle Coninsx.
Ore 11:30 - 12:30, edificio József Antall (JAN), 4Q2
Armi
Commissione IMCO: presentazione
e discussione degli emendamenti alla proposta di riforma
dell'UE sul controllo delle armi da fuoco. L'iniziativa
legislativa mira a creare un sistema in grado di tenere
traccia dei trasferimenti transfrontalieri di armi ed
evitare che queste cadano in mano a terroristi.
Ore 09:00 - 11:00, edificio Paul-Henri Spaak (PHS), 3C050
Giovedì
Migranti
Commissione LIBE: dibattito
sul rapporto della Commissione europea sui progressi della
Turchia per quanto riguarda i requisiti necessari alla
liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi.
Ore 10:00 - 10:50, edificio József Antall (JAN), 4Q2
Commissione LIBE:dibattito
con i rappresentanti di Europol, dell'Agenzia europea per i
diritti fondamentali e dell'ong Missing Children Europe
sugli oltre 10,000 bambini (dati Europol) tra migranti e
rifugiati di cui si sono perse le tracce.
Ore 15:00 - 16:00, edificio József Antall (JAN), 4Q2
Energia
Commissione ITRE:voto
della risoluzione che propone nuovi metodi per affrontare la
povertà energetica e nuove misure volte a stabilire un
mercato energetico più favorevole ai consumatori. Saranno
affrontati anche altri temi, tra cui la creazione di nuovi
business plan e di strumenti per il confronto dei prezzi, e
l'abbattimento delle barriere amministrative. Le decisioni
saranno poi utilizzate per proposte legislative in vista
della futura unione energetica.
Ore 09:00 - 12:30, edificio József Antall (JAN), 2Q2
Ambiente/Xilella
Commissione AGRI:
voto dell'accordo informale con il Consiglio sulle regole
per il contrasto dei parassiti (per esempio, la Xylella
fastidiosa) all'interno dell'UE, evitarne la diffusione e
debellare i più pericolosi.
Ore 09:00 - 12:00, edificio József Antall (JAN), 4Q1
La peggiore
crisi
finanziaria
degli ultimi 70
anni, iniziata
nel 2007, ha
fortemente
minacciato la
stabilità
economica dell'eurozona,
generando gravi
conseguenze
sulla crescita
economica e
occupazionale.
Il governo
italiano chiede
l’intervento
dell’Ue in
merito alla
barriera che
l’Austria ha
iniziato a
costruire per
evitare
l’ingresso di
migranti
dall’Italia
Oggetto Newsletter :
Usa 2016, Brexit, proteste in Francia
Newsletter n° 430
, 19 aprile 2016
Tocca alla Grande Mela: il nuovo
appuntamento delle primarie statunitensi
vede al voto lo Stato di New York, dove i
battistrada dei due opposti fronti, Hillary
Clinton e Donald Trump, giocano in casa. Ma
Bernie Sanders, di ritorno dal Vaticano,
spera in un 'colpo di reni' a Manhattan e
Brooklyn, dove la sua campagna ha avuto
momenti forti. Lo scandalo Panama Papers,
intanto, crea ulteriori difficoltà al
premier britannico David Cameron, la cui
popolarità è ai minimi storici, quando
mancano appena due mesi al referendum sulla
Brexit. E neanche Parigi dorme sonni
tranquilli; anzi, non dorme affatto:
nonostante sgomberi e coprifuoco, proseguono
infatti le 'Nuits Débout', le notti in piedi
a presidiare le piazze più importanti della
capitale e del Paese, segnali della protesta
sociale crescente contro la riforma del
lavoro voluta dal governo.
Per seguirci costantemente, visita il
nostro sito, dove troverai
un ricco archivio di articoli, Speciali,
recensioni di novità librarie, notizie in
tempo reale dall'agenzia AGI e lo Speciale
su
Usa 2016, dalla campagna al voto.
Puoi seguirci anche su
'Primarie farsa': gli establishment nel mirino -
Azzurra Meringolo
Primarie per legge e democrazia interna ai
partiti. Proprio nel momento in cui in Italia
c’è chi cerca di imporre per legge quanto da
metà ‘800 accade nei partiti statunitensi, nel
Paese a stelle e strisce queste pratiche sono
sotto severo scrutinio ...
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Brexit, la débâcle di Cameron e i Panama Papers
- Eleonora Poli
Alla vigilia delle elezioni del maggio 2015, il
primo ministro David Cameron mise il futuro del
Regno Unito, e forse anche la sua stessa
integrità territoriale, nelle mani di un
referendum popolare sull’opportunità per la Gran
Bretagna di rimanere membro dell’Unione europea
...
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Francia, un jobs act fra necessità e proteste -
Céline Torrisi
Il disegno di legge del ministro Myriam El
Kohmri costituisce il primo passo di un ampio
progetto di riforma del codice del lavoro che il
primo ministro Manuel Valls intende portare a
termine entro il 2018 ...
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La stagione militare degli Emirati Arabi -
Eleonora Ardemagni
Negli Emirati Arabi Uniti (Eau) la dimensione
militare è sempre più protagonista: non solo in
politica estera, ma anche a livello
socio-culturale ...
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Minacce ibride, l’Ue presenta la sua strategia -
Enzo Maria Le Fevre Cervini, Alberto Aspidi
Il Consiglio Affari Esteri del 18-19 aprile
discute, tra gli altri argomenti, il Quadro
comune per il contrasto delle minacce ibride...
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Nord Stream 2, il gasdotto che aggira l’Ucraina
- Marco Granato
Nord Stream 2 (NS2) è un gasdotto, attualmente
in progetto, che collegherà Russia e Germania.
Seguirà lo stesso percorso di Nord Stream,
perciò può essere considerato un suo
potenziamento ...
Leggi l'articolo>
Leader-premier al
mare, Mattarella al seggio, il Papa a Lesbo
di Nuccio Fava
La giornata di
silenzio e di riflessione, come si definisce il sabato che precede
la domenica del voto, mai come questa volta appare forse importante
ed utile. Tanta infatti è la confusione che circola nel paese per
responsabilità un po’ di tutti. A cominciare dal presidente del
Consiglio e segretario Pd che ha scelto l’astensione e fatto
campagna elettorale per disertare le urne. Invito rivolto con
fervore non solo ai militanti del suo partito ma a tutti gli
elettori. La cosa ha in parte sorpreso e in parte è stata da molti
giudicata di cattivo gusto intendendo vanificare esplicitamente una
consultazione referendaria, definita addirittura una “bufala”, al
fine di inficiare il voto per il non raggiungimento del quorum.
Singolare in qualche misura la posizione del presidente Napolitano,
da molti ritenuta inopportuna ed espressa chiaramente a sostegno
della scelta del capo del Governo. Addirittura si è giunti a
polemizzare col professore Paolo Grossi, presidente della Corte
Costituzionale, che ha ricordato un principio semplice ed
elementare: ”la partecipazione al voto fa parte della carta
d’identità del buon cittadino”. Non un obbligo naturalmente, ma una
testimonianza morale e civile di partecipazione alla vita
democratica della comunità di cui si è parte. Sono queste del resto
le evidenti ragioni del voto del capo dello Stato, che si è
naturalmente guardato dal dichiarare la sua scelta a favore di
questa o quella posizione. Implicitamente, è chiaro che ogni scelta
resta legittima e affidata alla libera valutazione dell’elettore, ma
recarsi al seggio ha comunque il valore di una consapevolezza civile
e del riconoscimento dell’importanza della condivisione su questioni
che riguardano tutta la società. Specie in una stagione ormai lunga
in cui l’astensione elettorale è crescente, segno preoccupante di
un distacco, se non contrarietà, verso la politica e le istituzioni.
Purtroppo forse ha
prevalso la confusione nella campagna elettorale, tutto sommato
breve e con l’intreccio di temi importanti ma anche scandalistici
come quelli legati alle vicende delle trivelle in Basilicata, che
hanno finito per influenzare nel linguaggio dei media la stessa
intitolazione del referendum chiamato appunto “delle trivelle”.
Anche questa volta ci pare che il servizio pubblico Rai sia venuto
meno alla sua funzione culturale e civica limitandosi in modo più o
meno raffazzonato a rappresentare le posizioni politiche in campo.
Oltre gli schieramenti tradizionali e il tema cruciale che sarà
quello del raggiungimento del quorum, sarà interessante registrare
l’influenza del comportamento dei 5Stelle a pochi giorni dalla
scomparsa di Casaleggio, loro leader indiscusso che lottava per una
società più giusta e libera, con molta tecnologia e collegamenti in
rete, lotta alla corruzione e utopia della democrazia diretta.
Su tutt’altro fronte
il segnale di papa Francesco in visita all’isola di Lesbo per
esprimere solidarietà e vicinanza a quei migliaia e migliaia di
profughi e di rifugiati che tentano, anche a rischio della morte in
mare, di lasciare terre di distruzione e di morte. Il gesto del Papa
ha naturalmente significato politico forte specie verso l’Europa
dove muri e filo spinato sostituiscono ponti e strade. Questo gesto
il Papa lo compie dopo l’invito ricevuto dal patriarca di
Costantinopoli e dal vescovo di Atene. Una visita, quindi,
umanitaria ed ecumenica insieme che mostra però in modo più doloroso
e drammatico le divisioni dell’Europa e il rischio di smarrire la
sua tradizione migliore di costruzione comune, di accoglienza.
Newsletter dell'AICCRE -
Associazione italiana per Consiglio dei
Comuni e delle Regioni d'Europa - N. 24
Aprile 2016
Registrazione del Tribunale di Roma n. 255
del 21 Luglio 2009 - Testata iscritta al n.
1041 del Registro degli Operatori della
Comunicazione (Roc)
Migrazione,
riforme, cambiamenti climatici,
finanze locali, sviluppo
territoriale, governance, cultura,
cooperazione, processo di
integrazione europea: questi sono
solo alcuni dei numerosi temi che
saranno affrontati nel corso del
prossimo Congresso del CCRE
che si svolgerà a Nicosia i prossimi
20, 21 e 22 aprile, che
avrà un titolo nel segno della
positività: «Il domani inizia oggi!
Una visione locale e regionale per
Europa 2030». Mille amministratori
locali provenienti da tutti i Paesi
dell’Unione si confronteranno su
argomenti di vitale importanza per i
loro territori e per i cittadini che
rappresentano, e soprattutto faranno
giungere le loro esigenze alle
Istituzioni europee. Sarà anche il
battesimo europeo per la rinnovata
AICCRE, che da pochi giorni ha
cambiato la propria struttura
dirigenziale, nel segno del profondo
rinnovamento e del rilancio politico
sia sul piano italiano che europeo.
I neo-dirigenti dell’Associazione lo
avevano dichiarato subito dopo la
loro elezione a metà marzo nel
Congresso di Montesilvano: “faremo
in modo che i nostri Enti locali
contino di più in Europa”. Detto e
fatto. Dopo un lungo periodo di
assenza dai consessi europei, l’AICCRE,
infatti, sarà protagonista con ben
tre interventi: Stefano
Bonaccini, Presidente
AICCRE e dell’Emilia-Romagna nonché
Vicepresidente CCRE, sarà tra i
relatori della Plenaria che aprirà i
lavori, che discuterà sui numerosi
problemi che attraversano l’Unione
europea analizzati dall’angolazione
dei governi locali in prospettiva
del 2030. Carla Rey,
Segretario generale AICCRE,
relazionerà all’importante sessione
del 21 aprile nella quale si
informeranno gli amministratori
locali su come scrivere in modo
efficace un progetto europeo.
