Messaggio di Napolitano al Forum della società civile al Maschio Angioino |
2010, Anno europeo della lotta alla povertà |
Napoli, 27 novembre 2009 – La lotta alla povertà e all’esclusione sociale deve essere assunta come “una grande priorità politica e civile, ispirata dal principio di uguaglianza sancito sia dalla Costituzione italiana sia dalla Carta dei diritti fondamentali dell’ Unione europea”. E’ l’auspicio contenuto nel messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato ai partecipanti al Forum della società civile che si è aperto oggi al Maschio Angioino, in preparazione all’ Anno europeo della lotta alla povertà e all’ esclusione sociale che ricorrerà nel 2010. La povertà è considerata troppe volte un problema lontano dalla nostra società, legato esclusivamente ai Paesi in via di sviluppo in cui la malnutrizione, la fame e la mancanza d’acqua potabile, rappresentano la grande sfida per la sopravvivenza quotidiana. In effetti, la povertà e l’emarginazione sociale sono presenti anche in Europa. Nonostante l’Unione europea sia una delle regioni più ricche al mondo, il 17% dei suoi cittadini dispone ancora di risorse limitate e non riesce a soddisfare le proprie necessità primarie. La povertà è quindi un problema globale, che riguarda tutti gli Stati della terra, anche quelli dei continenti più ricchi soprattutto perché l’ emarginazione sociale contribuiscono alla povertà della società intera. Per questo è necessario trovare una risposta collettiva. A far da battistrada al dibattito - moderati da Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea - sono state le relazioni di due accreditati studiosi della materia: Ludo Horemans, presidente di European Anti Povertà Network, e Guy Standing, vicepresidente di Basic Income Earth. In apertura dei lavori, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino ha sottolineato che è “innanzitutto la Costituzione che pone al centro della composizione giuridica dello Stato la persona con i suoi diritti, e pone la solidarietà come legame tra la società civile e le istituzioni. Per cui bisogna attuare con coraggio queste direttrici sancite proprio dalla nostra Carta costituzionale”. Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania, ha ricordato che “in Italia il 14% della popolazione vive sotto la soglia di povertà relativa, di questo, il 60% è concentrato nel Mezzogiorno. La lotta all’esclusione sociale e alla povertà ha bisogno della collaborazione di tutte le istituzioni e di una sinergia necessaria anche il di fuori dell’Europa, che ha il ruolo fondamentale di fare da guida nella crisi mondiale”. Il governatore ha ricordato le iniziative messe in campo da Regione e Comune a sostegno della popolazione povera e a rischio, quelle destinate alle mamme dei Quartieri spagnoli, il reddito di cittadinanza e i progetti Scuole aperte e Chance.
Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, ha ricordato la
“povertà silente”, quella dei nuclei familiari che oggi non arrivano
a coprire le spese della terza e quarta settimana del mese e le
povertà di tutti i sud del mondo, alle quali neanche il recente
Vertici dei potenti della terra, riuniti a Roma dalla Fao, ha saputo
dare una risposta adeguata. Bisogna tener presente – ha concluso
Sepe – il messaggio della Chiesa: “Non l’uomo per l’economia, ma l’
economia per l’uomo” Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo, ha invece insistito “sulla necessità che l'Europa si doti di un robusto finanziamento, attraverso il lancio di Eurobond, titoli di debito che possono essere emessi dalla Banca europea degli investimenti e racimolare sul mercato finanziario europeo mille miliardi di euro. Si tratta di una dote finanziaria consistente per finanziare un piano per la ripresa, contro l'esclusione sociale e la povertà.
La lotta alla povertà necessita dunque di fondi, altrimenti si fanno
slogan di cui certo non si nutrono i bambini che non hanno da
mangiare, né i malati che non hanno soldi per curarsi".
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