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Attentato al Nevsky Express, la bomba forse su un vagone


 

Mosca, 29 novembre 2009 - Il deragliamento del treno Mosca-San Pietroburgo che ha provocato almeno 40 morti, decine di dispersi e un centinaio di feriti è stato causato dall'esplosione di una bomba. Lo hanno confermato gli investigatori russi incaricati di indagare sulle cause dell'incidente avvenuto ieri sul Nevsky Express Mosca-San Pietroburgo .

Gli inquirenti hanno rinvenuto sulla scena del disastro "elementi di un congegno esplosivo". Per il capo del servizio segreto interno Fsb, Alexander Bortnikov, che ha incontrato il presidente Dmitry Medvedev per comunicare l'esito delle prime indagini, la bomba che ha provocato il deragliamento ha avuto una potenza esplosiva pari a sette chili di tritolo. Il procuratore generale russo ha aperto un'inchiesta per terrorismo. "E' stato un attacco terroristico", ha detto il portavoce della Procura federale russa, Vladimir Markin.

La televisione russa ha intanto mandato in onda una telefonata fatta ai servizi d'emergenza dal conducente dell'espresso che parlava di "un'esplosione sotto il treno". E contrariamente a quanto sostenuto in un primo tempo, quando si era parlato di una bomba sui binari, gli investigatori hanno chiarito che il congegno potrebbe essere stato collocato all'interno di una delle 14 carrozze del convoglio, sul quale viaggiavano circa 650 passeggeri.

Un portavoce della polizia ha detto di non ritenere attendibile un messaggio di rivendicazione sul web attribuito a un gruppo di estrema destra. Dopo l’attentato al treno restano dolore e paura. Misti gli stati d’animo nei corridoi degli ospedali chiamati ad accogliere i sopravvissuti. Oltre 20 mila i passeggeri deviati su altre linee, in seguito alla sciagura. Nonostante pesanti ritardi, la circolazione tra Mosca e San Pietroburgo è stata lentamente ripresa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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