Infine, Santo Caruso,
Sindaco di Aci Sant’Antonio e
spokeperson per il CCRE sulla
questione migranti, parteciperà ai
lavori della sessione sulla
questione integrazione dei
rifugiati. Tema di grande attualità
che metterà in evidenza come
numerose città e regioni pur essendo
in prima fila, fornendo assistenza
di emergenza immediata, ricevano
poco sostegno da parte dei governi
centrali. “L’Italia ed i
suoi Enti locali a Nicosia potranno
entrare nel vivo del dibattito sui
grandi temi che li riguardano, e
potranno farlo in un contesto
europeo e di ampio respiro
internazionale, lì dove si decidono
le linee programmatiche. Da Nicosia
scaturiranno, infatti, documenti e
richieste che saranno sottoposte
alle istituzioni europee.
Così ha commentato Carla Rey.
“Dobbiamo riavvicinare i
nostri cittadini all’Unione europea
e dobbiamo farlo sia rilanciando la
prospettiva politica federalista ma
soprattutto dobbiamo far capire ai
nostri concittadini che l’Europa è
viva, nonostante i numerosi problemi
che la attraversano in questa fase,
è attenta alle loro esigenze e
soprattutto è una fonte di
opportunità concrete per il loro
sviluppo economico, culturale e
sociale”. Concretezza e
gioco di squadra “per essere
più forti ed autorevoli”,
come auspicato qualche giorno fa dal
neo-Presidente Bonaccini, che
ritiene l’appuntamento di Nicosia di
“fondamentale importanza per
il futuro dei nostri enti
territoriali”.
Il sito del Congresso
Fondi, Corte dei Conti: cresce
disavanzo Italia
La
Corte dei Conti, nella relazione sui
“Rapporti Finanziari con l’UE”
sottolinea che l’Italia continua a
dare all’Unione europea più di
quanto riceve. Nel 2014 il
disavanzo per l’Italia fra
versamenti effettuali e accrediti
ricevuti è salito a 5,4
miliardi di euro a fonte dei 4,9
miliardi del 2013.
Nonostante “la riduzione
dell’apporto italiano al
finanziamento del bilancio
dell’Unione (-7,5%)” si assiste al
“peggioramento della posizione di
contribuente netto dell’Italia a
causa della notevole flessione degli
accrediti ricevuti dall’Ue
(-15,1%)”. In particolare l’Italia,
osserva la Corte dei Conti, “ha
dovuto, altresì, continuare a farsi
carico di una quota dei rimborsi al
Regno Unito per la correzione dei
suoi squilibri di bilancio (circa
1,2 miliardi di euro nel 2014, con
un incremento di circa il 29%
rispetto all’anno precedente)”.
Resta grave “il fenomeno delle
irregolarità e delle frodi” sull’uso
dei fondi europei e, secondo la
magistratura contabile, “desta
allarme”. “L’illecita distrazione
dei fondi concessi, danneggia le
finalità specifiche delle
sovvenzioni, che attengono alla
riqualificazione professionale dei
lavoratori e allo sviluppo delle
attività imprenditoriali”.
Nell’anno 2014 la "spesa irregolare"
è per il 65,8% su fondi strutturali,
il 33,3% politica agricola, per lo
0,9% la pesca. Concerne per il 59%
le Regioni e per il 41% le
Amministrazioni nazionali. In
generale, rileva la Corte dei conti,
“il sistema dei controlli in Italia,
è risultato efficace anche in
raffronto a quanto avviene in altri
Paesi membri dell’Unione. Tuttavia,
una valutazione comparativa del
fenomeno delle irregolarità in sede
europea postulerebbe la previa
armonizzazione dei sistemi di
controllo”. L’analisi della
Corte dei Conti ha evidenziato,
inoltre, che, per far fronte ai
ritardi nell’utilizzo dei fondi UE
ed evitare perdita di risorse
comunitarie, le Autorità italiane,
d’intesa con la Commissione europea,
hanno ridotto la quota di
cofinanziamento nazionale,
attraverso le riprogrammazioni
definite nell’ambito del Piano di
Azione Coesione. In tal modo, spiega
la magistratura contabile, “ferme
restando le risorse comunitarie
attribuite, si è ridotto l’ammontare
delle spese da certificare e il
correlato rischio di disimpegno
automatico per gli interventi
maggiormente in ritardo. Sono stati
trasferiti a favore degli interventi
ricompresi nel Piano di Azione
Coesione oltre 13 miliardi di euro,
con una riduzione quasi interamente
applicata all’Obiettivo Convergenza,
beneficiario degli stanziamenti più
importanti destinati a quattro
regioni del Mezzogiorno. Anche a
seguito di tali interventi,
l’attuazione in termini finanziari
dell’Obiettivo Convergenza,
finanziato con il Fondo europeo
disviluppo regionale e con il Fondo
sociale europeo, risulta, al 30
giugno 2015, pari al 128,2% in
termini di impegni e al 75,9% in
termini di pagamenti". In via
generale, dalla Relazione emerge che
il processo di attuazione della
programmazione 2007-2013 ha
dimostrato che “un più efficace
utilizzo delle risorse è
strettamente collegato a un
effettivo miglioramento della
capacità progettuale e gestionale, a
livello centrale e regionale e in
particolare nel Mezzogiorno.
In futuro - osserva la Corte - si
intenderebbe far fronte a tali
esigenze anche con il contributo
dell’Agenzia per la coesione
territoriale, divenuta operativa nel
novembre 2014, con il compito di
svolgere verifiche e monitoraggi più
sistematici nell’utilizzo delle
risorse, di fornire maggior sostegno
e assistenza tecnica alle
Amministrazioni e alle Regioni
interessate e di assumere, in alcuni
casi, poteri sostitutivi”.
Quanto alla programmazione
2014-2020, la Sezione osserva che,
“l’Accordo di Partenariato tra
l’Italia e la Commissione europea,
del novembre 2014, prevede che le
criticità dei cicli precedenti
vengano superate attraverso una
programmazione più trasparente e
verificabile, un monitoraggio
permanente e un supporto anche
grazie alla Agenzia per la coesione
territoriale, i piani settoriali
nazionali di riferimento nonché i
piani di rafforzamento
amministrativo per le
Amministrazioni centrali e per le
Regioni”.
Il
Parlamento europeo ha recentemente
approvato un rapporto che chiede di
rivedere il sistema attuale
di richieste di asilo per evitare
che le difficoltà siano concentrate
in un unico Paese promuovendo una
gestione centralizzata delle domande:
"ogni richiedente asilo dovrebbe
essere considerato come una persona
in cerca di asilo in tutta Europa e
non in un singolo Stato membro", si
legge nel testo che, tra l’altro,
critica il funzionamento del
regolamento di Dublino sulla
gestione delle domande di asilo, e
in particolare il principio per cui
i migranti devono presentare domanda
nel primo Paese europeo in cui
arrivano. In effetti, la Commissione
europea sta valutando la revisione
di queste norme e si è impegnata a
presentare una proposta legislativa
prima dell’estate. Ancora, nel
documento approvato si chiede agli
Stati membri di far fronte ai propri
obblighi per quanto riguarda le
misure urgenti di redistribuzione da
Grecia e Italia, mentre per quanto
riguarda il reinsediamento dai campi
profughi, i deputati insistono sul
fatto che l’Ue abbia bisogno “di un
approccio legislativo
vincolante e obbligatorio”.
Comitato economico e sociale:
pareri su Schengen, povertà e
tecnologie energetiche
La Gazzetta ufficiale comunitaria ha
pubblicato alcune Risoluzioni,
raccomandazioni e pareri del
Comitato economico e sociale
europeo. Tra i temi trattati:
sostegno dell’accordo di Schengen -
Sì alla libera circolazione, sì a
Schengen; «Il futuro dell’agenda
urbana dell’UE dal punto di vista
della società civile» (parere
esplorativo richiesto dalla
presidenza neerlandese dell’UE);
«Lottare contro la povertà» (parere
esplorativo); “sistema comune di
imposta sul valore aggiunto, in
relazione alla durata dell’obbligo
di applicazione di un’aliquota
normale minima”; piano strategico
integrato per le tecnologie
energetiche (piano SET): accelerare
la trasformazione del sistema
energetico europeo»; «La strategia
di allargamento dell’UE»; «Analisi
annuale della crescita 2016».
Scarica la Gazzetta
Nuovi fondi per rifugiati e
lotta al terrorismo
Il Parlamento europeo ha dato il via
libera al sostegno di
emergenza di 100 milioni di euro per
i rifugiati all’interno dell’Unione
europea. È stato inoltre
deciso lo stanziamento di 2 milioni
di euro per l’assunzione di nuovo
personale nel Centro europeo
antiterrorismo di Europol (ECTC).
Considerata l’urgenza di queste
misure, i deputati hanno accelerato
l’approvazione dei fondi con il
primo progetto di bilancio
rettificativo del 2016. La procedura
è stata completata in poco più di un
mese.
Regioni transfrontaliere: ecco i
cinque ostacoli da superare
Nel settembre 2015 la Commissione ha
avviato l’Analisi transfrontaliera,
volta a esaminare gli ostacoli che i
cittadini delle regioni frontaliere
devono ancora affrontare. Non solo
gli intervistati hanno chiaramente
identificato i restanti problemi
delle aree transfrontaliere, ma è
anche stato chiesto loro di proporre
idee concrete su come superarli, le
quali sono state raccolte nella
relazione sul tema. Cinque sono i
principali ostacoli menzionati:
barriere legali e
amministrative (mancanza di
riconoscimento delle qualifiche,
differenze nei sistemi di sicurezza
sociale, pensionistici e di
tassazione); barriere
linguistiche;
difficoltà legate all’accesso fisico
(carenza di infrastrutture e di
sistemi di trasporto pubblico
integrati); mancanza di
cooperazione fra autorità pubbliche
sulle questioni transfrontaliere;
disparità economiche
(differenze legate al mercato del
lavoro e ai salari, che creano
flussi asimmetrici). Saranno
investiti più di 10 miliardi di euro
provenienti dai fondi SIE per
promuovere la cooperazione
transfrontaliera nel periodo
2014-2020.
Approfondisci
Uguaglianza di genere: seminario
del Consiglio d’Europa
Organizzato dal Dipartimento
Gioventù del Consiglio d’Europa a
Strasburgo, un seminario contribuirà
a promuovere con maggior forza
l’uguaglianza di genere
nelle attività e le politiche del
Dipartimento Gioventù del Consiglio
d’Europa e dei suoi partner.
Il seminario è rivolto a
rappresentanti delle organizzazioni
giovanili che svolgono attività in
collaborazione con il Dipartimento
Gioventù del Consiglio d’Europa,
decisori politici e professionisti
impegnati nel settore delle
politiche giovanili e l’animazione
giovanilie; formatori ed esperti
coinvolti nelle attività del
Dipartimento Gioventù del Consiglio
d’Europa. I partecipanti devono
essere in grado di lavorare in
inglese ed essere disponibili a
frequentare per tutta la durata del
seminario. Le spese di viaggio per e
da Strasburgo verranno rimborsate in
base alle norme del Consiglio
d’Europa.
