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L’AGE sulla chiusura dei notiziari RAI in onde corte

 

Roma, 28 settembre 2007 – Il presidente dell’Associazione dei Giornalisti Europei Nuccio Fava è intervenuto, con una dichiarazione, sulla decisione della Rai di chiudere i giornali-radio in onde corte che sino ad oggi hanno permesso in tutto il mondo di ricevere notizie sugli avvenimenti italiani.

“E' grave che nel silenzio generalizzato, anche della Rai, si voglia smantellare  uno straordinario mezzo quali le onde corte vanto dell'Italia e del genio di Marconi. La chiusura degli impianti – ha detto il presidente dell’AGE -  determinerà la soppressione dei notiziari con i quali la Rai, da oltre 70 anni, fa giungere in tutti i continenti la voce dell'Italia in ventisette lingue diverse, compreso l'italiano. Le trasmissioni nella nostra lingua resterebbero solo su internet e sul satellite, mezzi che non tutti dispongono specialmente nelle aree in via di sviluppo e che agevolano interventi di eventuale censura nei paesi dove non c’è libertà di stampa (è di attualità il caso della Birmania). Desta peraltro preoccupazione il grave problema del futuro professionale di quanti alle onde corte di Rai International prestano la loro opera.

“E' inoltre da rilevare che la dismissione degli impianti – sottolinea Nuccio Fava - precluderà all'azienda la possibilità di utilizzo delle onde corte in digitale. Altri enti  radiotelevisivi - Bbc, Radio Vaticana ed emittenti di vari paesi europei - si guardano bene dal rinunziare a queste tecnologie che costituiscono un valido mezzo organico e strategico nei moderni sistemi della comunicazione”.