AGE - Attività |
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Giornata mondiale della libertà di stampa, messaggio del Presidente Ciampi all’ AGE |
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L'informazione diritto fondamentale dei cittadini
Tavola rotonda nella Sala delle Bandiere con la partecipazione di
Del Boca, Fava e Petrone – La Giornata celebrata in tutta Europa
dalle sezioni nazionali dell’AJE |
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Roma, 3 maggio 2005 – “La Costituzione europea, che il Parlamento italiano ha ratificato, riconosce il diritto all’informazione come diritto fondamentale dei cittadini e ribadisce il dovere di rispettare la libertà dei media ed il loro pluralismo”. Lo ricorda il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel suo messaggio ai partecipanti alla tavola rotonda sul tema “Informazione, potere dimezzato?” promossa dall’ Associazione dei Giornalisti Europei in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa indetta dall’ Onu. “Una salda etica del dovere, la garanzia dell’autorevolezza e della certezza delle fonti – sottolinea il Presidente Ciampi – sono, per i giornalisti, strumenti essenziali per consentire ai cittadini una partecipazione efficace, consapevole e costruttiva alla vita della Repubblica e dell’Unione europea”. L’ Association des Journalistes Européens ha voluto dare quest’anno il suo contributo alla Giornata mondiale della libertà di stampa con iniziative in diversi paesi dell’ Unione europea. A Roma, nella Sala delle Bandiere dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo, l’AGE ha riunito giornalisti, docenti e studenti universitari, rappresentanti di istituzioni, corpo diplomatico e confessioni religiose, che hanno animato il dibattito, preceduto da una tavola rotonda con Lorenzo Del Boca presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Nuccio Fava editorialista politico, già direttore del Tg1, Sandro Petrone docente della facoltà di scienze della comunicazione dell’ università “La Sapienza”. La libertà di stampa ha il suo vero “potere” nell’autonomia e nella responsabilità del giornalista che ha il compito di assicurare un servizio alla collettività. L’informazione deve dare al pubblico la possibilità di orientarsi in modo critico nella giungla di eventi e di opinioni. Sono queste alcune delle indicazioni emerse dal confronto a più voci moderato dal segretario generale dell’AGE Carmelo Occhino. Introducendo i lavori, il presidente dell’ AGE Donato Barbano ha ricordato la “fredda puntualità con la quale le statistiche ci fanno sapere non solo le difficoltà di accesso all’informazione, sia da parte dei giornalisti che da parte dell’utente finale, ma anche il numero crescente delle vittime di un mestiere che non sempre trova adeguate garanzie per poter assicurare una testimonianza libera e indipendente”. Il saluto della rappresentanza in Italia del Parlamento europeo è stato rivolto dal responsabile dei rapporti con le istituzioni Massimo Palumbo.
Il discorso vero
- ha detto Fava - è quello della funzione che il giornalismo deve
avere: l’equivoco sulla natura della professione nasce dal fatto che
in molti casi il giornalista si ritiene titolare di un potere,
mentre la professione dovrebbe essere vissuta essenzialmente come
attività di servizio alla comunità. Numerosi gli interventi da parte del pubblico su funzione dei mass media, rapporto tra stampa e politica, accesso alla professione. Hanno preso la parola il magistrato Enrico Ferri, il decano dell’AGE Marcello Palumbo, il presidente della Comunità religiosa islamica Shaykh Abd al-Wahid Pallavicini, la presidente del Centro internazione della cultura e dei diritti dell’uomo Gaetana Pace, il sociologo Nino Labate di Polisduemila, Angelo Di Gati per la free-press. A conclusione della Giornata è stato osservato un momento di silenzio in memoria dei giornalisti e degli operatori dell’informazione vittime del dovere. Nelle foto, alcuni momenti del dibattito
Messaggio del
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
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