Approfondisci
Scuole: nuovo programma frutta,
verdura e latte
Un
nuovo programma unico per la
distribuzione di frutta, verdura e
latte agli alunni delle scuole
partirà da agosto 2017. I ministri
dell’Agricoltura riuniti a
Lussemburgo hanno infatti approvato
la proposta della Commissione
europea, già approvata dal
Parlamento, di destinare al
programma 250 milioni
all’anno dal bilancio dell’UE.
Con il nuovo programma unico
aumenterà l’efficienza e si
ridurranno gli oneri amministrativi.
La proposta, che tiene conto della
flessibilità richiesta dagli Stati
membri, metterà a
disposizione maggiori finanziamenti
e aumenterà l’enfasi sull’aspetto
educativo. Attualmente circa 20
milioni di bambini beneficiano del
programma latte nelle scuole e 10
milioni del programma frutta e
verdura. Questi programmi
assumono oggi ancor più importanza a
fronte del declino nel consumo di
frutta, verdura e latte e della
diffusione dei problemi
nutrizionali. Secondo
l’Organizzazione mondiale della
sanità nel 2010 nell’UE era
sovrappeso o obeso un bambino su 3
nella fascia d’età 6-9 anni, una
tendenza in rapida crescita (nel
2008 era 1 su 4). La
partecipazione degli Stati resta
volontaria.
Approfondisci
Oggetto Newsletter :
L'Italia delle trivelle, Iran, migranti
Newsletter n° 429
, 14 aprile 2016
L'Italia va a votare, domenica 17, per il
referendum contro la proroga delle
concessioni per estrarre petrolio entro 12
miglia dalla costa: un occhio alla
situazione energetica del Paese e uno alla
sicurezza degli impianti. Il premier Matteo
Renzi, intanto, visita Teheran, per
rilanciare scambi e intese: dallo stop alle
sanzioni, è il primo leader occidentale in
Iran, dove gli ultraconservatori cercano il
riscatto elettorale nei ballottaggi di fine
mese. L'Ue avvia i trasferimenti di migranti
previsti nell'accordo con la Turchia:
funzioneranno?, e come integrare chi rimane
in Europa? Negli Stati Uniti, prosegue il
percorso di Usa 2016, mentre in Crimea e nel
Caucaso restano le tensioni.
L’Italia, le trivelle e la sicurezza energetica
- Nicolò Sartori
Domenica 17 aprile i cittadini italiani saranno
chiamati a pronunciarsi attraverso un referendum
popolare sulla durata delle concessioni di
coltivazione di idrocarburi nel sottofondo
marino all’interno delle 12 miglia dalla costa
...
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Iran: ballottaggi, conservatori vogliono
riscatto - Anna Vanzan
Dopo la firma del trattato sul nucleare e le
elezioni per il rinnovo del Parlamento, l’Iran
pare avviato a una nuova era. La domanda che
tutti si pongono è se e come cambierà la
politica iraniana ...
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Accordo Ue-Turchia: rinuncia ai valori europei?
- Marina Castellaneta
Tra necessità legate a ragioni elettorali
nazionali, populismo e una malintesa esigenza di
sicurezza e di tutela del benessere in casa
propria, il Consiglio europeo del 18 marzo
scorso si è chiuso con una dichiarazione/accordo
con la Turchia ...
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Modelli d’integrazione, se l’Italia sta a
guardare - Jessica Cavallero
Gli attentati di Bruxelles rendono urgente,
ancora una volta, l’elaborazione di una seria
risposta al quesito sull’esistenza di un modello
di integrazione di successo per le società
europee ...
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Se le giovani donne voltano le spalle a Hillary
- Azzurra Meringolo
Hillary Clinton è un’indiscussa pioniera.
Nessuna donna è mai stata presidente o c’è
andata così vicino. È per questo che molte
femministe di vecchia generazione si preparano a
festeggiare ...
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Crimea, resistenza tatara ed Eurovision - Cono
Giardullo
Sono trascorsi poco più di due anni da quando,
il 16 marzo 2014, si tenne il referendum che
sancì la restituzione a Mosca, dopo appena 60
anni, della penisola di Crimea ...
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Nagorno-Karabakh, la guerra dei quattro giorni -
Marilisa Lorusso
Qualcuno la definisce già la guerra dei quattro
giorni: dal 2 aprile fino a una concordata
de-escalation del 5 si è combattuto in
Nagorno-Karabakh ...
Leggi l'articolo>
La Commissione ha
presentato un
aggiornamento sui
progressi compiuti
fino all'11 aprile
2016 e valutato le
misure adottate
dagli Stati membri
per attuare il
meccanismo di
ricollocazione di
emergenza e il
programma europeo di
reinsediamento.
Dall'indagine
della
Commissione
risulta che
i meccanismi
di capacità
possono
aumentare la
sicurezza
dell'approvvigionamento
di energia
elettrica,
ma diversi
Stati membri
devono
essere più
rigorosi nel
valutarne la
necessità e
la qualità
della
progettazione,
in un'ottica
di
adeguatezza
e di
efficienza
economica.
Milano, 19
aprile 2016,
ore 17.30
Nell'ambito
del progetto
Europeans,
iniziativa
triennale
dedicata a
tematiche
europee, si
svolgerà
presso
l'aula Magna
dell'Università
Bocconi la
conferenza
annuale sul
tema
dell'Unione
bancaria
europea.
Milano, 20
aprile 2016,
ore 9.30 Al
centro delle
discussioni
la nuova
sostenibilità:
dalle città
sostenibili
all’economia
circolare,
passando per
la mobilità,
dalla
finanza
etica alla
proposta di
legge sulla
sharing
economy,
fino alle
piattaforme
di
crowdfunding.
Per affrontare
efficacemente il
terrorismo, l'Ue deve,
secondo
Jean-Claude Juncker, puntare
all'incremento di
cooperazione e
interoperabilità tra
stati.
Il Consiglio d'Europa
accoglie il ricorso
presentato nel 2013
dalla Cgil contro le
difficoltà di accesso
all'interruzione
volontaria di gravidanza
in Italia
Raggiunto un accordo
provvisorio fra
Parlamento europeo e
Consiglio per ridurre le
emissioni prodotte da
attrezzi agricoli,
trattori, macchine da
cantiere e imbarcazioni.
Nella lotta al diabete è
il momento di passare
dalla teoria ai fatti. A
dirlo è il commissario
alla Salute Vytenis
Andriukaitis in
occasione del World
Health Day 2016.
La relatrice per il PE
del rapporto sulla crisi
dei migranti commenta le
proposte della
Commissione per il
controllo delle
frontiere esterne e per
la riforma del sistema
comune di asilo
La posizione della
Commissione sul
raddoppio di Nord Stream
non cambia, fa sapere
Canete dopo un incontro
con i vertici del
consorzio responsabile
del progetto.
Riceviamo e volentieri
pubblichiamo l'appello
"Senza una politica
migratoria umana ed
un'Europa federale non
c'è futuro", redatto
dalla Gioventù
Federalista Europea di
Pescara in
collaborazione con
Europa in movimento
Lo scorso 24 marzo
il Tribunale Penale
Internazionale per l'ex
Jugloslavia (ICTY) ha
riconosciuto Radovan
Karadžić, ex psichiatra
divenuto nel corso della
guerra della ex- Jugoslavia
(1992-1995) leader dei serbi
di Bosnia, colpevole del
reato di genocidio per ciò
che accadde a Srebrenica.
Karadžić è stato
riconosciuto anche
responsabile del reato di
omicidio e persecuzione di
civili, in quanto artefice
delle atrocità …
Il terremoto che ha colpito
Panama è considerato il più
grande scandalo tributario
della storia, causato dalla
più imponente fuga di
notizie finanziarie mai
avvenuta. Il Paese, noto per
essere un rinomato paradiso
fiscale, oltre ad avere una
pressione fiscale interna
inesistente ed una normativa
altamente protettiva del
segreto bancario, ha sul suo
territorio il quartier
generale dello studio legale
…
Alla fine di una lunga
vicenda giudiziaria, l’8
Marzo 2016, la Corte di
Giustizia ha deliberato
nell’ambito della causa
Grecia c. Commissione
(C-134/2014 P), considerando
il supporto dato dallo Stato
greco ai propri agricoltori
come aiuto di Stato
illegale. L'iter dell
controversia sull'aiuto di
Stato A seguito dei danni
causati ai raccolti da
un’ondata di maltempo nel
2008, l’ELGA (Greek
Agricultural …
Il 6 aprile gli olandesi
sono stati chiamati a votare
un referendum consultivo
sull’Accordo di Associazione
tra Unione Europea e Ucraina
entrato in vigore il 1
gennaio di quest’anno. La
vittoria del No è destinata
a scardinare i già fragili
equilibri dentro e fuori il
Vecchio Continente. In cosa
consiste l’Accordo di
Associazione L’Accordo di
Associazione tra UE e
Ucraina …
Sembra impossibile, ma in
Europa ci sono Paesi che
sono in guerra dal lontano
1940: formalmente la Grecia
lo è ancora con la vicina
Albania. Durante il secondo
conflitto mondiale l’Italia
occupò militarmente
l’Albania instaurando un
governo fantoccio, che
dichiarò guerra alla Grecia.
Da allora, ci sono stati
alcuni timidi tentativi da
parte albanese di arrivare a
un accordo che …
Molto ad est rispetto a
Bruxelles e con una
situazione politica e
sociale sempre più
complicata. In Moldavia,
infatti, piccolo Paese
incastonato tra la Romania e
la “contesa” Ucraina, da
quasi un anno la classe
politica, dal 2009 pro-UE,
continua ad alimentare
scandali dovuti ad un alto
tasso di corruzione e ad un
basso rispetto della
Costituzione promulgata il
29 …
Riconoscimento del
volontariato (VTR) in
progetti sostenuti dalla
Fondazione Europea dei
Giovani
La Fondazione Europea dei
Giovani (EYF) del Consiglio
d'Europa ha messo a
disposizione un nuovo
strumento di calcolo ad
ulteriore supporto delle ONG
giovanili per includere il "Volunteer
Time...
Promuovere la cittadinanza e
i valori comuni di libertà e
tolleranza attraverso
l'istruzione
L'estremismo violento e gli
attacchi terroristici hanno
avuto un'impennata in tutta
Europa negli anni passati.
Minacciando la sicurezza dei
cittadini europei e i
valori...
Eurodesk è la struttura del
programma comunitario
Erasmus+ dedicata
all'informazione, alla promozione e
all'orientamento sui programmi in
favore dei giovani promossi
dall'Unione europea e dal Consiglio
d'Europa.
Newsletter dell'AICCRE -
Associazione italiana per Consiglio dei
Comuni e delle Regioni d'Europa - N. 23
Aprile 2016
Registrazione del Tribunale di Roma n. 255
del 21 Luglio 2009 - Testata iscritta al n.
1041 del Registro degli Operatori della
Comunicazione (Roc)
Rinnovata ed al servizio degli
Enti locali. Nel segno
dell’Europa. Ecco La nuova
AICCRE
Si
è svolto ieri a Roma, presso la sala
Tevere della Regione Lazio, il primo
Consiglio nazionale della rinnovata
AICCRE. All’ordine del giorno, tra
l’altro, l’approvazione del
Documento politico e la nomina dei
Vicepresidenti dell’Associazione.
“Il Parlamento europeo che sarà
eletto nel 2019 dovrebbe avere un
mandato costituente per una
Costituzione per l’Unione europea
federale”, si legge nel documento.
