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4-6 settembre
Le giornate del giornalismo
di Riccione
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Dal 4 al 6 settembre prende
il via la prima edizione delle
Giornate del giornalismo di
Riccione. In programma un
concorso per premiare le
migliori inchieste dell’anno,
l’approfondimento dei temi più
caldi del 2015 con le grandi
firme del reportage
internazionale, l’alta
formazione giornalistica e un
contorno ricchissimo di
spettacoli, mostre e documentari
inediti. |
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Il programma in sintesi
Grandi protagonisti
della manifestazione
sono i finalisti dei
DIG award,
concorso internazionale
per video-inchieste che
si concluderà sabato 5
settembre con una
cerimonia di premiazione
in piazzale Ceccarini.
Durante il festival,
saranno presentati tutti
i video finalisti delle
sezioni Video Reporting
e Crossmedia Reporting.
Al Palazzo del Turismo,
sabato 5 settembre,
verrà inoltre
selezionato il progetto
vincitore della sezione
Focus on Italy, al
termine di una inedita
sessione di pitching
aperta al pubblico.
Fitta l’agenda degli
incontri. Per
tre giorni, nel cuore di
Riccione, si discuterà
di immigrazione, Isis,
economia criminale,
lotta alle mafie, stragi
di Stato, ma anche di
televisione, fumetto,
calcio e satira. E
verranno presentati
anche i giovani
vincitori del
Premio Morrione
e del concorso
DyMove. Tanti
gli ospiti, con
grandissime firme del
giornalismo
internazionale. La
“copertina” del festival
è affidata all’orazione
civile di Andrea
Purgatori La
verità brucia (venerdì
4, ore 19, piazzale
Ceccarini), a cui
seguirà un keynote
speech di Gavin
MacFadyen,
mostro sacro del
giornalismo
anglosassone.
Densa anche l’agenda
degli spettacoli, con un
concerto dei C’mon
Tigre, un live
corrosivo del
Terzo segreto di satira,
un monologo di
Michele Di Giacomo
sulle vicende
criminali della Banda
della Uno bianca, e il
pluripremiato film
The forecaster. Il
teorema della crisi.
Per un giorno, inoltre,
Radio Uno e Radio
Capital trasmetteranno
da Riccione due dei loro
programmi di punta,
Radio anch’io e
Lateral, mentre a
San Marino verrà
inaugurata Boat
people, boat dreams,
retrospettiva di uno dei
maestri del
fotoreportage italiano,
Livio
Senigalliesi.
Il programma dettagliato
| I
protagonisti
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I wannabe your [watch]dog
All’interno delle
Giornate del Giornalismo
di Riccione, sono in
programma anche tre
giorni di workshop:
22 corsi gratuiti,
ognuno della durata di
tre ore, tutti validi ai
fini dell’aggiornamento
professionale (3
crediti OdG).
Gli argomenti spaziano
dalle tecniche
dell’intervista ai
reportage di guerra, dal
graphic journalism agli
standard internazionali
delle inchieste
televisive. Tra gli
ospiti, alcune delle
firme più importanti del
giornalismo italiano ed
europeo.
I workshop |
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Xylella: Ue valuta nuove
misure sorveglianza
Il Comitato Ue per
la salute delle
piante si riunirà
venerdì per
discutere la
possibile adozione
di misure di
sorveglianza
rafforzata in tutta
Europa per
fronteggiare
l'emergenza Xylella
in Puglia e i
focolai registrati
in Corsica. Lo ha
annunciato il
portavoce del
commissario per la
Salute Vytenis
Andriukaitis, Enrico
Brivio.
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Clima: Canete,
accelerare lavori per
COP21
“Accelerare i ritmi
di lavoro e colmare
il divario esistente
tra il processo
tecnico e politico”.
E' l'appello
lanciato dal
commissario Ue per
l'Azione per il
Clima Miguel Arias
Canete a meno di 100
giorni dall'avvio
della conferenza Onu
sul clima di Parigi
(COP21).
