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Crisi: Ue, un supercomputer per “predire” la recessione


 

Bruxelles, 30 novembre 2009 - Il computer in aiuto alla scienza economica e al mondo della politica per non farsi trovare impreparati dalle crisi finanziarie: la Commissione europea ha presentato un software di simulazione economica, frutto di un progetto di ricerca sostenuto dall'Unione europea e finanziato con 2,5 milioni di euro. Questo strumento è capace di predire le interazioni tra larghe fasce di popolazione di diversi operatori economici, quali le famiglie e le imprese, le banche e i mutuatari, o ancora i datori di lavoro e chi cerca un'occupazione, attribuendo a ciascun operatore simulato un comportamento individuale e realistico e presentando interazioni che mostrano il modo in cui si evolveranno i mercati.

Secondo Viviane Reding, commissario europeo per la società dell'informazione e i media, "questo lavoro di ricerca europeo di prima classe ci può aiutare a passare dall'economia su carta all'economia dei supercalcolatori. Consentendo di testare l'impatto di una politica sulle persone mentre è ancora in fase di elaborazione, i risultati di questo progetto di ricerca integreranno le tradizionali statistiche e ipotesi economiche in merito al comportamento degli attori economici. Mi auguro che i ricercatori del settore pubblico e gli istituti nazionali di ricerca si diano presto da fare per mettere il prima possibile tale strumento a disposizione dei responsabili politici ".

Questa tecnologia di simulazione, sviluppata grazie ad attività di ricerca sostenute dall'Ue, usa esperimenti informatici per concentrarsi sulla relazione tra larghe fasce di popolazione di diversi attori economici in un gran numero di mercati interconnessi. E' la prima volta che questa tecnologia viene applicata su così larga scala facendo uso di un sistema informatico ad alta potenza. Ognuna delle famiglie (o delle imprese, o delle banche) simulate prenderà decisioni diverse a seconda delle diverse politiche monetarie, di bilancio o a sostegno dell'innovazione.

Le decisioni riguarderanno, ad esempio, la ricerca, o meno, di un nuovo lavoro o la parte di stipendio che verrà spesa, investita o risparmiata. Ciò significa che gli effetti di una politica su un singolo mercato in un momento prestabilito non saranno più valutati indipendentemente da altri fattori. Il nuovo software, ad esempio, mostra come le banche reagiscono in modi diversi prendendo in considerazione un'ampia gamma di fattori quali le riserve che devono mantenere a fronte degli investimenti, il consumo, gli investimenti e il profilo di risparmio dei loro clienti, nonché i fattori psicologici come la fiducia nei mercati e consentirà di meglio mettere in guardia i responsabili politici sulla portata delle conseguenze di una crisi finanziaria sull'economia reale.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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