“L’AICCRE si adopererà perché
vengano rivisti gli accordi di
Dublino III, assicurandone una
interpretazione europea univoca, e
perché tutti i richiedenti asilo in
Italia siano trattati in modo
uguale, e il sistema di accoglienza
sia univoco in termini di logistica
e contributi”. Inoltre,
L’Associazione “accrescerà
il supporto agli Enti locali per
potenziare la rete dei gemellaggi,
che costituiscono un importante
strumento per radicare la
cittadinanza europea nella cultura
dei cittadini". Nel
documento politico, si ribadisce tra
l’altro “che il Senato delle
Regioni e degli Enti locali è
essenziale per dare alla Repubblica
italiana un assetto federale”. Un
altro punto riguarda l’accesso alle
risorse finanziarie dell’Unione
europea da parte di Regioni ed Enti
locali che l’AICCRE faciliterà
“anche attraverso momenti di
formazione degli amministratori all’europrogettazione”.
I cinque Vicepresidenti eletti sono:
Antonino 'Nino' D'Asero,
parlamentare nell'Assemblea
regionale siciliana;
Giuseppe Magni, Consigliere
comunale di Calco, Provincia di
Lecco, Lombardia; Massimo
Mallegni, Sindaco di
Pietrasanta, Toscana;
Giuseppe Di Pangrazio,
Presidente dell'Assemblea regionale
dell'Abruzzo; Pietro Fazio,
Sindaco di Feroleto Antico, Comune
in Provincia di Catanzaro, Calabria.
Questi andranno ad affiancare il neo
Presidente Stefano Bonaccini,
Governatore dell'Emilia-Romagna, e
il Segretario generale Carla
Rey(nella foto),
ex assessore del Comune di Venezia.
Eletta anche la nuova Direzione
nazionale, con molti volti nuovi e
giovani amministratori locali
provenienti da tutta Italia.
La scelta dei Vicepresidenti, ha
sottolineato Bonaccini, è avvenuta
per “rappresentare l'intero spettro
politico”.
DOCUMENTO POLITICO
“Incideremo su politiche europee
e su accesso ai fondi”
"Una
AICCRE rinnovata in
tutti i suoi organi e che vuole
essere una Associazione con
60 anni di storia ma attualissima,
che coinvolga non solo tutte le
rappresentanze territoriali, ma le
voci diverse che in Europa si
occupano dei temi che riguardano gli
Enti locali. L’AICCRE è stata
rinnovata perché vi era la
necessità di attualizzarla e
renderla più operativa:
possiamo finalmente iniziare un
cammino nuovo che
porti l’Associazione ad essere un
punto di riferimento non solo per le
Istituzioni nazionali che si
occupano di temi europei ma anche
una Sezione forte
del CCRE". Così a LaPresse,
a margine del Consiglio
nazionale dell’AICCRE, il
Segretario generale dell’AICCRE
Carla Rey.
"Dobbiamo incidere
sulle politiche europee, ha
aggiunto, perché spesso siamo stati
assenti nei consessi nei quali si
decidevano gli indirizzi
programmatici. È vero che ad oggi
gli Enti locali più piccoli non
possono accedere alle risorse
europee, ma sarà la nostra
Associazione a renderli idonei
a partecipare e ad utilizzare le
risorse europee, sempre più
fondamentali per la sopravvivenza
degli Enti locali italiani. In tema
di migrazione, ci stiamo battendo
affinché ci siano delle
risorse dirette che vadano
a beneficio degli Enti che si
trovano ad affrontare l’emergenza in
prima linea".
GUARDA L’INTERVISTA VIDEO
“Mettere le risorse a
disposizione dei territori”
Nel
mondo globalizzato e nell’Unione
europea c’è bisogno di mettere
insieme i territori e fare squadra
per essere più forti e più
autorevoli. Credo che la
cooperazione fra territori serva
anche quando c’è la necessità di
fare programmazione per accedere ai
fondi europei, così come quando c’è
da fare attività e iniziative. La
cosa positiva è che abbiamo già
eletto tutti gli organismi dirigenti
preposti: dai Vicepresidenti alla
Direzione. Possiamo metterci
subito al lavoro per
l’importantissimo appuntamento
europeo internazionale di Nicosia (Congresso
CCRE, 20-22 aprile, ndr) e credo
che abbiamo la possibilità di
ripartire subito con un grande
lavoro che tenga conto anche del
massimo risparmio possibile. Le
poche risorse che ci sono dobbiamo
metterle a disposizione dei
territori e non dei funzionari.
Lo ha detto a LaPresse il
neo Presidente dell’AICCRE e
Governatore dell’Emilia Romagna
Stefano Bonaccini,
a margine del Consiglio
nazionale dell’AICCRE. A
proposito della riforma
istituzionale per la quale ci sarà
il referendum ad ottobre, il
Presidente ha spiegato: si dovrà
vedere se i cittadini italiani
voteranno a favore o meno della
riforma: se dovesse passare si
andrebbe alla soppressione delle
Province; si scenderebbe da 4 a 3
livelli di Governo: le Regioni
sarebbero un cuscinetto tra Stato e
Comuni dentro un Paese che avrebbe
un quadro di semplificazione anche
dal punto di vista del superamento
del bicameralismo paritario.
Se dovesse passare quella riforma,
insomma, sarebbe una stagione nuova
per questo Paese dal punto di vista
dei rapporti fra le Istituzioni con
novità che ricadrebbero sulla vita
di tutti i giorni.
GUARDA L’INTERVISTA VIDEO
Ted Cruz e Bernie Sanders, gli inseguitori
di Usa 2016 in campo repubblicano e
democratico, si prendono il Wisconsin (ma si
guarda già ai voti a New York il 19 e sulla
Costa Est il 26). Fra i conservatori, la
strada verso la nomination si fa accidentata
e densa d'insidie per il battistrada Donald
Trump: con un partito spaccato, il rischio
di una convention aperta a luglio prende
corpo. In America Latina, intanto, trema il
gigante brasiliano, colpito da uno scandalo
di corruzione che mette a rischio la tenuta
del governo di Dilma Rousseff e offusca la
figura carismatica dell'ex presidente Lula.
In Asia, la Mongolia s'appresta a ospitare
il Vertice Asem, tra rallentamento della
crescita ed elezioni.
Per seguirci costantemente, visita il
nostro sito, dove troverai
un ricco archivio di articoli, Speciali,
recensioni di novità librarie, notizie in
tempo reale dall'agenzia AGI e lo Speciale
su
Usa 2016, dalla campagna al voto.
Puoi seguirci anche su
Repubblicani, ultima chiamata anti-Trump -
Azzurra Meringolo
Un partito acciaccato che rischia di frantumarsi
davanti agli occhi impotenti dei leader che
cercano faticosamente di tenerne le redini...
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Lo scandalo colpisce Lula, affossa Dilma -
Ilaria Masiero
L’autunno brasiliano promette di essere
incandescente. Mentre una imponente inchiesta
indaga sul coinvolgimento in uno schema
criminale di Dilma Rousseff e del suo
predecessore Luiz Inácio Lula da Silva ...
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Mongolia verso Asem, un occhio a Mosca e uno a
Pechino - Nello del Gatto
Dalla piazza principale di Ulaanbaatar, Gengis
Khan (o come lo chiamano qui Cinghis) continua a
guardare dall’alto del suo trono la sua Mongolia
...
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Qatar, tramonto della guerra intra-sunnita? -
Eleonora Ardemagni
Di nuovo al fianco dell’Arabia Saudita. Dopo una
stagione di sfide incrociate, il Qatar ha
prudentemente ricalibrato la sua politica
regionale ...
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Italia, ultimi dei primi oppure primi degli
ultimi? - Roberto Zadra
Di solito scrivo poco e, quando lo faccio mi
limito a trattare di cose delle quali sono
responsabile professionalmente. Ma le tenebre
attuali mi spingono a fare un’eccezione. Scrivo
queste righe per parlare del deterioramento
dell’immagine del nostro Paese ...
Leggi l'articolo>
Dopo Bruxelles, quale strategia di contrasto? -
Diego Bolchini
I tragici eventi dello scorso 22 marzo a
Bruxelles hanno riportato ancora una volta alla
ribalta lo stragismo terroristico affiliato o
ispirato al brand Is (l’autoproclamatosi Islamic
State)...
Leggi l'articolo>
Tavola rotonda: "giornalismo e
politica, politica e giornalismo: il dilemma infinito"
8 aprile 2016 - 12.00-13.00
Teatro della Sapienza - Via della Sapienza 6, Perugia
Nell'ambito della decima edizione del
Festival del Giornalismo di Perugia, l'Ufficio d'informazione in
Italia del Parlamento europeo organizza una tavola rotonda dal
titolo "Giornalismo e politica, politica e giornalismo: Il dilemma
infinito".
L'evento si terrà venerdì 8 aprile,
dalle 12.00 alle 13.00
al Teatro della Sapienza.
I due Vice presidenti italiani del
Parlamento europeo, onorevoli Antonio Tajani e David Sassoli, e
l'onorevole Silvia Costa, Presidente della commissione Cultura e
istruzione del Parlamento europeo hanno un 'passato' che li
accomuna: sono stati tutti e tre giornalisti.
Qual è stato il percorso che li ha
portati dal giornalismo alla politica? Quali le sfide, le
opportunità, le peculiarità, le problematiche, le incompatibilità in
questa transizione? Trattasi di un percorso senza ritorno oppure i
ripensamenti sono sempre possibili nella vita? Quali le difficoltà e
le particolarità, per politici e giornalisti, nel vivere e lavorare
a Bruxelles, capitale dell'Unione Europea, in un periodo così
difficile e cruciale per l'Europa?
Nella tavola rotonda si discuterà di
tutti questi aspetti e di altri legati a due mondi così lontani e
allo stesso tempo così vicini come quello del giornalismo e della
politica.
Modererà il dibattito Jaume Duch Guillot,
Direttore per i media e portavoce del Parlamento europeo.
Link all'evento sul sito del Festival
del Giornalismo di Perugia:
Milano, 21
aprile 2016,
ore 17.00 A
partire dal
2016 e per
la prima
volta in
Italia, i
liberi
professionisti
avranno
accesso ai
fondi
strutturali
europei e
saranno
ritenuti
soggetti
fondamentali
per il
conseguimento
degli
obiettivi
unionali
2020. Il
seminario,
organizzato
dall'Unione
Giovani
Professionisti
Italiani,
SDA Bocconi
e Ufficio di
Milano della
Rappresentanza
in Italia,
analizzerà
queste nuove
opportunità.
-
Comunicato stampa- Invito
Ritorna la sfida dei giovani scienziati:
NUOVE IDEE E PROTOTIPI INNOVATIVI ED UTILI A MILANO SU VARI TEMI
DALL’AMBIENTE, ALLA SALUTE, ALL’ICT APPLICATO
Selezione
nazionale del concorso “I GIOVANI E LE SCIENZE 2016”
della Direzione Generale Ricerca della Commissione europea
MOSTRA E PREMIAZIONE DEI MIGLIORI NEOARCHIMEDE ITALIANI
Milano, p.le Morandi 2
Mostra degli stand con le invenzioni aperta al pubblico e gratuita :
Domenica 10 aprile dalle 15.00 alle 19.00 e lunedì 11 aprile dalle
9 alle 11
Cerimonia di premiazione: lunedì 11 aprile– Aula Maggiore - dalle
11.00 alle 13.00
“Abbiamo selezionato i migliori 29 progetti realizzati da 73
finalisti provenienti da dodici Regioni italiane,” dice il dott.