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Corsi di
formazione
Gare e appalti della Banca
Mondiale e IFI
15 settembre 17:00 - 19:00
Fondi UE 2014-2020, novità
programmatiche e strategia
di accesso
17 settembre 17:00 - 19:00
Il business plan per
accedere a finanziamenti e
contributi
22 settembre 17:00 - 19:00
Finanziare l'innovazione
nelle PMI con Horizon 2020
SME Instrument
24 settembre 17:00 - 19:00
Budget, rendicontazione e
audit per Horizon 2020
13 ottobre 17:00 - 19:00
Elenco completo corsi
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EVENTI
European Parliament plenary
session
Lunedì, 07
Settembre 2015
The 25th Economic Forum:
Towards a Resilient Europe.
Strategies for the Future
Martedì, 08
Settembre 2015
Infoday sui progetti di
cooperazione di Europa
Creativa
Mercoledì, 09
Settembre 2015
European Photovoltaic Solar
Energy Conference (EU PVSEC)
2015
Lunedì, 14
Settembre 2015
Information day on the
Horizon 2020 work programme
2016-2017 ‘Secure, Clean and
Efficient Energy’
Lunedì, 14
Settembre 2015
Science meets parliaments
Martedì, 15
Settembre 2015
Come costruire un'Europa di
tutte le culture?
Giovedì, 24
Settembre 2015
CIVITAS Forum 2015
Mercoledì, 07
Ottobre 2015
Privacy Day Forum 2015
Mercoledì, 21
Ottobre 2015
Culture Forum 2015
Giovedì, 26
Novembre 2015
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Oggetto
Newsletter : La vicenda dei marò a una
svolta |
Newsletter n°
390 , 24 agosto 2015
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La vicenda dei due marò italiani che
l'India vuole giudicare per l'omicidio
di due pescatori indiani scambiati per
pirati - i fatti risalgono al febbraio
2012 - coagula molte attenzioni in
queste ore, nell'attesa che si pronunci
il Tribunale internazionale del mare di
Amburgo investito dall'Italia di alcune
richieste preventive. L'estate è stata
anche segnata da nuove proposte del
presidente Obama in materia ambientale,
che quasi si contrappongono ai
comportamenti della Cina in merito, di
cui si occupano due articoli, e dal
persistere di minacce alla sicurezza in
Africa di natura terroristica e non
solo. In Italia, si studiano le nuove
geografie dell'industria aeronautica con
finalità militari. E, infine, a quasi
dieci mesi dal loro avvio, è il momento
di fare un quadro degli assetti
istituzionali Ue nell'era Juncker/Mogherini.
Per seguirci costantemente, visita il
nostro sito, dove
troverai un ricco archivio di articoli,
speciali, recensioni di novità librarie,
notizie in tempo reale dall'agenzia AGI
e i nostri Speciali su
Caso marò e disputa con India
e
Europa tra rigore e crescita.
Puoi seguirci anche su
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Marò: l'arbitrato, una svolta nella vicenda
- Natalino Ronzitti
Dopo titubanze e smentite, Roma ha rotto gli
indugi e ha fatto ricorso all'arbitrato
internazionale contro l'India per l’affare
dei Marò...
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Il nuovo gigante Lockheed Martin - Michele
Nones
In luglio, Lockheed Martin (LM), il terzo
gruppo mondiale nell'aerospazio, sicurezza e
difesa con un fatturato di 34,4 miliardi di
dollari ...
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Ue-Cina: un partenariato sempre più verde -
Nicola Casarini
La crescita verde è una delle priorità
dell'agenda politica sia dell'Ue che della
Cina: entrambe sono interessate a realizzare
una crescita sostenibile ...
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La qualità dell'ambiente in Cina - Lisa
Pizzol, et alii
La crescita dell'economia cinese ha prodotto
un sensibile miglioramento della qualità
della vita in Cina. Tuttavia, ciò ha
comportato anche costi ambientali
estremamente rilevanti ...
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Onu inquieta per Boko Haram sul lago Ciad -
Elvio Rotondo
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite ha recentemente espresso la propria
preoccupazione per la continua minaccia alla
pace internazionale e alla sicurezza da
parte del gruppo terroristico Boko Haram
nell'area del Bacino del lago Ciad...
