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| Attentato al Nevsky Express: 30 morti e decine di dispersi |
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Mosca, 28 novembre 2009 - Frammenti di un ordigno sono stati trovati nel punto in cui venerdì sera è deragliato il Nevsky Express, il treno passeggeri da Mosca a San Pietroburgo. "Si è trattato di un attentato", ha detto Vladimir Markin, il portavoce della commissione d'inchiesta della magistratura riferendosi a "frammenti di un oggetto esplosivo". Sono stati usati sette chili di tritolo, ha riferito il capo dei servizi di sicurezza russi, Aleksandr Bortnikov. Quanto al bilancio della strage, finora sono stati contati 30 morti, ma ci sono decine di dispersi e molte fonti parlano di almeno 40 vittime. Tra i feriti c'è anche un imprenditore friulano, Armando Noacco di 58 anni, trasferito in eliambulanza a San Pietroburgo con una frattura al bacino. Una nuova esplosione – per fortuna senza feriti - si è verificata oggi nel luogo del deragliamento, provocata da alcuni resti dell'ordigno per cause da accertare. Intanto è arrivata una prima rivendicazione, la cui credibilità è ancora da verificare. Un esponente del gruppo nazionalista Kombat 18 ha postato sul proprio blog un messaggio in cui si afferma che l'attentato "è opera dei combattenti del gruppo estremista" nel contesto di una "guerra" condotta dai nazionalisti contro l'immigrazione anti-russa. Il 24 agosto 2007 sullo stesso tratto ferroviario c'era stato un attentato con un morto e decine di feriti. Tra i sospettati vi erano gruppi ceceni e nazionalisti.
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