Alberto Pieri, Segretario Generale della FAST, Federazione delle
Associazioni Scientifiche e Tecniche, che organizza ogni anno,
ininterrottamente dal 1989, per la Commissione europea, Direzione
Generale Ricerca, la selezione nazionale del più importante concorso
per i giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni. La mostra degli
stand e delle invenzioni e prototipi realizzati dai giovani
partecipanti è aperta al pubblico a Milano domenica pomeriggio e
lunedì mattina. Si saprà il nome dei vincitori della selezione
italiana 2016 solo lunedì mattina. I migliori rappresenteranno
l’Italia alla finale europea prevista per il 28° concorso
dell’Unione europea a Bruxelles dal 15 al 20 settembre e
parteciperanno ai più importanti concorsi mondiali in rete con tale
iniziativa.
Sono più di 5 mila gli Istituti scolastici superiori a conoscenza
del concorso. Almeno 110 mila studenti hanno pensato di concorrere;
circa 3 mila hanno cominciato a lavorare per partecipare; ma alla
fine le proposte preparate e valutate all’interno delle singole
scuole sono 284, frutto degli sforzi di 538 autori. Dopo la ferrea
selezione all’interno delle diverse strutture scolastiche per
inviare alla Giuria Fast solo i migliori, i contributi sono
diventati 66. I 35 componenti della Giuria hanno scelto i 29
progetti realizzati da 73 studenti da invitare all’esposizione di
Milano del 9-11 aprile 2016. Alla mostra ci sono anche stand di
giovani meritevoli provenienti da Olanda, Spagna, e Messico.
I giovani
trovano soluzioni pratiche e innovative a problemi concreti
La fantasia non manca agli studenti, che rispondono a pieno alla
principale caratteristica del concorso promosso da Fast e inserito
nel Programma per la valorizzazione delle eccellenze del
MIUR-Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca: non
privilegiare una disciplina scientifica specifica, come fanno invece
le varie Olimpiadi (informatica, matematica, chimica, biologia …);
essere aperto a tutte le tematiche e alle loro applicazioni e
valorizzare le conoscenze e le competenze dei giovani meritevoli.
E’ evidente comunque che alcuni argomenti sono più gettonati di
altri, se si leggono i vari lavori prestando attenzione alle
applicazioni invece che alle materie di studio. Vince l’ambiente,
seguito dalla salute; poi ci sono l’alimentazione, le tecnologie
dell’informazione, la difesa dai terremoti, l’energia. E altro
ancora.
La giuria
Per l’edizione 2016 la Giuria è formata da 35 valutatori con
esperienze diversificate e attivi in prestigiosi centri di ricerca
anche internazionali. 12 esperti provengono dall’Università; di
questi 5 lavorano a Chicago, Cape Town, Heidelberg, Aachen, Uppsala.
Gli atenei nazionali coinvolti sono: Politecnico di Milano, Milano
Bicocca, Università di Milano, Pavia e Torino.
Sono rappresentati prestigiosi centri di ricerca come FBK di
Trento, IIT di Genova, CRA-MAC di Bergamo, Ifom di Milano, Cnr di
Milano. Ci sono anche il CCR di Ispra, il CEA di Parigi, il centro
NASA di Coppertino in California. Tra le associazioni coinvolte si
ricordano Aica di Milano, H2It di Milano, EHA di Bruxelles. Il mondo
imprenditoriale è tra gli altri coinvolto tramite il Gruppo Eni,
Tecnimont, Orange Labs in Francia.
Per accreditarsi - Ufficio stampa FAST- Concorso I GIOVANI E LE
SCIENZE
A un anno dalla
fine del regime
delle quote
latte, è crisi
per il
lattiero-caseario.
Per il
commissario
Hogan, però,
tornare alle
quote non
risolverebbe il
problema
Le autorità
nazionali sono
“responsabili”
per i controlli
di sicurezza
all'ingresso
degli aeroporti.
E' quanto
evidenzia il
comitato Ue per
la sicurezza
aerea.
Che cos’è l’Europa? O
meglio, come funziona il
delicato processo
legislativo europeo? A
questa domanda si è tentato
di dare una risposta durante
i quattro giorni di
simulazione organizzata dai
ragazzi dello MSOI Torino al
Campus Luigi Einaudi,
durante lo EU Model Torino.
Dal 21 al 24 Marzo, 90
studenti, provenienti da
svariate università italiane
e diverse facoltà, hanno
avuto …
La cosiddetta “rotta
balcanica” dei migranti sta
interessando anche la
Croazia. Oggi la maggioranza
del flusso passa
nell’entroterra, arrivando
dalla Bosnia per poi
dirigersi verso l’Ungheria o
la Slovenia, strada su cui
si trova il principale campo
di accoglienza croato per i
rifugiati: Slavonski Brod.
La situazione nel campo è,
come purtroppo spesso
succede, ai limiti. Troppe
persone lo affollano …
Il problema del terrorismo è
davvero arginabile?
Evidentemente, stando così
le cose, no. Il terrorismo
nasce come una tattica
utilizzata da disperati
contro privilegiati, poveri
contro ricchi. In un mondo
in cui le diseguaglianze
stanno esplodendo a livello
continentale e globale, il
terrorismo non può che
trovare facile brodo di
cultura. Le operazioni di
polizia non possono arginare
possenti fenomeni …
La corsa di Donald Trump
verso la nomination
repubblicana non conosce
ostacoli. L’ascesa di “The
Donald” ha confuso molti
osservatori della politica
americana, che ritenevano il
sistema delle primarie un
utile metodo per escludere
dalla corsa alla Casa Bianca
i candidati apparentemente
meno presentabili, come
spesso è accaduto in passato
(basti pensare
all’improbabile Herman Cain
nel 2012). Trump ha invece …
Lo scorso 13 gennaio il
peschereccio “Mina” di Ciro
Lobasso veniva sequestrato
da una motovedetta della
guardia costiera francese
mentre navigava in acque
nazionali. Secondo le
autorità francesi il
peschereccio aveva, invece,
superato la linea di
confine. Un equivoco sorto a
causa della mancata
ratifica, da parte
dell’Italia, dell’accordo di
Caen. Accordo di Caen
L’accordo di Caen, siglato
il 21 marzo …
Domenica 20 marzo, la
Repubblica del Congo è
andata alle urne per
decidere il suo prossimo
presidente. Per molti, però,
il risultato era scontato e
dovrebbe porare alla
riconferma del capo di Stato
uscente, Denis Sassou
Nguesso (il conteggio è
ancora in corso, in un clima
di tensione crescente). Il
contesto La Repubblica del
Congo, con capitale
Brazzaville, è un …
La Corte di Giustizia, con
la sentenza emessa il 25
febbraio scorso relativa
alla causa C-299/14,
conferma il suo precedente
orientamento
giurisprudenziale: i giudici
europei hanno infatti
ribadito che il diritto
comunitario consente agli
Stati membri di negare
alcune prestazioni sociali a
cittadini di altri Paesi
europei durante i primi tre
mesi di soggiorno.
Previdenza sociale ai
cittadini di altri …
Nell'ambito della revisione
legale del testo del
trattato di libero scambio
tra l’Unione Europea ed il
Canada (lo EU-Canada
Comprehensive Economic and
Trade Agreement o CETA), le
cui negoziazioni si erano
concluse nel 2014 con la
prima stesura, è stato
raggiunto un importante
accordo, tassello
fondamentale per il
cosiddetto Investor State
Dispute Settlement (o ‘ISDS’). Il
governo di Ottawa e la …
Welcome to the online edition of the
“European Business Review (EBR)”,
where journalists and distinguished
guest-writers express their views
and opinions on European affairs and
Business issues with in-depth
articles, analyses and commentaries.
While the country is still
paralysed and in mourning
for the terrorists attacks
and its many victims, some
Belgian politicians don’t
feel ashamed to lash out at
their political opponents
’hitting below the belt’
Serbian Prime Minister
Aleksandar Vucic says the
results of its reform agenda
and other measures means the
country is on track to meet
a four-year plan paving the
way for it to join the EU by
the end of the decade
The Chinese ICT giant Huawei
announced its financial
results for 2015, reporting
that its Carrier, Enterprise,
and Consumer Business Groups
(BGs) all achieved strong
year-on-year growth.
I principali
appuntamenti del Parlamento europeo per questa
settimana
(4-10 aprile)
TAXE
II.
Lunedì, in Commissione TAXE II proseguiranno le
udienze dei rappresentanti delle banche (Royal Bank
of Scotland e Deutsche Bank), mentre continuerà la
discussione con il Commissario per la competizione
Margrethe Vestager.
Discarico di bilancio per il 2014.
Lunedì e giovedì gli eurodeputati della Commissione
per il controllo bilanci porteranno a termine la
loro indagine riguardante il modo in cui l'UE ha
speso i fondi del budget relativo al 2014. Le
votazioni mirate alla concessione del discarico di
bilancio (ovvero l'approvazione della gestione dei
fondi) interesseranno i fondi per il funzionamento
dell'UE oltre a quelli amministrativi per tutte le
istituzioni e agenzie.
Attacchi terroristici a Bruxelles.
Giovedì la Commissione per le libertà civili (LIBE)
discuterà dell'incontro straordinario tra i Ministri
della Giustizia e degli Interni degli Stati membri
avvenuto giovedì 24 marzo, dopo gli attentati
terroristici a Bruxelles.
Cooperazione UE-Turchia sull'immigrazione e sulla
liberalizzazione dei visti.
Giovedì gli europarlamentari della Commissione per
le libertà civili (LIBE) discuteranno dei prossimi
passi nella cooperazione tra UE e Turchia nel campo
dell'immigrazione, e dei progressi fatti dalla
Turchia verso la liberalizzazione dei visti. I
leader dell'UE hanno recentemente trovato un accordo
con Ankara per ridurre i tempi previsti per la
procedura, in maniera tale da concedere ai cittadini
turchi il libero ingresso nell'UE, sempre ammesso
che tutte le condizioni vengano rispettate.
Cittadinanza in vendita.
Giovedì la Commissione per le libertà civili si
riunirà con i rappresentanti della Commissione
europea per discutere della vendita della
cittadinanza nell'UE e delle accuse di corruzione
per quanto riguarda l'emissione di permessi di
soggiorno e dei visti da parte dei consolati degli
Stati membri.
Emissioni settore automobilistico.
Giovedì si terrà la prima riunione della Commissione
EMIS, creata per investigare le presunte infrazioni
e la cattiva amministrazione delle emissioni nel
settore automobilistico.
Il Parlamento europeo al Festival Internazionale di
Giornalismo di Perugia
Venerdì 8 aprile, l'Ufficio di informazione in
italia del Parlamento Europeo terrà, nel contesto
del Festival Internazionale del Giornalismo di
Perugia, una tavola rotonda dal titolo: "Giornalismo
e politica, politica e giornalismo: il dilemma
infinito". Interverranno i due vice presidenti
italiani del Parlamento europeo, Antonio Tajani e
David Sassoli, e il presidente della commissione
Cultura del Pe Silvia Costa. Modererà Jaume Duch
Guillot, direttore dei media e portavoce del
Parlamento europeo.