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Ebola, una minaccia per la pace - Francesco
Celentano
Quando nel dicembre 2013 una bambina di
Mèliandou, un piccolo villaggio della
Guinea, è morta dopo una lunga agonia, per
una malattia ignota, nessuno poteva
immaginare che stava iniziando una delle più
catastrofiche epidemie della storia umana
...
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Ue: le novità nel team di Juncker -
Giampiero Gramaglia
Trecento Giorni di Commissione Juncker: una
soglia ormai prossima, dopo quasi dieci mesi
difficili per l'Unione e le sue Istituzioni,
tra ‘caso Grecia’ persistente ed ‘emergenza
immigrazione’ ricorrente...
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Ue: geografia dei vertici Seae - Chiara
Franco
La nomina di Federica Mogherini ad Alto
Rappresentante dell'Unione per gli affari
esteri e la politica di sicurezza aveva
acceso, l'estate scorsa, il dibattito sui
vantaggi per l'Italia in termini di peso
sulle dinamiche europee ...
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65
Lettera Europea
Agosto 2015
Se serviva una dimostrazione che l'Europa non
può fermarsi alla "manutenzione dell'esistente",
per usare un'espressione del Primo ministro
italiano Renzi, difficilmente si sarebbe potuto
pensare ad un esempio migliore di quello offerto
dalla crisi greca. Le settimane concitate che
hanno preceduto l'accordo hanno mostrato come
meglio non si poteva che l'assetto attuale
dell'eurozona alimenta una spirale di sfiducia
reciproca che richiede sforzi immensi per
riuscire a trovare, ogni volta che è necessario,
le soluzioni minime, che più che condivise
appaiono spesso frutto di confronti di forza e
lasciano ulteriori strascichi di rancori
pericolosi. È il sistema stesso che oggi è alla
base del funzionamento dell'area euro, il
cosiddetto metodo intergovernativo (ossia la
ricerca di accordi tra i governi, che pretende
di supplire alla mancanza di poteri e strumenti
europei sovranazionali federali), a creare di
fatto il terreno di coltura dei movimenti anti
euro e anti sistema, la cui demagogia ha gioco
facile nello sfruttare la protesta e
l'opposizione al cambiamento fintanto che la
politica è confinata a livello nazionale.
Con questo non si vuole sminuire il valore
positivo del risultato scaturito dall'accordo
tra la Grecia e l'Eurogruppo. Si è evitata,
infatti, un'uscita di Atene dall'euro, che
avrebbe aperto scenari potenzialmente devastanti
per tutti, e una bancarotta del paese, che
avrebbe comportato costi enormi per i cittadini;
e la scelta di Tsipras sembra aprirgli
finalmente, e realmente, l'opportunità di far
ripartire la Grecia con politiche di governo in
grado di incidere sui tratti degenerati del
sistema ellenico. Soprattutto, si è affermato il
principio che la pretesa di mantenere una
sovranità nazionale assoluta è incompatibile con
l'appartenenza all'euro, come spiega bene Sabino
Cassese (sul Corriere della
Sera del 15 luglio): dopo la scelta
libera, ma - una volta fatta - vincolante, di
entrare a far parte di una comunità che
condivide la stessa moneta, e quindi anche
valori e principi, oltre che scelte politiche ed
economiche, un governo non è più solo
responsabile di fronte ai propri elettori, ma
anche di fronte alla nuova comunità cui ha
aderito (e ai popoli che la compongono). Le
proteste che si sono levate contro l'offesa che
sarebbe stata fatta alla democrazia greca non
tengono conto che l'Europa - e soprattutto
l'euro - sono dimensioni fondamentali della vita
politica di un paese che ha deciso di farne
parte, dimensioni da cui non si può prescindere
fingendo di non aver compiuto un passo
irreversibile di condivisione di sovranità; il
punto è, semmai, quello che la condivisione di
sovranità deve essere resa esplicita per tutti,
e sorretta dalla nascita di un sistema europeo
sovranazionale, e come tale democratico. Proprio
quest'ultimo aspetto, infatti, è emerso con
evidenza come effetto delle tensioni vissute
negli ultimi mesi. E come ci si poteva
aspettare, il fatto di aver sciolto il nodo
della Grecia, sembra ora aprire la possibilità
di accelerare il processo di completamento
dell'unione monetaria, che era stato lasciato in
sospeso ormai da più di due anni.
Non è un caso, quindi, che una volta chiusa la
vicenda più urgente con la Grecia, siano subito
iniziate a circolare le proposte del governo
francese e quelle attribuite al Ministro tedesco
delle finanze Schaeuble, che sembrano rispondere
proprio a questo nuovo clima. L’obiettivo
dichiarato di entrambe, per quanto ancora in via
di definizione, è proprio quello di creare a
breve un vero governo europeo della moneta. Sul
fronte tedesco pare delinearsi il disegno, che
trova sempre maggiori conferme, di voler
procedere sulla strada dell’unione fiscale
attraverso la nomina di un Ministro del tesoro
della zona euro, responsabile di fronte al
Parlamento europeo in una configurazione
ristretta da definirsi, con il potere di
intervenire in caso di violazione da parte degli
Stati membri di quei vincoli di bilancio
necessari in qualsiasi unione monetaria; e di
gestire un bilancio autonomo dell’eurozona
alimentato con una quota dell’IVA o dell’imposta
sul reddito delle imprese percepite dagli Stati.
In questo modo, come ha osservato il presidente
del think tank tedesco DIW, si creerebbe de
facto “un potere di imposizione fiscale e
di emissione di titoli europei che potrebbe
essere impiegato per alimentare un fondo contro
la disoccupazione e per promuovere gli
investimenti” (Marcel Fratzscher, Financial
Times 27-07-2015). Che il tema della
cessione di sovranità in campo fiscale resti al
centro delle preoccupazioni tedesche è
confermato anche dal rapporto del Consiglio
tedesco dei cinque esperti economici
(“l’eurozona collettivamente responsabile di
potenziali costi senza la rinuncia a parte della
sovranità nazionale nella politica fiscale ed
economica, renderebbe – prima o poi – l’unione
monetaria più instabile” - 28/07/15); rapporto
che, d'altro canto, mostra bene gli ostacoli con
cui deve confrontarsi chi in Germania sostiene
immediati avanzamenti verso l’unione economica e
politica, e come, affinché il governo di Berlino
possa vincere le resistenze interne, sia
necessario che dai partner dell’eurozona
giungano segnali di una volontà inequivocabile.
Da parte sua la Francia, tramite il Presidente
Hollande ed il Primo ministro Valls, ha
dichiarato di voler di procedere verso un
governo ed un bilancio dell’eurozona, pur senza
specificare come affrontare il problema del
trasferimento a livello europeo di poteri di
controllo sui bilanci nazionali e mantenendo una
certa ambiguità per quanto riguarda il controllo
parlamentare europeo in materia fiscale ed
economica. Per ora, nell’ottica francese, questo
controllo parlamentare dovrebbe restare ancorato
ad una rappresentanza di secondo livello di
parlamentari nazionali dell’eurozona (cioè ad
una rappresentanza subordinata alle sovranità
popolari nazionali, come prima delle elezioni
dirette del 1979). Su questo tema l'Italia,
tramite il Ministro Padoan, ha già espresso le
opportune e necessarie riserve.
Ma per quanto le distanze tra le due proposte
siano ancora molte, e profonde, in quanto frutto
dei due approcci antitetici di Francia e
Germania al processo europeo, il punto centrale
è che sembra che un dialogo sulla riforma del
governo dell'euro possa ripartire. Perché possa
aver successo, sarà fondamentale il ruolo degli
altri governi chiave e delle stesse istituzioni
europee. I principi che la Germania difende e da
cui fa dipendere i futuri avanzamenti
dell'eurozona sono sacrosanti. Per questo, se
l’Italia scegliesse di schierarsi a favore della
proposta di creare un Ministro del tesoro per la
zona euro, con poteri delimitati ma effettivi di
intervento sulle politiche di bilancio
nazionali, di cui dovrebbe rispondere sia al
Parlamento europeo (nella sua composizione
ristretta da definirsi), sia alla maggioranza
dei membri dell'Eurogruppo; e se su questa base
sostenesse la necessità di creare in
concomitanza un bilancio per l’eurozona da
alimentare con risorse ad hoc
(avanzando anche proposte circa la natura delle
imposte necessarie a tale scopo) e specifici
meccanismi di solidarietà, con questa mossa
sarebbe determinante nella dialettica che è in
corso, e potrebbe addirittura imporre ai partner
dell’area euro l’agenda delle riforme e la
necessaria accelerazione che la gravità della
situazione richiede.