Link all'evento sul sito del Festival del
Giornalismo di Perugia:
I gruppi politici si prepareranno per la sessione
plenaria che avrà luogo a Strasburgo dall'11 al 14
aprile. Tra i vari argomenti che verranno
affrontati, i dibattiti e la votazione riguardante
la proposta per un sistema di asilo politico
centralizzato a livello UE che prevede quote per i
singoli Paesi membri; i progressi conseguiti da
Turchia, Albania e Bosnia-Erzegovina verso
l'adesione all'UE; la protezione dei segreti
commerciali; l'allevamento di bestiame; le misure
per favorire la mobilità nel campo dell'istruzione
professionale.
OSSIGENO PER L'INFORMAZIONE
Ultime Notizie e comunicazioni Lunedì 4 aprile 2016
SEI NUOVE INTIMIDAZIONI QUESTA SETTIMANA IN ITALIA
Dal 1 gennaio 2006 a oggi Ossigeno ha inserito 2798 nomi di giornalisti, blogger, foto reporter e video reporter nella Tabella delle vittime di intimidazioni e abusicompiuti in Italia per ostacolare il lavoro di chi fa un'attività di informazione nell'interesse pubblico e nel rispetto delle leggi e dei Trattati che affermano la libertà di espressione e di informazione. Dal 1 gennaio 2016 sono stati aggiunti alla Tabella 125 nomi.
Nella settimana 28 marzo - 3 aprile 2016 sono stati aggiunti i seguenti 6 nomi: Gennaro Carotenuto e giornalisti Strillone.tv; Ferruccio De Bortoli, Piero Ostellino; Davide Camarrone.
ITALIA. MARZO 2016. LE NOTIZIE PIÙ PERICOLOSE DI OSSIGENO Questa rassegna mensile delle intimidazioni in Italia è realizzata da Ossigeno per l’Informazione per il Centro Europeo per la Libertà di Informazione e di Stampa di Lipsia (ECPMF), con il sostegno dell’Unione Europea
Gennaro Carotenuto e altri due colleghi de LoStrillone.tv sono stati aggrediti mentre cercavano di documentare un incidente. Solidarietà dal sindacato campano
AIUTA OSSIGENO CON IL TUO 5 X 1000. A TE NON COSTA NULLA
È semplicissimo. Devi indicare il codice fiscale dell’Osservatorio 97682750589 nella tua dichiarazione dei redditi. Chiedi di farlo anche ai tuoi amici
Il premier del governo libico di unità
nazionale sostenuto dall'Onu è giunto a
Tripoli, ma deve fare i conti con le
divisioni ancora presenti nel Paese, mentre
le potenze europee presidiano i confini
nordafricani. L'accordo siglato con la
Turchia, intanto, non pare aver chiuso del
tutto la rotta balcanica delle migrazioni, e
l'Ue si interroga sul dopo attentati a
Bruxelles e su un'accelerazione della
costruzione di una difesa comune. L'economia
unitaria va ancora a rilento, a un anno dal
lancio del quantitative easing della
Bce di Mario Draghi, e l'Ue deve fare i
conti anche col dossier polacco: Varsavia
tornerà nel recinto dello Stato di diritto?
Per seguirci costantemente, visita il
nostro sito, dove troverai
un ricco archivio di articoli, Speciali,
recensioni di novità librarie, notizie in
tempo reale dall'agenzia AGI e lo Speciale
su
MOvER-Migration in Europe.
Puoi seguirci anche su
Stivali europei ai confini libici - Umberto
Profazio
Parigi, Londra e anche Berlino. Da quando il mal
di testa libico è tornato ad essere martellante
tutti cercano di recuperare il terreno perso nei
Paesi confinanti ...
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Migranti, spiragli nella rotta balcanica - Enza
Roberta Petrillo
Ora che il controverso accordo Ue-Turchia per
contenere la crisi umanitaria è passato, ci si
chiede cosa accadrà sul campo, lì al confine
greco dove più di 30.000 migranti forzati
premono alla frontiera macedone al ritmo del
countdown disperato per entrare in Europa ...
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Italia e Germania, motore della difesa Ue -
Vincenzo Camporini
Sta prendendo il via una nuova fase di
collaborazione nel campo della sicurezza e
difesa tra Germania e Italia, in un più ampio
quadro istituzionale europeo ...
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Putin e le paranoie da Guerra Fredda - Francesco
Bascone
L'annuncio del ritiro russo dalla Siria ha colto
di sorpresa un po' tutti. Ma specialmente coloro
che sospettano che in ogni mossa di Mosca vi sia
un animus nocendi, una volontà di mettere sotto
scacco l'Occidente...
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Salve e pallettoni nel bazooka di Super Mario -
Simone Romano
Il 10 marzo 2015 iniziava ufficialmente il
quantitative easing europeo, il massiccio
programma di acquisto di titoli da parte della
Banca centrale europea, Bce, per un totale di 60
miliardi di euro al mese fino a settembre 2016
...
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Polonia, come evitare di diventare un pariah -
Daniele Fattibene
La crisi istituzionale in Polonia sembra aver
raggiunto ormai un punto di non ritorno. Da
quando si è insediato, il nuovo governo guidato
da Beata Szydło ha lanciato un attacco senza
precedenti contro media e potere giudiziario...
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Newsletter dell'AICCRE -
Associazione italiana per Consiglio dei
Comuni e delle Regioni d'Europa - N. 22
Aprile 2016
Registrazione del Tribunale di Roma n. 255
del 21 Luglio 2009 - Testata iscritta al n.
1041 del Registro degli Operatori della
Comunicazione (Roc)
L’AICCRE alla Conferenza europea
Enti locali!
L’AICCRE
è stata invitata alla prestigiosa
Conferenza europea degli Enti locali,
giunta alla seconda edizione, alla
quale parteciperanno migliaia di
amministratori locali, di membri dei
governi dei principali Paesi UE, di
imprenditori ed esponenti della
società civile. L’evento, che si
svolgerà a Cracovia i prossimi 5 e 6
aprile, si prefigge di far dialogare
amministratori locali e regionali
con i governi centrali, con le ONG e
con gli imprenditori. Il Congresso,
tra l’altro, sarà l’occasione per il
Governo polacco e quelli dell’Europa
centrale per discutere i modi per
aumentare l’efficienza dei fondi
strutturali europei. Sarà anche
l’occasione per condividere
esperienze e creare nuovi contatti.
Il programma è articolato in 5
tracce tematiche, con più di 50
eventi previsti. Per la
nostra Associazione interverrà il
Segretario generale Carla Rey,
con un doppio intervento: nella
sessione plenaria iniziale ed in
quella dedicata al bilancio
dell’utilizzo negli ultimi 10 anni
dei Fondi europei ed ai loro
possibili sviluppi e
perfezionamenti.
Approfondisci
CCRE a Nicosia per combattere
l’esclusione sociale
Nonostante
l’obiettivo europeo di “risolvere il
problema di almeno 20 milioni di
persone a rischio povertà ed
esclusione sociale entro il 2020”,
quasi una persona su quattro in
Europa è ancora a rischio di povertà
o di esclusione sociale. Per
discutere questo delicato problema,
il CCRE, attraverso il proprio sito,
invita a partecipare alla sessione
sul tema “Lotta alla povertà
e all’esclusione sociale: quale
ruolo per le città e le regioni?”
che si svolgerà il prossimo 21
aprile a Nicosia nell’ambito del
Congresso CCRE. La sessione
affronterà le principali questioni
riguardanti il problema della
povertà nelle città e nelle regioni,
e porrà in evidenza il fatto che
alcune categorie di persone sono
particolarmente svantaggiate: donne,
giovani, anziani e migranti. I
partecipanti avranno anche la
possibilità di scambiare idee e
buone pratiche e discutere di come
la cooperazione e la partnership con
altri livelli di governo possano
essere essenziali per affrontare la
povertà e l’esclusione sociale.
Questa sessione sarà moderata da
Jens Dangschat, membro del
Scientific Advisory Board
dell’iniziativa Joint Programme “Più
anni − una vita migliore”. Tra i
relatori figurano: Luc Martens,
vicepresidente CCRE, sindaco di
Roeselare, Presidente
dell’Associazione delle autorità
locali fiamminghe; Melia Avraam,
consigliere comunale, presidente del
Comitato Social Welfare di Nicosia;
Maria Stratigaki, Vice Sindaco di
Atene. Si può già prender parte al
dibattito su Twitter attraverso
hashtag # CEMR2016.
Agenda urbana: quale futuro?
Il 30 maggio 2016, il Comitato delle
regioni e degli enti locali (CdR)
organizza presso il centro eventi
Westergasfabriek di Amsterdam un
Forum dedicato all’agenda urbana
dell’UE. L’evento è promosso in
collaborazione con l’Associazione
dei comuni olandesi ( VNG),
l’Associazione delle province dei
Paesi Bassi, la città di Amsterdam e
la provincia del Noord-Holland
(Olanda settentrionale). Il
Forum sull’agenda urbana dell’UE
riunirà esponenti degli enti locali
e regionali, delle istituzioni
dell’UE, degli Stati membri e delle
parti interessate più
rappresentative per discutere delle
misure concrete necessarie per
attuare l’agenda urbana dell’Unione
e migliorare la dimensione urbana in
seno al processo decisionale
europeo. L’evento si
svolgerà in concomitanza con la
riunione informale dei ministri
responsabili delle questioni urbane,
nel corso della quale dovrebbe
essere adottato il previsto "Patto
di Amsterdam" sull’agenda urbana
dell’UE.
Approfondisci
Migranti: dalla Commissione
fondi per rimpatrio volontario
La Commissione europea ha destinato
1,14 milioni per l’assistenza di
emergenza all’organizzazione
internazionale delle migrazioni (IOM)
per avviare un programma di
rimpatrio volontario assistito e di
reintegrazione per l’Italia. Il
programma, rivolto ai migranti
irregolari che vogliono far ritorno
dall’Italia nel paese di origine,
fornirà informazioni sulle
possibilità di rimpatrio volontario
e assisterà i migranti nel processo
di rimpatrio. L’IOM aiuterà
inoltre i migranti nella
reintegrazione nei paesi di origine,
fornendo assistenza per l’alloggio,
l’istruzione, la formazione
professionale e il lavoro, così da
dissuaderli dall’intraprendere
ulteriori viaggi irregolari.
I finanziamenti sono erogati nel
quadro nel Fondo Asilo, migrazione e
integrazione (Fami) e serviranno da
finanziamento ponte fino a quando
l’Italia avvierà il programma
permanente di rimpatrio volontario
come parte del suo programma
nazionale Fami. L’ammontare totale
dell’assistenza di emergenza erogata
all’Italia dal 2015 ha raggiunto i
22 milioni, da sommare ai 593
milioni destinati all’Italia nel
periodo 2014-2020 per il suo
programma nazionale nel quadro di
Fami (348 milioni) e del Fondo
sicurezza interna (245 milioni).
Sicurezza stradale: c’è ancora
molto da fare
Le
statistiche 2015 sulla sicurezza
stradale pubblicate recentemente
dalla Commissione europea confermano
che le strade europee restano le più
sicure al mondo, sebbene la
riduzione del numero di vittime
della strada abbia recentemente
subito un rallentamento. Le
statistiche 2015 sulla sicurezza
stradale confermano che le strade
europee restano le più sicure al
mondo, sebbene la riduzione del
numero di vittime della strada abbia
recentemente subito un
rallentamento. L’anno
scorso 26 000 persone hanno perso la
vita sulle strade dell’UE, 5 500 in
meno rispetto al 2010, mentre non si
registra alcun miglioramento a
livello di UE rispetto al 2014.