Il Rapporto dei cinque Presidenti presentato a
fine giugno, che rinviava al 2017 l'apertura del
cantiere istituzionale, è stato smentito, e
soprattutto superato, dai fatti. Ma ha
dimostrato che nelle istituzioni europee la
volontà di arrivare alla costruzione di un
sistema federale di governo della moneta unica
non arretra. Spetta dunque ai governi, dopo
l'ultimo, sofferto contributo dato alla
sopravvivenza e al consolidamento dell'unione
monetaria, compiere l'ultimo atto decisivo della
cessione di sovranità attraverso la nascita di
un vero embrione di governo sovranazionale
europeo.
Publius
I numeri della “Lettera Europea” possono
essere consultati all'indirizzo www.letteraeuropea.eu.
Sotto gli auspici della Fondazione
Europea Luciano Bolis
Iniziativa a sostegno della Campagna per la
Federazione europea
promossa dal Movimento federalista europeo
Editrice EDIF, via Villa Glori, 8
- I-27100 Pavia - E-mail:
publius@euraction.org
Direttore responsabile Elio Cannillo
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Oggetto
Newsletter : Insicurezze e incertezze
mediorientali e quelle europee e mondiali
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Newsletter n°
389 , 4 agosto 2015
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Il tormentato contesto del Grande Medio
Oriente e del Mediterraneo, che, come
rileva Giuseppe Cucchi, è un mare non
più Nostrum, ma non è neppure di qualcun
altro, è il tema di molti degli ultimi
articoli di AffarInternazionali: Roberto
Aliboni analizza impatto e significato
degli apparenti sviluppi turco-americani
nella lotta al sedicente Stato islamico;
Azzurra Meringolo descrive la difficile
situazione della Fratellanza islamica in
Egitto; Lorenzo Kamel racconta un 'caso
di specie' nel perpetuo conflitto tra
israeliani e palestinesi, quello del
villaggio di Susiya. Su un piano più
generale, Laura Mirachian riflette su
come la riduzione delle disuguaglianze
possa essere un contributo all'aumento
della sicurezza. Ci riporta nell'Ue la
provocazione in due tempi di Pasquale
Lino Saccà sull'ineludibile rapporto tra
integrazione e democrazia, mentre Marco
Giuli guarda a nuovi possibili assetti
energetici mondiali.
Per seguirci costantemente, visita il
nostro sito, dove
troverai un ricco archivio di articoli,
speciali, recensioni di novità librarie,
notizie in tempo reale dall'agenzia AGI
e i nostri Speciali su
Guerra al califfato e
Europa tra rigore e crescita.
Puoi seguirci anche su
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Usa-Turchia in Siria: nulla di strategico -
Roberto Aliboni
Nello scorcio di luglio Stati Uniti e
Turchia si sono accordati per la
costituzione di un'area di esclusione del
sedicente Stato islamico (Is o Isis) alla
frontiera turco-siriana ...
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Sicurezza e ricchezza: ridurre lo spread -
Laura Mirachian
Alle prese con la crisi greca, le
complicanze geopolitiche di quella ucraina,
l'avanzata dell'Isis in Medio Oriente, in
Nord Africa, in Africa, le contaminazioni
jihadiste nei nostri Paesi e il terrorismo
di ritorno ...
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Il Mediterraneo senza potenza egemone -
Giuseppe Cucchi
Il Mare Nostrum ha un passato di feroci
conflitti per il predominio, sin dalle lotte
triangolari tra Greci, Fenici ed Etruschi
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Egitto: Fratellanza fra repressione e
divisioni - Azzurra Meringolo
È sempre più tagliente il conflitto interno
a quel che resta della Fratellanza Musulmana
egiziana. Tenuto segreto il più possibile
per non scalfire l'immagine di una
Confraternita già in crisi a causa degli
attacchi esterni ...
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Israele/Palestina, il caso di Susiya -
Lorenzo Kamel
Il direttore della Ong israeliana Regavim,
Ari Briggs, ha pubblicato, il 22 luglio, un
editoriale sul Jerusalem Post intitolato
"L’invenzione del villaggio di Susiya", in
riferimento al piccolo villaggio palestinese
...
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Euro e democrazia collanti del Mercato unico
- Pasquale Lino Saccà
L'euro è una moneta che riguarda l'Unione
europea tutta, dal momento che del Mercato
unico fanno parte 28 Stati e i Trattati di
adesione disciplinano con chiarezza la
materia ...
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Grecia: non ignorare l’Ue e realizzare la
democrazia - Pasquale Lino Saccà
I creditori, o troika, sono nuovamente ad
Atene. Qualcosa è però cambiato: c'è la
consapevolezza che errare è umano, ma
perseverare non è una priorità ...
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Energia: Usa verso l’autosufficienza; e
l’Europa? - Marco Giuli
Negli ultimi anni la massiccia estrazione di
gas e petrolio di scisto negli Stati Uniti
ha decisamente modificato il profilo
energetico del Paese ...
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Seguici sulle nostre pagine social
PAC: ancora lavori in
corso
Dopo mesi di
trattative su quote,
sussidi e misure
ambientali, nel
giugno 2013 i
politici europei
hanno approvato la
più importante
riforma della PAC
dell'ultimo
decennio. Ma al
momento dell'entrata
in vigore delle
nuove regole, nel
2015, con un anno di
ritardo, alcuni
degli stessi leader
Ue che hanno
approvato la
riforma, hanno
chiesto cambiamenti
sulle questioni più
spinose.
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Grexit: Gozi, Italia
favorevole a taglio
debito
L’Italia si
schiererà a favore
della riduzione del
debito greco.
Operando attraverso
una rimodulazione
delle scadenze o
degli interessi e
non con un taglio
del valore nominale.
Lo ha detto giovedì
mattina al Senato il
sottosegretario agli
Affari europei
Sandro Gozi.
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Crisi: disoccupazione;
stabile Ue, male Italia
11,1% nell'eurozona
e 9,6% nell'Ue a
Ventotto. Le
percentuali
snocciolate da
Eurostat mostrano un
livello stabile di
disoccupazione in
Europa a giugno.
Continua a far male
l'Italia: con il suo
12,7%, i disoccupati
italiani aumentano
rispetto al mese
scorso. Senza
impiego soprattutto
i giovani.
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Ttip: Calenda, nessuna
facilitazione a ingresso
Ogm
“Nessuna
facilitazione
all'ingresso degli
Ogm in Italia potrà
derivare dal Ttip”.
Così il viceministro
dello Sviluppo
economico Carlo
Calenda in audizione
di fronte alle
commissioni riunite
Esteri, Attività
produttive,
Agricoltura e
Politiche europee
alla Camera.
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Fiducia: in Italia cala
tra consumatori e
imprese
Scende a luglio 2015
la fiducia dei
consumatori sia
nell'Ue che
nell'area euro. A
dirlo è la
Commissione europea
che, tuttavia,
registra un
complessivo
miglioramento nel
“sentimento
economico”, spinto
soprattutto da una
maggiore fiducia
delle imprese. A
livello italiano,
invece, l'ultimo
rapporto Istat vede
calare la fiducia
sia nei consumatori
che nel mondo
imprenditoriale.
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Eolico: JRC, settore in
crescita in Ue, non in
Italia
L'energia eolica
fornisce l'8%
dell'elettricità ai
paesi dell'Unione
europea,
l'equivalente del
consumo annuale di
Belgio, Olanda,
Grecia e Irlanda,
percentuale
destinata a
crescere. È quanto
emerge dal 'Wind
Status Report 2014'
realizzato dal Joint
Research Centre (JRC)
della Commissione
europea sull'impiego
dell'eolico.