Secondo le stime della Commissione,
inoltre, 135 000 persone sono
rimaste gravemente ferite sulle
strade dell’UE. Il costo sociale
(riabilitazione, assistenza
sanitaria, danni materiali ecc.) dei
morti e dei feriti sulle strade è
stimato ad almeno 100 miliardi di
euro.
Approfondisci
Internet e diritti umani:
Consiglio d’Europa adotta
strategia
Il Comitato dei Ministri del
Consiglio d’Europa ha adottato la
sua Strategia sulla governance
di Internet per il periodo
2016-2019, volta a cogliere
le sfide associate ai diritti umani,
alla democrazia e allo Stato di
diritto in un ambiente online in
rapida evoluzione.
Attraverso tale strategia, il
Consiglio d’Europa intende aiutare i
suoi 47 Stati membri a tutelare e a
rispettare efficacemente i diritti
umani e lo Stato di diritto online e
a fornire ai cittadini i mezzi per
studiare le possibilità che offre
Internet per l’istruzione e la
partecipazione democratica. La
strategia contiene le priorità del
Consiglio d’Europa per i prossimi
quattro anni in diversi ambiti.
Verte, ad esempio, su questioni come
l’“Internet delle cose” − crescente
tendenza che consente agli utenti di
essere collegati ad apparecchi
domestici − la sorveglianza di
massa, la radicalizzazione violenta,
il discorso dell’odio e le forme di
violenza su Internet. Una delle
priorità sarà approfondire e
promuovere il valore del servizio
pubblico di Internet in quanto
strumento che consente di
partecipare alla vita pubblica e di
trarre vantaggio dalla cultura
digitale. La strategia presenta un
aspetto innovativo in quanto pone in
evidenza l’importanza per gli utenti
di creare un rapporto equilibrato
con Internet, fondato sulla libertà
di connettersi ma anche di
disconnettersi.
Approfondisci
Diritti dei bambini: Conferenza
in Bulgaria
I problemi posti dall’afflusso dei
rifugiati, dalla rapida evoluzione
del mondo digitale e dalla crisi
economica, che l’Europa si trova
oggi ad affrontare, comportano nuovi
rischi per i diritti fondamentali
dei bambini. In che modo gli Stati
membri del Consiglio d’Europa
possono rispondere al meglio a tali
sfide? Questa questione sarà al
centro di una conferenza di alto
livello che si svolgerà il 5 e 6
aprile 2016 a Sofia (Bulgaria)
presso il Sofia Hotel Balkan. La
conferenza è organizzata dal
Consiglio d’Europa e dal Governo
della Bulgaria, che presiede
attualmente il Comitato dei Ministri
del Consiglio d’Europa e ha fatto
dei diritti dell’infanzia una delle
priorità della sua presidenza.
La nuova Strategia del Consiglio
d’Europa sui diritti dell’infanzia
2016-2021 sarà lanciata
ufficialmente in questa occasione.
Verte sui seguenti temi: pari
opportunità per tutti i bambini,
partecipazione di tutti i bambini al
processo decisionale, una vita senza
violenza e una giustizia a misura di
bambino, nonché i diritti dei
bambini nell’ambiente digitale.
Approfondisci
La Commissione ha aperto una
consultazione pubblica per
raccogliere le opinioni di
imprenditori, start-up e altre parti
interessate su come migliorare
l’ambiente per le start-up nell’UE.
La consultazione lancia
"l’iniziativa Start-up", annunciata
nella strategia per il mercato
unico, volta a creare
condizioni favorevoli per gli
imprenditori che intendono avviare o
accrescere le loro imprese nell’UE.
La consultazione contribuirà a
identificare possibili soluzioni e a
delineare eventuali nuove strategie
per aiutare le imprese a crescere.
L’obiettivo è creare imprenditori
seriali che reinvestono quando hanno
successo, riprovano quando
falliscono e alimentano un
ecosistema imprenditoriale sano.
Come previsto nella strategia per il
mercato unico, la Commissione
lavorerà anche per semplificare gli
obblighi in materia di IVA e
presentare una proposta
sull’insolvenza delle imprese, per
dare una seconda possibilità agli
imprenditori onesti che falliscono e
per agevolare la ristrutturazione
precoce. Una consultazione pubblica
sui regimi di insolvenza è in corso,
mentre la consultazione
sull’iniziativa Start-up resterà
aperta fino al 30 giugno.
Integrazione: a Bruxelles Forum
europeo sulla migrazione
Il
Forum europeo sulla migrazione si
terrà il 6 e 7 aprile 2016 a
Bruxelles. È il secondo di una serie
di incontri incentrati sul tema
della migrazione proposti dalla
Commissione europea e dal Comitato
economico e sociale. Si
tratta di una piattaforma di dialogo
tra società civile e istituzioni
europee per discutere su questioni
riguardanti la migrazione, l’asilo e
l’integrazione, mirato a rinforzare
il coordinamento e la cooperazione
tra i principali attori in questo
campo. Questi incontri sono
preziosi anche per le istituzioni
europee che avranno l’opportunità di
ascoltare direttamente le persone
che si occupano tutti i giorni sul
campo di gestire il fenomeno dei
flussi migratori. Durante la
manifestazione, i partecipanti
avranno la possibilità di
intervenire e prendere parte
attivamente ai lavori.
Approfondisci
Al via corso formazione sugli
aiuti di stato
Il Dipartimento Politiche Europee,
in collaborazione con Formez PA,
avvia dal 26 aprile 2016 un corso di
formazione di base sugli aiuti di
Stato rivolto a tutte le
Amministrazioni pubbliche.
L’obiettivo del corso formativo è
quello di favorire una comprensione
di massima del processo di
modernizzazione delle regole per il
controllo degli aiuti di Stato,
entrato in vigore nel 2014. Il corso
è destinato ai soli dipendenti
pubblici (dirigenti e funzionari)
privi di conoscenze in materia di
aiuti di Stato. La partecipazione è
gratuita. Il percorso didattico si
svolge interamente on line, modalità
webinar. Per la partecipazione è
pertanto necessaria la disponibilità
di connessione Internet, cuffie o
casse audio.
Approfondisci
67
Lettera Europea
Marzo 2016
Sommario - Gli
attentati terroristici di Bruxelles
hanno mirato al cuore dell’Europa in
un momento in cui l’Unione sembra
già in preda al caos, per le sue
debolezze strutturali. Eppure tutto
quello che è necessario ed urgente
fare, sia per affrontare il problema
della sicurezza, sia per risolvere
il problema del governo economico, è
ormai sul tappeto, e nelle sedi
europee e tra i governi se ne
discute quasi quotidianamente. Se
non si riesce a incominciare a
mettere in pratica queste proposte è
soprattutto perché le decisioni da
prendere implicano la creazione di
un vero governo europeo federale e
il conseguente salto della cessione
di sovranità da parte dei governi
nazionali.
Contro le resistenze della
conservazione nazionale giocano, a
favore dell’Europa, sia il fatto che
non esiste un’alternativa credibile
in termini di prospettive di
progresso, benessere e sicurezza
rispetto alla scelta unitaria
(nessuna proposta nazionale o
nazionalista può infatti aspirare a
diventare davvero ipotesi di governo
in un paese dell’eurozona), sia il
fatto che il mantenimento dello
status quo istituzionale ha
dimostrato di non funzionare, e che
quindi la scelta del salto di
qualità istituzionale con la
creazione dell’unione politica è
ormai indispensabile.
E’ in questo quadro che vanno
analizzati anche l’accordo con la
Gran Bretagna e quello con la
Turchia per cercare di controllare
il flusso dei migranti. Nel primo
caso, paradossalmente, è proprio la
consapevolezza della necessità di
completare l’unione monetaria con
l’unione politica che ha spinto la
Gran Bretagna a negoziare con l’UE
uno status speciale. Dal punto di
vista degli europei, l’accordo
chiarisce finalmente il quadro in
cui è necessario agire per costruire
l’unità politica, sulla base del
principio dei cerchi concentrici che
delineano diversi gradi di
integrazione e di partecipazione al
processo unitario. Proprio sulla
base di questa impostazione
diventano credibili anche le
aperture verso paesi come la Turchia
che non possono certo partecipare al
progetto comunitario originario
fondato sull’integrazione politica
tout court.
Dopo Bruxelles
Gli attentati terroristici di
Bruxelles hanno mirato al cuore
dell’Europa. Come era già accaduto a
Parigi, con in più l’obiettivo di
colpire il simbolo della capitale
dell’Unione europea. Ma l’Europa,
attaccata come comunità proprio per
i valori che rappresenta, è
impotente, perché non è in grado di
rispondere unita alla minaccia. E
non perché gli europei non si siano
mai posti il problema di creare un
sistema di sicurezza comune, ma
perché non si sono mai impegnati a
realizzarlo davvero.
Si può
risalire fino al Consiglio europeo
straordinario del 21 settembre 2001,
all'indomani dell'attentato delle
Torri gemelle. L’incontro si era
concluso sottolineando che "è
necessario migliorare la
cooperazione e lo scambio di
informazioni tra i servizi di
intelligence dell'Unione. A questo
scopo occorre creare squadre di
investigazione comuni. Gli Stati
membri devono condividere tutte le
informazioni utili riguardanti il
terrorismo con Europol,
sistematicamente e senza indugi".
Come ricorda in un’intervista alcuni
giorni fa Federica Mogherini, l’Alto
rappresentante per la politica
estera, sono passati 15 anni, e da
allora la Commissione ha continuato
a stendere rapporti ed elaborare
proposte che evidenziano le carenze
del sistema di sicurezza in Europa
parcellizzato in 28 sistemi
nazionali e che indicano le misure
da prendere. Ma non sono bastati
neppure i fatti di Parigi di Charlie
Hebdo, né quelli del Bataclan a
smuovere i singoli paesi, cui spetta
la responsabilità e il compito di
agire per costruire un sistema
integrato, dato che sono loro,
ancora, i “sovrani”. Il risultato è
stato che la rete terroristica si è
radicata e rafforzata
progressivamente, lasciandoci la
certezza che la minaccia incomberà a
lungo e sarà sempre più drammatica
se in Europa la politica non si
libererà dall’illusione di poter
demandare sempre agli Stati Uniti i
problemi della sicurezza interna ed
esterna.
Per di più, gli attentati non
potevano colpire l’Europa in un
momento più propizio per favorire i
piani dei terroristi. L’Unione
sembra già in preda al caos, per le
sue debolezze strutturali: per
l’incapacità di gestire i flussi
migratori, per il rischio della
Brexit, per i segni della ripresa di
una crisi economica che minaccia di
mettere nuovamente in ginocchio le
economie più fragili, nonostante gli
sforzi e i sacrifici di questi anni.
I cittadini disorientati, e male
indirizzati dal populismo dilagante,
non riescono a capire quali
soluzioni sono da sostenere nel loro
stesso interesse.
Eppure tutto quello che è
necessario ed urgente fare, sia per
affrontare il problema della
sicurezza, sia per risolvere il
problema del governo economico, è
ormai sul tappeto, e nelle sedi
europee e tra i governi se ne
discute quasi quotidianamente. Nel
primo caso è stata identificata la
necessità di rafforzare il sistema
di Schengen attraverso il controllo
congiunto delle frontiere esterne
(inclusa la nascita di un corpo di
guardia di frontiera e una guardia
costiera europee), nonché dando vita
ad un’unica politica per
l'immigrazione, l’asilo e il
sostegno all’integrazione; ed è
chiarissimo il fatto che bisogna
sviluppare un’efficace forza di
intelligence europea, trasformando
Europol in una effettiva agenzia di
polizia federale europea e
rinforzando il Sistema di
informazioni di Schengen (SIS). E’
altresì evidente che occorre,
parallelamente, avviare le misure
necessarie per impostare una vera
politica estera e di sicurezza
europea per rilanciare un piano che
sia davvero credibile per la
stabilità e lo sviluppo pacifico di
aree come quella del Medio Oriente o
del Nord Africa. Anche gli strumenti
per rafforzare la governance della
zona euro sono ormai conosciuti e
analizzati a fondo: serve creare un
Ministro del Tesoro europeo
controllato democraticamente dal
Parlamento europeo e dal Consiglio
nella sua veste di Camera degli
Stati che decide a maggioranza; un
ministro dotato di poteri politici
per perseguire politiche economiche
europee e intervenire sui bilanci
nazionali in caso di gravi
violazioni delle regole comuni, e
che possa far leva su un bilancio
ad hoc di dimensioni almeno
dignitose, alimentato da risorse
proprie, sia di natura fiscale, sia
derivate da emissioni di bonds.
Se non si riesce a incominciare a
mettere in pratica queste proposte è
perché la crisi ha alimentato il
clima di sfiducia reciproca
all’interno dell’UE, ma soprattutto
perché le decisioni da prendere
implicano la creazione di un vero
governo europeo federale e il
conseguente salto della cessione di
sovranità da parte dei governi
nazionali. D’altro canto, il
mantenimento dello status quo
istituzionale ha dimostrato di non
funzionare. Non funziona il metodo
della cooperazione tra Stati, che si
blocca proprio perché questi ultimi,
al dunque, non riescono ad accettare
di privarsi di prerogative
essenziali per l’esercizio della
loro sovranità, per quanto vuota e
fasulla questa si dimostri poi alla
prova dei fatti. Come spiegava bene
nei giorni scorsi in un’intervista
alla televisione tedesca un esperto
di problemi della sicurezza del
London’s King College, Peter Neumann,
“tutti vogliono ricevere le
informazioni dagli altri, ma nessuno
vuole condividere le sue; tutti
vogliono il coordinamento, ma
nessuno vuole essere
coordinato....”.
Il problema è dunque il salto di
qualità istituzionale con la
creazione dell’unione politica, e il
manifestarsi della volontà politica
in tal senso almeno tra alcuni
governi, a partire da quello tedesco
e da quello italiano, che sono i più
avanzati su questo terreno; e dalla
loro capacità di trascinare con sé
la Francia, che invece continua ad
opporsi all’ipotesi dell’Europa
federale. Contro le resistenze della
conservazione nazionale gioca, a
favore dell’Europa, il fatto che non
esiste un’alternativa credibile in
termini di prospettive di progresso,
benessere e sicurezza rispetto alla
scelta unitaria. Nessuna proposta
nazionale o nazionalista può infatti
aspirare a diventare davvero ipotesi
di governo in Europa, se non nei
paesi periferici e ancora fuori
dalla zona euro. Nei paesi chiave
dell’area euro questa scelta
provocherebbe l’immediata
disgregazione del sistema e il
fallimento a catena degli Stati.
Del resto è proprio la
consapevolezza della necessità di
completare l’unione monetaria con
l’unione politica che ha spinto la
Gran Bretagna a negoziare con l’UE
uno status speciale, dato che questo
paese non solo si è ritagliato un
opting out particolare per
quanto riguarda l’euro, ma,
analogamente, si tiene fuori anche
da tutti gli altri dossier, inclusi
quelli relativi alla sicurezza. Per
questo ha poco senso la critica che
viene mossa da più parti all’accordo
pattuito tra il regno Unito e l’UE,
che viene accusata di aver accettato
compromessi sui principi
fondamentali alla base dei Trattati,
sia per quanto riguarda la “ever
closer union”, sia per la libera
circolazione delle persone. In
realtà, si tratta di un compromesso
che, nel formalizzare lo status
speciale di Londra sin dalla nascita
della moneta unica e in seguito ai
successivi avanzamenti
dell’integrazione continentale,
fissa al tempo stesso l’impegno
inglese a collaborare lealmente per
non rallentare o bloccare il
processo di approfondimento politico
della zona euro. In passato la Gran
Bretagna ha sempre preteso – con
notevole successo – che l’UE si
adeguasse al suo passo e si
uniformasse al proprio progetto
incentrato sullo sviluppo del
mercato interno, respingendo il
progetto politico. Oggi Cameron non
chiede di aggiungere molto ai
“privilegi” di cui il suo paese già
gode (per questo punto specifico
rimando all’analisi di Giulia
Rossolillo Patti chiari,
amicizia lunga: l’accordo sullo
status del regno Unito nell’Unione
europea, pubblicato su SIDIBlog
il 28 febbraio -
http://www.sidi-isil.org/sidiblog/?p=1714#more-1714).
Ma, in compenso, ha il pregio di
fare chiarezza. La realtà è che gli
inglesi, attraverso questo patto,
riconoscono una sconfitta storica,
quella di non aver potuto fermare il
progetto di integrazione politica
europea; e su questa base impostano
la loro nuova posizione nell’UE, che
parte dal riconoscimento della
necessità che tale progetto si
completi sul continente e che il
Regno Unito possa far parte del
cerchio di integrazione
immediatamente esterno, come membro
del mercato unico. Dal punto di
vista degli europei, questi si
ritrovano finalmente ad agire per
costruire l’unità politica in un
quadro che, in conseguenza
dell’accordo, si è de facto
rifondato sulla base del principio
dei cerchi concentrici (l’esatto
opposto rispetto all’Europa à la
carte pensata nel Trattato di
Lisbona, i cui strumenti di
flessibilità concepiti in questa
ottica diventano infatti inutili).
In questo modo, tutti coloro che non
riuscivano a concepire questo
ineluttabile passaggio nei termini
di una rottura con la GB e del
quadro comunitario, grazie
all’iniziativa inglese e ai
risultati raggiunti, possono
finalmente superare questo scoglio
psicologico e mentale, e iniziare ad
agire concentrandosi sul problema
dell’integrazione differenziata a
partire dall’Unione monetaria.
Per la battaglia federalista,
l’accordo siglato con Londra ha
dunque, di fatto, un valore
fortemente positivo, perché elimina
un ostacolo formidabile che
indeboliva il già frammentato fronte
delle forze europeiste.
Ovviamente c’è da sperare che,
anche grazie a questo compromesso,
il Regno Unito decida a giugno di
accettare il suo nuovo status
all’interno dell’Unione e di non
uscire dal quadro comunitario. I
contraccolpi sarebbero infatti
gravissimi: sicuramente per Londra,
che si troverebbe isolata e
marginale, e pagherebbe un prezzo
altissimo in termini economici e
politici. Ma anche per l’UE, che in
questo momento di fragilità verrebbe
investita da un’ondata di
scetticismo sulla sua tenuta che
potrebbe trasformarsi in una
drammatica fuga di capitali
dall’Europa.
* * *
Se nel caso degli accordi con la
Gran Bretagna, è stata l’ottica del
rafforzamento della costruzione
politica europea a guidare il
negoziato, lo stesso criterio sembra
aver funzionato anche per quanto
riguarda il recente negoziato con la
Turchia. Al di là del fatto che
l’efficacia dell’accordo dipenderà
dalla capacità degli europei di
risolvere i nodi cruciali della
gestione dei rifugiati in Grecia e
della ripartizione dell’onere
dell’accoglienza tra i diversi
paesi, è importante riuscire a
capire se in questo caso l’Unione,
per cercare di scaricare il
problema, ha semplicemente abdicato
al rispetto dei diritti umani e del
diritto internazionale, come molti
ritengono, o se viceversa ha agito
in base alla morale (politica) della
responsabilità.
E’ un fatto che l’Unione è sotto
assedio e sotto scacco dei
trafficanti di esseri umani e dei
nemici che cercano di disgregarla
sottoponendola ad una tensione
diventata insopportabile. Questa
situazione drammatica alimenta la
divisione tra i paesi europei, il
populismo e la xenofobia e rischia
di degenerare. Un’Europa federale,
dotata di una forte politica estera
e di una forte stabilità e coesione
interna non si troverebbe in queste
condizioni. Ma la realtà dell’Europa
è quella delle divisione e di un
difficile tentativo di unificazione.
In questo quadro interrompere il
ricatto e reagire (in modi che
penalizzano innanzitutto non la
richiesta di asilo, ma l’utilizzo di
mezzi illegali per raggiungere le
coste europee) diventano
fondamentali per fermare il caos.
Sta ora agli europei, dopo aver
fatto un primo passo per cercare di
riprendere il controllo della
situazione, riuscire a dar vita,
come la Commissione già propone,
agli strumenti per intervenire
efficacemente e con reale senso di
responsabilità e rispetto per i
diritti umani nella gestione dei
richiedenti asilo.
Inoltre l’accordo, soprattutto
tenendo conto del fatto che la
Turchia ha alla fine accettato di
cedere su alcune condizioni che
aveva inizialmente posto in modo
ricattatorio agli europei, è anche
la dimostrazione della forza
politica intrinseca nel progetto
europeo nella misura in cui inizia a
definirsi sul piano istituzionale.
La volontà di Ankara di tornare a
guardare nuovamente all’UE e di
cercare di riprendere il progetto di
giocare un ruolo di cerniera tra
Europa e Medio Oriente (che in
questi ultimi anni aveva
abbandonato, anche innescando una
grave involuzione del suo sistema
politico), sicuramente è in larga
parte il frutto della grave
sconfitta subita dai suoi progetti
di egemonia culturale e politica nel
mondo musulmano; ma è anche la
dimostrazione della forza di
attrazione ancora potente che sa
esercitare il progetto europeo.
Questa attrazione, che si
concretizza nella proposta di
associazione e nell’apertura del
mercato europeo a paesi terzi, torna
ad essere forte proprio nella misura
in cui si prospetta, anche grazie
all’accordo con Londra, la
rifondazione della costruzione
comunitaria sulla base di cerchi
concentrici che delineano diversi
gradi di integrazione e di
partecipazione al processo unitario;
e che rendono credibili le aperture
verso paesi che non possono certo
partecipare al progetto comunitario
originario fondato sull’integrazione
politica tout court.
* * *
Detto tutto questo, rimane il
fatto che la politica, per giocare
un ruolo positivo, e per invertire
il clima di crescente sfiducia verso
il progetto unitario, non ha altra
via che impegnarsi per accelerare la
creazione di istituzioni, poteri e
risorse federali in Europa.
Per gli europei è arrivato il
momento di capire che, nell’attuale
situazione drammatica del mondo,
l’Europa si trova confrontata con
dei problemi e con una brutalità che
si era illusa fossero scomparsi
dalla storia, e che invece si
manifestano ogni giorno e la sfidano
a costruire quel potere
sovranazionale federale capace di
indicare all’intera umanità la via
del progresso e della pace.
Publius
Sotto gli auspici della
Fondazione Europea Luciano Bolis
Iniziativa a sostegno della Campagna
per la Federazione europea
promossa dal Movimento federalista
europeo
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572 del 4/9/2002
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