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Corsi di
formazione
Gare e appalti della Banca
Mondiale e IFI
15 settembre 17:00 - 19:00
Fondi UE 2014-2020, novità
programmatiche e strategia
di accesso
17 settembre 17:00 - 19:00
Il business plan per
accedere a finanziamenti e
contributi
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Finanziare l'innovazione
nelle PMI con Horizon 2020
SME Instrument
24 settembre 17:00 - 19:00
Budget, rendicontazione e
audit per Horizon 2020
13 ottobre 17:00 - 19:00
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EVENTI
European Parliament plenary
session
Lunedì, 07
Settembre 2015
European Photovoltaic Solar
Energy Conference (EU PVSEC)
2015
Lunedì, 14
Settembre 2015
Information day on the
Horizon 2020 work programme
2016-2017 ‘Secure, Clean and
Efficient Energy’
Lunedì, 14
Settembre 2015
Science meets parliaments
Martedì, 15
Settembre 2015
Come costruire un'Europa di
tutte le culture?
Giovedì, 24
Settembre 2015
CIVITAS Forum 2015
Mercoledì, 07
Ottobre 2015
Culture Forum 2015
Giovedì, 26
Novembre 2015
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OSSIGENO
PER
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Lunedì 3
agosto
2015
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La
Settimana Europea - 1 agosto 2015
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Accantonata la proposta di direttiva sul congedo
di maternità resta sul tavolo dell’Unione
Europea o meglio del Consiglio dell’Unione
Europea un’altra proposta chiave sulla parità di
genere: la direttiva riguardante il
miglioramento dell’equilibrio di genere fra gli
amministratori senza incarichi esecutivi delle
società quotate. La parità di genere nei
consigli di amministrazione Tale progetto di
legge, presentato dalla Commissione Europea …
Leggi tutto.
Scritto da Redazione Europae
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L'EUROVIGNETTA
di Luigi HC Porceddu
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Le tensioni nel sud dell’Algeria si sono
riaccese a inizio luglio, in seguito alla morte
del mozabita Aouf Yassa, ucciso in un quartiere
arabo di Ghardaia. Gli scontri tra mozabiti e
arabi hanno causato almeno 22 morti: in quella
che è solo una delle cicliche esplosioni di
violenza che colpiscono la regione da decenni,
entrambi i gruppi hanno assaltato e …
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Scritto da Anna Baretta
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Accantonata la proposta di direttiva sul congedo
di maternità resta sul tavolo dell’Unione
Europea o meglio del Consiglio dell’Unione
Europea un’altra proposta chiave sulla parità di
genere: la direttiva riguardante il
miglioramento dell’equilibrio di genere fra gli
amministratori senza incarichi esecutivi delle
società quotate. La parità di genere nei
consigli di amministrazione Tale progetto di
legge, presentato dalla Commissione Europea …
Leggi tutto.
Scritto da Redazione Europae
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La sentenza Oliari and others v. Italy della
Corte Europea dei diritti dell’Uomo, in materia
dei diritti delle coppie omosessuali, si iscrive
all’interno del lungo e non ancora completato
processo di acquisizione di pari diritti e
opportunità per tutti i tipi di coppie,
nell’ambito di un dialogo tra le istanze
giurisdizionali più importanti in Italia (Corte
di Cassazione e Corte Costituzionale) …
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Scritto da Francesca Gennari
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Le elezioni amministrative in Spagna dello
scorso 24 maggio hanno confermato i pronostici
più ottimisti per i movimenti politici di
Podemos e Ciudadanos, quest’ultimo diventato la
terza forza a livello amministrativo, e segnato
la fine del bipartitismo spagnolo, che ha
caratterizzato la vita democratica del Paese
dalla fine del franchismo. Sulla scia del
“terremoto” politico delle elezioni europee nel
2014, la …
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Scritto da Giulia Richard
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Europae è una rivista on-line
italiana edita dall'Associazione
Culturale OSARE Europa.
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